Buongiorno, qualcuno ha già approntato il Piano in oggetto? C'è qualche bozza da cui prendere spunto?
Non trovate sia un assurdo appesantimento burocratico sia per le Associazioni che per i Comuni che devono addirittura creare un piano per disciplinare eventi assolutamente innocui dal punto di vista della concorrenza commerciale?
Pare che le associazioni di categoria dei commercianti abbiano un alto potere di lobbying in Regione, viste anche le regolamentazioni imposte alle feste paesane. Oltretutto, come da prassi per i legislatori nazionali e regionali, non si è in grado di distinguere il fatto che le realtà dei grossi centri sono assolutamente diverse da quelle dei piccoli paesi. Nel nostro Comune (5000 abitanti) in casi assolutamente estremi si svolgono 1/2 raccolte fondi a fini solidaristici all'anno... cosa diavolo dobbiamo regolamentare?????
Quale concorrenza sleale può mai fare il banchetto di raccolta fondi per la ricerca sulla morte in culla al panettiere di un paesino della pianura padana?????
Saluti.
Emiliano
Buongiorno, qualcuno ha già approntato il Piano in oggetto? C'è qualche bozza da cui prendere spunto?
Non trovate sia un assurdo appesantimento burocratico sia per le Associazioni che per i Comuni che devono addirittura creare un piano per disciplinare eventi assolutamente innocui dal punto di vista della concorrenza commerciale?
Pare che le associazioni di categoria dei commercianti abbiano un alto potere di lobbying in Regione, viste anche le regolamentazioni imposte alle feste paesane. Oltretutto, come da prassi per i legislatori nazionali e regionali, non si è in grado di distinguere il fatto che le realtà dei grossi centri sono assolutamente diverse da quelle dei piccoli paesi. Nel nostro Comune (5000 abitanti) in casi assolutamente estremi si svolgono 1/2 raccolte fondi a fini solidaristici all'anno... cosa diavolo dobbiamo regolamentare?????
Quale concorrenza sleale può mai fare il banchetto di raccolta fondi per la ricerca sulla morte in culla al panettiere di un paesino della pianura padana?????
Saluti.
Emiliano
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CONCORDIAMO PIENAMENTE sulle valutazioni relative alla citata normativa (fra l'altro con l'assurda previsione di un piano comunale).
Probabilmente arriveremo a contenziosi (con oneri a carico dei Comuni) soprattutto se i piani non saranno sufficientemente LARGHI da consentire pressochè ogni inziativa.
[size=18pt][b]Chi volesse un supporto nella elaborazione (e soprattutto gestione) del piano potrà chiedere un preventivo gratuito e senza impegno a [color=red]info@omniavis.it[/color][/b][/size]
Per chi lo realizza da solo segnaliamo:
1) l'atto in questione è un PIANO, quindi di competenza consiliare
2) occorre fare un censimento, anche sommario, delle attività economiche presenti sul territorio e delle AREE CONCEDIBILI
3) occorre prevedere un meccanismo SELETTIVO (bando annuale, elenco aperto ecc...)
4) valutare le procedure. Se si prevede una autorizzazione sono 32 euro di bolli che per certe realtà fanno la differenza!!!!!!!!!
BUON LAVORO
Consiglio un contingentamento abbstanza largo. L'opportunità della concessione del suolo pubblico è comunque rimessa alla discrezionalità dell'Ente, questo a prescindere dal Piano delle Cessioni Solidaristiche.
[color=red][b][size=14pt]Lombardia - Piano no profit - Assistenza nella redazione e gestione delle procedure[/size][/b][/color]
[img]https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/13872778_510323749177177_1894491945628932945_n.jpg?oh=6a8f228b4b7f3fa7bc65e2887749bce9&oe=582AE283[/img]
La Omniavis ha elaborato una proposta di collaborazione, volta ad assistere i Comuni della [b][color=teal]Lombardia [/color][/b]nella redazione, aggiornamento e gestione operativa delle problematiche derivanti dalla applicazione della [b]Legge Regionale 24 settembre 2015 , n. 24 “Integrazioni alla legge regionale 2 febbraio 2010, n. 6[/b] (Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere). Disciplina delle cessioni a fini solidaristici da parte di enti non commerciali”
[b]La legge regionale impone ai Comuni la redazione di uno specifico PIANO COMUNALE[/b] che, nel regolamentare le attività private a fini solidaristici, possa a) garantire il carattere occasionale e provvisorio delle attività di cessione di cui al comma 1; b) predisporre i criteri per l'individuazione delle aree comunali da destinarsi all'esercizio delle attività di cessione di cui al comma 1, in considerazione anche della presenza di attività commerciali in sede fissa; c) promuovere l'avvicendamento, nelle aree di cui alla lettera b), dei diversi settori merceologici oggetto di attività di cessione di cui al comma 1; d) favorire lo svolgimento delle attività di cessione di cui al comma 1 prevalentemente nell'ambito di eventi culturali o aggregativi; e) predisporre i criteri per l'individuazione di idonee distanze minime fra gli operatori commerciali in sede fissa e le attività di cessione di cui al comma 1 che propongono generi della stessa categoria merceologica; f) armonizzare modulistica e aspetti autorizzativi.
La Omniavis vi propone [b]un'assistenza per 2 anni [/b]nell’ambito della quale si procederà:
[b]1) alla redazione del Piano Comunale e/o il suo eventuale aggiornamento durante tutto il periodo di collaborazione;
2) all’assistenza nella risoluzione di problematiche interpretative, analisi di casi complessi, redazione di atti e modulistica;
3) all’assistenza nella gestione dell'eventuale contenzioso; [/b]
Per ulteriore informazioni e costi si prega di scaricare la brochure allegata
Contatti: 055/6236286 - info@omniavis.it
LINK: http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?action=dlattach;topic=35484.0;attach=4702
Mi "affaccio" solo per concordare con il collega e aggiungo il carico da 11:
è semplicemente VERGOGNOSO che la regione Lombardia trovi risorse e tempo da perdere per contingentare le attività di Onlus che, vista la situazione della ricerca nel nostro Paese, riescono ad andare avanti con le offerte dei privati cittadini.
Spero proprio che le organizzazioni più note e con più peso, quali Airc, Telethon e Telefono Azzurro si prendano un avvocato e propongano un'eccezione di incostituzionalità per una norma ILLEGITTIMA sotto molteplici punti di vista.