salve a tutti, avevo già aperto un topic per chiedere della SOMMINISTRAZIONE NON ASSISTITA e presenza di tavoli e sedie.
Sono andato alla ASL e mi hanno detto che assolutamente se ci sono tavoli e sedie, DEVONO esserci i bagni
Ho chiesto quindi come ovviare e mi hanno detto di mettere mensoloni, tavolini alti e sgabelli, in quantità limitata.
Mi ha accennato a una normativa senza indicarmi quale però, che differenzia tavoli e sedie rispetto a tavoli alti. Ho cercato on line ma non trovo nulla
Qualcuno può aiutarmi?
Ho notato effettivamente che a Cagliari pullulano locali con 4 o 5 mensoloni o tavoli alti con sgabelli alti, senza bagni, e sono attività artigianali.
Parlando con altri proprietari di locali artigianali mi hanno detto che a volte rompono le scatole se ci sono molti posti per poggiarsi.
Inoltre sono stati vaghi sul posizionamento di una cappa in un locale non originariamente predisposto a ristorazione.
Ho chiesto se, un locale artigianale mai usato come fast food e simili, possa essere dotato di cappa filtrante che abbia sbocco nella veletta superiore di una finestra sulla strada principale (finestrone diviso nella parte alta con una parte di vetro separata, se serve metto una foto) o da una finestra che da su un cortile interno, che ha superiormente solo balconi del palazzo.
Mi hanno detto di fare tutto tramite ditta certificata e poi nel caso quando fanno il controllo si vedrà...ma così rischio che se mi bloccano tutto sono daccapo con i problemi.
Anche in questo caso non ho trovato granchè on line, se non qualche informazione su come funzionano i filtri a carboni attivi.
salve a tutti, avevo già aperto un topic per chiedere della SOMMINISTRAZIONE NON ASSISTITA e presenza di tavoli e sedie.
Sono andato alla ASL e mi hanno detto che assolutamente se ci sono tavoli e sedie, DEVONO esserci i bagni
Ho chiesto quindi come ovviare e mi hanno detto di mettere mensoloni, tavolini alti e sgabelli, in quantità limitata.
Mi ha accennato a una normativa senza indicarmi quale però, che differenzia tavoli e sedie rispetto a tavoli alti. Ho cercato on line ma non trovo nulla
Qualcuno può aiutarmi?
Ho notato effettivamente che a Cagliari pullulano locali con 4 o 5 mensoloni o tavoli alti con sgabelli alti, senza bagni, e sono attività artigianali.
Parlando con altri proprietari di locali artigianali mi hanno detto che a volte rompono le scatole se ci sono molti posti per poggiarsi.
Inoltre sono stati vaghi sul posizionamento di una cappa in un locale non originariamente predisposto a ristorazione.
Ho chiesto se, un locale artigianale mai usato come fast food e simili, possa essere dotato di cappa filtrante che abbia sbocco nella veletta superiore di una finestra sulla strada principale (finestrone diviso nella parte alta con una parte di vetro separata, se serve metto una foto) o da una finestra che da su un cortile interno, che ha superiormente solo balconi del palazzo.
Mi hanno detto di fare tutto tramite ditta certificata e poi nel caso quando fanno il controllo si vedrà...ma così rischio che se mi bloccano tutto sono daccapo con i problemi.
Anche in questo caso non ho trovato granchè on line, se non qualche informazione su come funzionano i filtri a carboni attivi.
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Abbiamo fornito più volte il nostro pensiero sul tema. Trovi tutto qui:
https://www.google.it/search?q=site%3Aomniavis.it%2Fweb%2Fforum+somministrazione+non+assistita&oq=site%3Aomniavis.it%2Fweb%2Fforum+somministrazione+non+assistita&aqs=chrome..69i57j69i58.960j0j9&sourceid=chrome&es_sm=122&ie=UTF-8
SINTESI:
1) nessuna norma vieta tavoli e sedie
2) nessuna norma prevede che se ci sono tavoli e sedie ci debba essere il bagno
3) nessuna norma distingue tavoli bassi da tavoli alti (anzi, secondo me VANNO VIETATE le mensole alte in quanto barriere architettoniche per la fruizione da parte di disabili)
4) carboni attivi OK e consentono di emettere anche in parete se ciò che emetto è aria "pura" e questo lo devo dimostrare in sede di haccp
5) il resto chiacchiare che spesso bloccano iniziative imprenditoriali o lasciano nell'incertezza gli operatori economici.
