Data: 2016-06-27 07:59:29

pub e dehor

Un pub esercita da mesi la sua attività occupando abusivamente con sedie e tavolini, fin dall’anno 2013, una porzione di suolo pubblico antistante lo stesso per circa 4 mq. E’ stata invece autorizzata una porzione di suolo pubblico sul lato opposto della strada. Si tratta di un’occupazione di suolo pubblico non più rinnovata da mesi e occupata abusivamente. I vigili hanno elevato dapprima vari verbali per occupazione abusiva del suolo pubblico in base al codice della strada per violazione dell’art. 20. Poi, a maggio 2016, è seguita un’ordinanza del sindaco per la chiusura dell’esercizio di somministrazione di alimenti e bevande per 5 giorni e per l’immediata rimozione dell’occupazione abusiva di suolo pubblico. L’ordinanza prevede l’applicazione, in caso di inottemperanza dell’ordine di chiusura, la sanzione amministrativa dell’art. 20 comma 1 della legge regionale Lazio  n° 21/2006 e, in caso di inosservanza dell’ordine di provvedere coattivamente all’occupazione abusiva, la sanzione amministrativa di cui all’art. 7 bis del testo unico degli enti locali. Considerato che il soggetto non ha alcuna intenzione di collaborare nella rimozione delle opere abusive, ho i seguenti dubbi:
è corretto che sia stata autorizzata l’occupazione di suolo pubblico sul lato opposto della strada (molto più ampia 44 mq) e non quella a ridosso dell’esercizio?
C’è qualcosa che non è stato fatto e avrebbe potuto essere fatta in tema di controlli, sanzioni e ordinanze?
Cosa si può fare ulteriormente a fronte della perduranza dell’occupazione abusiva di suolo pubblico?

riferimento id:34878

Data: 2016-06-27 10:08:02

Re:pub e dehor


Un pub esercita da mesi la sua attività occupando abusivamente con sedie e tavolini, fin dall’anno 2013, una porzione di suolo pubblico antistante lo stesso per circa 4 mq. E’ stata invece autorizzata una porzione di suolo pubblico sul lato opposto della strada. Si tratta di un’occupazione di suolo pubblico non più rinnovata da mesi e occupata abusivamente. I vigili hanno elevato dapprima vari verbali per occupazione abusiva del suolo pubblico in base al codice della strada per violazione dell’art. 20. Poi, a maggio 2016, è seguita un’ordinanza del sindaco per la chiusura dell’esercizio di somministrazione di alimenti e bevande per 5 giorni e per l’immediata rimozione dell’occupazione abusiva di suolo pubblico. L’ordinanza prevede l’applicazione, in caso di inottemperanza dell’ordine di chiusura, la sanzione amministrativa dell’art. 20 comma 1 della legge regionale Lazio  n° 21/2006 e, in caso di inosservanza dell’ordine di provvedere coattivamente all’occupazione abusiva, la sanzione amministrativa di cui all’art. 7 bis del testo unico degli enti locali. Considerato che il soggetto non ha alcuna intenzione di collaborare nella rimozione delle opere abusive, ho i seguenti dubbi:
è corretto che sia stata autorizzata l’occupazione di suolo pubblico sul lato opposto della strada (molto più ampia 44 mq) e non quella a ridosso dell’esercizio?
C’è qualcosa che non è stato fatto e avrebbe potuto essere fatta in tema di controlli, sanzioni e ordinanze?
Cosa si può fare ulteriormente a fronte della perduranza dell’occupazione abusiva di suolo pubblico?
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Quanto alla situazione dell'occupazione abusiva dovete andare avanti nell'applicazione delle sanzioni e della rimozione coattiva con oneri a carico dell'interessato.
OVVIAMENTE dovete valutare se accogliere l'eventuale richiesta di occupazione che però non vale come sanatoria ma solo per il futuro .... se continua ad occupare continuate a fare verbali, sanzioni e riscossioni coattive oltre alle sanzioni accessorie .... non vi sono altre strade

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