Fare impresa con le carte in regola, una guida per stranieri realizzata dalla prefettura di Firenze
Realizzata in collaborazione con la camera di commercio, è uscita l'edizione 2012 nata per divulgare una corretta cultura imprenditoriale
Perché conviene lavorare con regolare contratto? Quali solo le prestazioni di cui si ha diritto? Cosa si rischia a impiegare lavoratori in nero? A queste domande risponde la guida “L’impresa in regola, vantaggi e opportunità”, realizzata dalla prefettura di Firenze e Camera di Commercio per aiutare gli stranieri a fare impresa nel rispetto delle regole.
Il libro è stato presentato queta mattina alla prefettura di Firenze, nell’ambito del consiglio territoriale per l’immigrazione, dal prefetto Paolo Padoin e dal presidente della camera di commercio Vasco Galgani. All’elaborazione della guida hanno partecipato anche Agenzia delle Entrate, direzione provinciale del Lavoro, INPS, Azienda Sanitaria di Firenze, insieme a professionisti e consulenti, a conferma della efficace collaborazione istituzionale avviata su questo progetto fin dal 2006.
«La nuova guida punta a dimostrare – ha sottolineato il prefetto Paolo Padoin – quanto sia più conveniente svolgere un’attività imprenditoriale secondo le regole. Solo così, infatti, si può avere accesso a forme di tutela previdenziale e pensionistica o avvalersi di agevolazioni, come quelle messe in campo dalla regione a favore delle imprese femminili e giovanili».
L’edizione di quest’anno ha voluto approfondire due tipologie lavorative, quelle di parrucchiere e di estetista, perché richiedono particolari requisiti igienico-sanitari e l’utilizzo di strumenti e prodotti cosmetici, alla sicurezza dei quali, infatti, è dedicato un intero capitolo. L’attenzione si sofferma poi sulla regolarità di strumenti di precisione e bilance, usati in tanti esercizi commerciali, che per legge devono essere sottoposti a verifiche periodiche. Infine un focus sulla vendita in internet di merce contraffatta, che aggira le norme del commercio elettronico proponendo prodotti potenzialmente dannosi per la salute del consumatore.
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