Nel nostro comune è attivo in forma sperimentale il mercato Campagna Amica gestito dalla Coldiretti. L'Amministrazione ha intenzione di "stabilizzarlo". La Regione FVG non ha mai emanato, o almeno a me non risulta, il regolamento di attuazione previsto dalla LR 17.2.2010 n. 4 che norma la materia. Per autorizzare definitivamente il mercato gestito dalla Coldiretti devo fare riferimento alla normativa nazionale (DM 20.11.2007 e L 28.7.2016 n. 154)? Mi dite l'iter da seguire? Grazie
riferimento id:35808[b]Legge 154/2016 - art. 22. Disposizioni per lo sviluppo dei prodotti provenienti da filiera corta, dell'agricoltura biologica o comunque a ridotto impatto ambientale
(in vigore dal 25 agosto 2016)[/b]
[i]In conformità alle disposizioni in materia di mercati agricoli di vendita diretta, di cui al decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 20 novembre 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 301 del 29 dicembre 2007, i comuni possono definire modalità idonee di presenza e di valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero, provenienti da filiera corta, e dei prodotti agricoli e alimentari derivanti dall'agricoltura biologica o comunque a ridotto impatto ambientale e di qualità.[/i]
La disposizione introdotta dalla legge 154/2016 è confermativa dei contenuti del DM 20/11/2007. In più possiamo rilevare, in via di principio, come la norma (fonte primaria: “legge”) introduca una generale libertà per i comuni nel disciplinare la presenza e la valorizzazione di forme di vendita relativa alla c.d. filiera corta agricola. Tale principio potrebbe, a maggior ragione, giustificare regimi giuridici locali alternativi alle varie applicazioni “Bolkestein” di cui all’Intesa della Conferenza Unificata del 2012 e al d.lgs. n. 59/2010 e sgombra ogni dubbio sulla piena applicabilità dello dello stesso DM 20/11/2007.
Ai sensi del DM 2007 il comune può [b]istituire o autorizzare[/b] i mercati agricoli e può farlo anche su area privata. Ripeto che l’Amministrazione nella attuale libertà data dalla legge 154/2016 può affrontare la faccenda con varie strade amminstrative. Resta percorribile l’istituzione in senso classico con l’aggiornamento del piano del commercio su area pubblica (oltre che alla ratifica del disciplinare ex DM 2007)