Data: 2016-07-30 04:28:53

IL WHISTLEBLOWING - A cura di VALERIA ZALLOCCO

[color=red][size=14pt][b]IL WHISTLEBLOWING - A cura di VALERIA ZALLOCCO[/b][/size][/color]

[i]INDICE: - Premessa; - La normativa in Italia; 1 L’ambito di applicazione dal punto di vista
soggettivo; 2 L’ambito di applicazione dal punto di vista soggettivo (segue); 3 L’oggetto della
segnalazione; 4 La tutela del whistleblower; 5 La gestione delle segnalazioni nell’ottica della tutela
della riservatezza; Il whistleblowing negli USA; Il whistleblowing nel Regno Unito; Riflessioni
conclusive: perché in Italia il whistleblowing non è diffuso. Criticità e proposte di modifica[/i]

http://www.ildirittoamministrativo.it/allegati/Whistleblowing,%20a%20cura%20di%20VALERIA%20ZALLOCCO.pdf

riferimento id:35424

Data: 2016-07-30 07:11:35

Re:IL WHISTLEBLOWING - A cura di VALERIA ZALLOCCO

La segnalazione può andar bene quando è evidente che l'illecito è fatto in malafede e sottobanco, non per qualunque violazione di norma che si potrebbe arginare magari pacificamente, come la sicurezza sul lavoro. Se il riscaldamento è fiacco, il dipendente potrebbe almeno tentare di avvertire lui stesso il gestore esterno dell'impianto, anziché fare baccano con Asl e simili.
Anziché collaborare con l'autorità, la si strumentalizza per le proprie beghe. E peggio ancora usare il superiore gerarchico per scavalcare il capo intermedio, che non so perché debba essere più disonesto.
Piuttosto di fissare rigidamente una priorità fra segnalazione interna ed esterna, chiediamo al segnalante di provare la necessità della seconda.
L'incentivo economico trasforma il presunto dovere civico in mercato delle taglie, con perfino un interesse a che la corruzione non scompaia. Già abbastanza indecente si preferisca l'indennità di rischio alla sua eliminazione.
Dopodiché le ritorsioni vanno sempre combattute, si tratti di whistleblowing o di dispetti personali.

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