Buongiorno, in ragione del Decreto Flussi, l'unica tipologia di lavoratore che è possibile chiamare dall'estero è quello stagionale. Ho alcuni esercizi (bar pasticceria, b&b, ristoranti) che sono posti in città, in zone a vocazione turistica (vicinanza aeroporto, o Duomo) che vorrebbero fare la chiamata, ma non so come viene stabilità la stagionalità e soprattutto a quale ente fare riferimento (una volta era la provincia..).
Ho trovato Decreto del Presidente della Repubblica 7 ottobre 1963, n. 1525)
Elenco aggiunto con Circolare Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 4gennaio
1964 che cita i pubblici esercizi in località di cura soggiorno e turismo, ed ho letto i topics sulla liberalizzazione e periodi di chiusura.
Quindi per essere un esercizio stagionale deduco che è sufficiente comunicare al Comune la chiusura di almeno 30/60/180 giorni/anno??
Grazie!!
Serena
Ti allego una sentenza con la quale puoi approfondire. Correla con l'art. 44 della LR 28/05
riferimento id:35559Grazie!
Ho letto la sentenza ed ho parlato con la direzione territoriale del lavoro, in somma sintesi ecco i requisiti degli esercizi turistici stagionali:
Iscrizione in camera di commercio come esercizio stagionale
Chiusura per non meno di 70 giorni consecutivi o 120 non consecutivi
Localizzazione in area turistica STAGIONALE (le città d'arte non rientrano nel campo, solo mare montagna e poco altro)
Anche la normativa del settore immigrazione recentemente ha ribadito che le uniche imprese stagionali sono agricoltura e turismo
Un saluto