Un circolo privato aderente ad un ente nazionale con finalità assistenziali riconosciuto dal Ministero dell’Interno deposita Scia per la somministrazione alimenti e bevande.
L’associazione dichiara di trovarsi nelle condizioni previste dall’art. 111 commi 3, 4 bis e 4 quinquies del T.U.I.R.
Ho alcuni dubbi nati dalla lettura dello Statuto che allego:
art. 6 “I soci hanno diritto di partecipare a tutte le manifestazioni promosse dal circolo e ciò vale anche per i familiari dei soci” – quindi la somministrazione non è solo per i soci, ma anche per non affiliati…è possibile?... tenuto conto che il circolo organizza degli spettacoli, si applica l’art. 68 del T.U.L.P.S.?
lo Statuto dovrebbe essere redatto nella forma dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata o registrata. In questo caso il requisito è soddisfatto?
Art. 111 comma 4 quinquies TUIR lett. f - nello statuto deve essere prevista l’intrasmissibilità della quota/contributo associativo ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non rivalutabilità della stessa – nello Statuto agli atti vedo (art 7) che si parla di non rimborsabilità della quota. Tale previsione è sufficiente per rispettare il disposto normativo?
Art. 111 comma 4 quinquies TUIR lett. e - nello statuto devono essere previste idonee forme di pubblicità delle convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni , dei bilanci o rendiconti.
Nel caso specifico vedo che all’art. 14 non è stata scelta la modalità di convocazione e, per quanto riguarda le forme di pubblicità delle deliberazioni si deve far riferimento al relativo registro che rimane a disposizione dei soci. (art. 20) Cosa ne pensi?
Nello statuto, inoltre, non è specificato il divieto di distribuire, anche in modo indiretto utili o avanzi di gestione, fondi, riserve o capitale, ma si dice solo (art. 13) che il residuo attivo sarà devoluto in parte come fondo riserva ed in parte per iniziative di carattere culturale,…
Può andar bene comunque?
Grazie mille
Ho alcuni dubbi nati dalla lettura dello Statuto che allego:
[color=red]Sconsiglio come regola generale di leggere lo statuto. Esso prevede le potenziali attività dell'associazione ma non è detto che siano quelle effettivamente svolte[/color]
art. 6 “I soci hanno diritto di partecipare a tutte le manifestazioni promosse dal circolo e ciò vale anche per i familiari dei soci” – quindi la somministrazione non è solo per i soci, ma anche per non affiliati…è possibile?... tenuto conto che il circolo organizza degli spettacoli, si applica l’art. 68 del T.U.L.P.S.?
[color=red]NO, la giurisprudenza ammette che nei circoli i soci possano portarsi dietro anche familiari ed amici e che questi possano fruire dei servizi riservati.
Guarda le news del nuovo forum, pubblicherò a breve alcune sentenze sul punto.
Parleremo dell'argomento nella lezione del 10 marzo:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=147.0[/color]
lo Statuto dovrebbe essere redatto nella forma dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata o registrata. In questo caso il requisito è soddisfatto?
[color=red]NOOOO
Lo prevede lo stesso dpr 235/2001: "Alla denuncia è allegata copia semplice, non autenticata, dell'atto costitutivo o dello statuto"
[/color]
Art. 111 comma 4 quinquies TUIR lett. f - nello statuto deve essere prevista l’intrasmissibilità della quota/contributo associativo ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non rivalutabilità della stessa – nello Statuto agli atti vedo (art 7) che si parla di non rimborsabilità della quota. Tale previsione è sufficiente per rispettare il disposto normativo?
[color=red]Sono due cose diverse. In ogni caso mio avviso non spetta a te la verifica di questo profilo. Qualora tu ritenga che non vi siano le condizioni ti consiglio di inviare la documentazione alla Agenzia delle Entrate per un riscontro.[/color]
Art. 111 comma 4 quinquies TUIR lett. e - nello statuto devono essere previste idonee forme di pubblicità delle convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni , dei bilanci o rendiconti.
Nel caso specifico vedo che all’art. 14 non è stata scelta la modalità di convocazione e, per quanto riguarda le forme di pubblicità delle deliberazioni si deve far riferimento al relativo registro che rimane a disposizione dei soci. (art. 20) Cosa ne pensi?
[color=red]Vedi sopra.[/color]
Nello statuto, inoltre, non è specificato il divieto di distribuire, anche in modo indiretto utili o avanzi di gestione, fondi, riserve o capitale, ma si dice solo (art. 13) che il residuo attivo sarà devoluto in parte come fondo riserva ed in parte per iniziative di carattere culturale,…
Può andar bene comunque?
[color=red]Vedi sopra[/color]
[color=red]SINTESI: secondo me, visti i dubbi che hai, ti consiglio di inviare la documentazione all'Agenzia delle Entrate per una verifica. Nel frattempo l'attività va avanti regolarmente fino a quando non dovessero segnalarti eventuali irregolarità. In quel caso procederai ai sensi dell'art. 91 della L. 241/1990[/color]