Nell'ipotesi in cui il Suap venga a conoscenza tramite notifica di alcuni verbali della presenza di un "rappresentante" di fatto, mai nominato tale dal titolare di pubblico esercizio di somministrazione, e non in possesso di requisiti professionali (sussistendo agli atti indicazione nella scia di "preposto" in possesso di tali requiti) come deve procedere (invito diffida? avvio procedimento sospensione? ....) nei confronti del titolare dell'attivita' per regolarizzare tale situazione, per applicare la prevista sanzione pecuniaria art. 17 bis tulps? I suddetti requisiti non sono obbligatori anche se viene ritrovato dagli organi di vigilanza impegnato nella somministrazione di alimenti e bevande?
Grazie
Nell'ipotesi in cui il Suap venga a conoscenza tramite notifica di alcuni verbali della presenza di un "rappresentante" di fatto, mai nominato tale dal titolare di pubblico esercizio di somministrazione, e non in possesso di requisiti professionali (sussistendo agli atti indicazione nella scia di "preposto" in possesso di tali requiti) come deve procedere (invito diffida? avvio procedimento sospensione? ....) nei confronti del titolare dell'attivita' per regolarizzare tale situazione, per applicare la prevista sanzione pecuniaria art. 17 bis tulps? I suddetti requisiti non sono obbligatori anche se viene ritrovato dagli organi di vigilanza impegnato nella somministrazione di alimenti e bevande?
Grazie
[/quote]
La situazione è abbastanza DELICATA e va gestita bene soprattutto dagli organi di vigilanza che devono "interrogare" il soggetto che si trova ad operare chiedendo A CHE TITOLO si trova lì.
I casi sono:
1) dipendente
2) socio
3) collaboratore occasionale
4) altro titolo
Inoltre devono verificare a nome di chi è lo scontrino fiscale.
Se lo scontirno è a nome della DITTA TITOLARE (come generalmente accade) allora si esclude l'esercizio senza titolo della somministrazione.
Rimane da chiarire il ruolo ... se il soggetto NON dimostra che è dipendente, socio, ha un contratto di collaborazione ... e DI FATTO opera come fosse il titolare .....
ALLORA l'organo accertatore fa il VERBALE DI CONTESTAZIONE al titolare dell'impresa per aver operato con rappresentante di licenza senza aver dato comunicazione + eventualmente per carenza dei requisiti soggettivi.
Sarà poi il titolare eventualmente a difendersi.
QUESTE COSE le deve fare l'organo di vigilanza, non il SUAP ..
SE VUOLE il SUAP può contattare il titolare e dirgli che ci sono queste incongruenze e fornire indicazioni su come regolarizzare la posizione, e lo può fare anche INFORMALMENTE.
SIAMO CONTRARI a diffide o altri atti privi di rilevanza giuridica.
Se Tizio non è in regola si fa verbale per sanzione pecuniaria, è la migliore diffida!