Egregio Dottore,
la mia amministrazione mi ha chiesto di redigere un regolamento per vietare l'apertura di circoli privati nel centro storico e per consentire a quelli presetni di spostarsi nel termine di 6 mesi.
La ragione sta nel fattto che si intende riqualificare il centro sotrico ed anche perchè molte volte questi circoli sono frequentati da gente "poco affidabile" e le persone, sopratutto la sera, hanno paura a passare davanti a questi circoli.
Secondo Lei è posibile redigere tale regolamento con la motivazione della riqualificazione urbana?
Oppure Lei può fornirmi qualche idea per meglio motivare tale divieto?
Grazie per il prezioso contributo.
Egregio Dottore,
la mia amministrazione mi ha chiesto di redigere un regolamento per vietare l'apertura di circoli privati nel centro storico e per consentire a quelli presetni di spostarsi nel termine di 6 mesi.
La ragione sta nel fattto che si intende riqualificare il centro sotrico ed anche perchè molte volte questi circoli sono frequentati da gente "poco affidabile" e le persone, sopratutto la sera, hanno paura a passare davanti a questi circoli.
Secondo Lei è posibile redigere tale regolamento con la motivazione della riqualificazione urbana?
Oppure Lei può fornirmi qualche idea per meglio motivare tale divieto?
Grazie per il prezioso contributo.
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IMPROPONIBILE.
1) la libertà di associazione è tutelata dalla Costituzione e nessun provvedimento amministrativo può vietare riunioni, incontri ed attività associative in locali privati
2) anche la somministrazione ai soci rientra nella tutela della libertà di associazione e quindi anche eventuali provvedimenti inibitori della sola somministrazione sarebbero difficilmente motivabili
3) inoltre le associazioni aderenti a enti riconosciuti (pressochè tutte) non potrebbero nemmeno essere soggette a criteri qualitativi
4) inoltre gli ESISTENTI hanno diritti acquisiti non revocabili assegnando un termine
A mio avviso rischiate di adottare provvedimenti gravemente illegittimi (perchè direttamente in contrasto con norme costituzionali) e sulla base di motivazioni a quanto pare generiche (persone "poco affidabili" stabilite dal Sindaco? generica paura dei cittadini?).
SE VI SONO FATTI CONCRETI occorre avvisare le autorità di pubblica sicurezza, magari aumentare la vigilanza (in alcune realtà gruppi di cittadini hanno organizzato forme di vigilanza privata), l'illuminazione pubblica, i controlli sulle attività di questi soggetti o dei circoli che frequentano.
MI SEMBRA che stiate cercando una soluzione sbagliata ad un problema reale ....
Ciò detto, resta inteso che anche a seguito dell'eventuale adozione di atti del genere, le persone poco affidabili di cui sopra, ritengo, non emigreranno ma si sposteranno nei bar, ristoranti della zona (e poi fate chiudere anche quelli?) o direttamente nelle piazze/strade (più difficilmente controllabili).
GRAZIE DOTTORE PER LA SOLITA COMPETENTE RISPOSTA.
riferimento id:35682Dottore scusi.
Ma nel caso in cui i predetti esercizi somministrano ai soci devono avere una destinazione commerciale o altro?
Dottore scusi.
Ma nel caso in cui i predetti esercizi somministrano ai soci devono avere una destinazione commerciale o altro?
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Abbiamo affrontato il tema in vari post. Se sono associazioni di promozione sociale possono stare in OGNI DESTINAZIONE. Se sono altro tipo di associazione occorre vedere lo strumento urbanistico ma potrebbe NON essere necessario il commerciale soprattutto se l'area di somministrazione è accessoria rispetto all'attività associativa principale.
In linea generale non occorre destinazione commerciale a meno che ...