grazie per la risposta, ma nell'altro topic al quale mi è stato risposto, mi è stato scritto quanto riporto sotto:
[i]2) purtroppo di fronte ad un dubbio normativo SI DEVONO FARE SCELTE. [b]Se si ha timore di sanzioni allora si deve accettare ciò che ci dice il Comune o la ASL ... non sviluppare la propria attività, ed attendere magari tempi migliori
3) SE SI INTENDE FAR VALERE i propri diritti allora si deve avere il coraggio (purtroppo "NON A COSTO ZERO") di andare avanti ... con il rischio anche di perdere il ricorso ....[/b]
4) Da quanto descritto quella avviata è una CHIARA "somministrazione non assistita", cioè una attività commerciale (non di somministrazione) in cui si vende al banco, senza servizi al tavolo ... e quindi senza obbligo dei servizi igienici per i clienti
5) la Omniavis ha assistito altre persone in analoghe condizioni che hanno deciso di "affrontare" il rischio avviando l'attività
STRADE DA PERCORRERE:
-[b] rassegnarsi e rimanere attività commerciale senza tavoli e sedie (ha il vantaggio della certezza e sicurezza nei controlli)[/b]
-[b] chiedere chiarimenti ed informarsi più dettagliatamente presso gli Enti (ASL e Comune) per convincerli che si ha ragione. E' gratis ma, per esperienza, non porta lontano e comunque in caso di DINIEGO INFORMALE non si può poi decidere di andare comunque avanti, sarebbe rischioso[/b]
- farsi assistere da un consulente qualificato (può essere la Omniavis ma anche il proprio avvocato o commercialista) che predispone una RELAZIONE da accompagnare alla scia/comunicazione da presentare (SENZA aver contattato prima l'Ente). Svantaggi: costa un po' e non dà certezze al 100%. Esperienza ci dice che la soluzione ha una maggiore probabilità di riuscita [/i]
in grassetto i punti salienti...che riassunti sono:
o azzardo e poi nel caso mi devo sobbarcare spese e tempo per fare ricorso, senza la certezza di vincerlo
o metto i mensoloni con gli sgabelli, e anche li torniamo al discorso delle barriere architettoniche come appunto detto.
[i]1) nessuna norma vieta tavoli e sedie [color=red]la asl mi ha detto che per tavoli e sedie torniamo al punto 2, ovvero somministrazione [/color]
2) nessuna norma prevede che se ci sono tavoli e sedie ci debba essere il bagno [color=red]torniamo al discorso che alla ASL mi hanno detto "se metti tavoli e sedie devono esserci i bagni perchè quella è somministrazione" dicendomi che SOMMINISTRAZIONE NON ASSISTITA non esiste, o è somministrazione o non lo è [/color]
3) nessuna norma distingue tavoli bassi da tavoli alti (anzi, secondo me VANNO VIETATE le mensole alte in quanto barriere architettoniche per la fruizione da parte di disabili) [color=red]avevo appunto questo dubbio, mi sembra un controsenso[/color]
4) carboni attivi OK e consentono di emettere anche in parete se ciò che emetto è aria "pura" e questo lo devo dimostrare in sede di haccp [color=red]ok grazie! [/color]
5) il resto chiacchiare che spesso bloccano iniziative imprenditoriali o lasciano nell'incertezza gli operatori economici. [color=red]me ne sono accorto, sembra una guerra contro i mulini a vento, la ASL comanda e ha potere di non farti aprire se si punta oppure di sanzionare se non gli va bene qualcsa, e i tavoli sono una di queste da quanto ho capito[/color][/i]
ho risposto in rosso ai punti della sintesi