Buongiorno, sono un Agronomo. Avrei bisogno di alcuni chiarimenti in merito alle possibilità offerte dalla L.R: 30/2003.
Seguo un'azienda che, per completare l'allevamento dei cavalli, vorrebbe avviare un'attività di "maneggio".
Ritenendo da tale attività ricada tra quelle descritte all'art.2 comma 2/c della L.R. 30/2003 e successivamente descritte dall'art.14 della stessa legge., avrei bisogno di avere conferma di questa supposizione e, in caso positivo, se tale attività può essere intrapresa in modo "esclusivo", cioè senza che sia accompagnata da un'attività di alloggio e/o somministrazione pasti?
Infine avrei bisogno di sapere se tale attività può essere esercitata senza essere IAP.
Ringraziando anticipatamente porgo i miei migliori saluti
Dott. Agr. Gian Marco Falsettini
Fra le attività agrituristiche sono previste esplicitamente le attività di escursionismo e di ippoturismo (articlo di legge che cita in domanda).
Anche dal lato classificazione, il Decreto regionale n. 6447/2004 prevede un apposito simbolo (vedi in allegato)
Le attività agrituristiche sono quelle elencate dalla LR, l’imprenditore agricolo può esercitarne una o più senza che qualcuna di esse sia obbligatoria (naturalmente nel rispetto della complementarietà e principalità dell’attività agricola).
Essere IAP non è una condizione necessaria allo svolgimento dell’attività agrituristica.
La ringrazio molto.
Collegandomi alla sua risposta, e nello specifico alla parte relativa alla necessità di dimostrare connessione e complementarità con l'azienda agricola, ne approfitto per provare a risolvere un ulteriore dubbio: volendo impiegare il "metodo standard per la determinazione delle ore lavoro agrituristiche", dovrò fare riferimento alle voci in Tabella D (agriturismo: attività didattiche (art.14 ) (...) con o senza ristorazione) indipendentemente dal numero di animali e/o ospiti coinvolti nell'attività di maneggio/ippoturismo?
Nel mio caso specifico si tratterà di una piccola attività che vedrà coinvolti, almeno in fase di avvio, non più di 7/10 cavalli ma, tanto per comprendere il principio, se anche l'allevamento fosse più grande, le ore di lavoro "agrituristiche" non cambierebbero in funzione del numero di animali impiegati, ma esclusivamente in proporzione al numero di giornate impiegate nell'attività?
Nello stesso tempo dovrò/potrò computare tra le ore di attività agricola quelle riportate in tabella C1 e relative all'allevamento di "Equini da trekking e da lavoro" in modo proporzionale al numero di animali?
La ringrazio per la cortesia