Buongiorno,
volevo chiedere il vostro parere se fosse possibile produrre, da parte dell'ufficio Polizia Locale, una diffida al titolare di un posteggio nel mercato settimanale per comportamento violento e pericoloso. Nello specifico lo stesso entrava in conflitto con uno spuntista e la discussione degenerava arrivando "alle mani" e causando lesioni ad entrambi (nessuno dei due ha querelato l'altro però). Poichè la situazione si è verificata già in due occasioni vorrei chiedervi se esiste la possibilità di emanare diffida al titolare di posteggio affinchè non venga reiterato comportamento analogo e che in caso di inottemperanza si procederà con sospensione o revoca della concessione?
E' attuabile secondo il vostro parere? A quale normativa dovrei fare riferimento?? Nel regolamento Comunale per il commercio su aree pubbliche non è prevista specificatamente tale fattispecie.
Grazie
Buongiorno,
volevo chiedere il vostro parere se fosse possibile produrre, da parte dell'ufficio Polizia Locale, una diffida al titolare di un posteggio nel mercato settimanale per comportamento violento e pericoloso. Nello specifico lo stesso entrava in conflitto con uno spuntista e la discussione degenerava arrivando "alle mani" e causando lesioni ad entrambi (nessuno dei due ha querelato l'altro però). Poichè la situazione si è verificata già in due occasioni vorrei chiedervi se esiste la possibilità di emanare diffida al titolare di posteggio affinchè non venga reiterato comportamento analogo e che in caso di inottemperanza si procederà con sospensione o revoca della concessione?
E' attuabile secondo il vostro parere? A quale normativa dovrei fare riferimento?? Nel regolamento Comunale per il commercio su aree pubbliche non è prevista specificatamente tale fattispecie.
Grazie
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NON E' POSSIBILE INTERVENIRE nel senso citato.
La questione ha natura privata (qualora non intervenga querela o non siano ravvisabili reati perseguibili d'ufficio) ed anche ove vi sia querela non si avrebbe una fattispecie rilevante in merito alla titolarità del posteggio o alla partecipazione alla spunta.
Grazie Simone,
ma invece se la situazione dovesse degenerare, eventualmente coinvolgendo anche altri ambulanti, ci sarebbe, a tuo giudizio, la possibilità di sospendere il mercato per motivi di O.P.
Grazie
Applicare un art.100 tulps da parte della Questura per un caso del genere mi pare dubbio, in genere si applica ed esercizi pubblici e locali di pubblico spettacolo.
Ci vorrebbe una norma come l'art.10 tulps (abuso del titolo) anche per i posteggi ma non credo ci sia.
Grazie, e a vostro parere aggiungere nel Regolamento del Commercio su aree pubbliche la possibilità di sospendere la concessione per motivi analoghi a quello citato?
Grazie, e a vostro parere aggiungere nel Regolamento del Commercio su aree pubbliche la possibilità di sospendere la concessione per motivi analoghi a quello citato?
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In materia esiste il PRINCIPIO DI LEGALITA' per cui le cause di sospensione e decadenza devono essere previste dalla legge (o dal regolamento solo se ad esso la legge rinvia).
A mio avviso una norma regolamentare del genere sarebbe illegittima e foriera di possibili abusi ....
Fino a che non si superano i limiti del diritto penale .... non si può fare niente.
Ovviamente potrai intensificare i controlli sull'attività del soggetto, verificare che non baiia precedenti, essere scrupoloso sui controlli anche di natura fiscale ecc.... una sorta di MORAL SUASION .... ma niente di più (ed anche in questo caso cum grano salis) .....
Se del caso fai intervenire anche le Forze dell'Ordine qualora vi siano ulteriori fatti per verificare la possibilità di accompagnarli in Commissariato, identificarli e assumere informazioni ecc....
Gli atti di diffida non vanno immediatamente impugnati
"Gli atti di diffida hanno lo scopo di mettere a conoscenza il loro destinatario dei profili di carenza/illegittimità riscontrati nella sua condotta e di assegnare un termine per provvedere a colmare le carenze o eliminare le illegittimità, e che, di conseguenza, la giurisprudenza nega che siano immediatamente lesivi e comportino un onere di immediata impugnazione (cfr. di recente, in tema di impianti di comunicazione, Cons. Stato, III, n. 5480/2015)." Lo ha ribadito la Terza Sezione del Consiglio di Stato nella sentenza del 5 maggio 2017. Per approfondire vai alla sentenza.
http://buff.ly/2qWCZAN