Data: 2016-05-26 09:31:27

ALBERGO DIFFUSO IN TOSCANA

Il Comune si oppone all'apertura di un albergo diffuso sulla base del regolamento urbanistico che non prevede la realizzazione di nuove strutture alberghiere. Vista la natura non "alberghiera" degli immobili destinabili ad albergo diffuso (ad eccezione "delle unità abitative destinate ad accogliere l'ufficio ricevimento ed accoglienza  e i servizi comuni ex art. 5 co. 5 L.R. 71/2013) è legittima tale posizione? L'art. 5 co. 5 ha come conseguenza che va fatto il cambio di destinazione d'uso da abitativo ad alberghiero dell'immobile e quindi il Comune può opporsi a questo cambio?

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Data: 2016-05-26 15:46:55

Re:ALBERGO DIFFUSO IN TOSCANA

Ciao bindiomniavis,

Temo che la tua strada sia in salita perché pochi regolamenti urbanistici in Toscana hanno previsto questa -relativamente recente- frontiera del turismo cosiddetto sostenibile.

Per albergo diffuso intanto si intende una "struttura ricettiva". Una parte delle unità abitative –appunto diffuse– come hai detto tu, può avere destinazione residenziale e può mantenerla, con assenso del Comune; l’altra parte dove hanno sede i servizi comuni e l’accoglienza, no… concentriamoci su questa parte e facciamo finta che la struttura abbia già tutti i requisiti che servono cioè dimensionali, igienico-sanitari, di pubblica sicurezza, vincoli ambientali, prevenzione incendi, sicurezza sui luoghi di lavoro ecc.. ecc.. : la destinazione turistico-ricettiva ce la deve avere e se non ce l’ha deve ottenere il cambio di destinazione d’uso. Il Comune può opporsi? Beh, dipende da cosa ha scritto nelle ( dacci un’occhiata.. ) Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico vigente ( adesso “Piano Operativo” se fosse un Comune “precoce” ) nella zona del centro storico ( vedi lettera “A” ).

Se tu trovassi formule del tipo “cambio di destinazione in turistico-ricettivo ammesso ma limitatamente a residenze d’epoca o ostelli della gioventù o bed & breakfast…” diventa difficile ma se la disposizione non è rigida e chiara e lascia margini puoi sempre chiedere una lettura per analogia purché abbia un senso con le destinazioni previste ( in termini di capienza ricettiva, per esempio ); e se anche questa tiro non va a segno aspetta che scada il regolamento urbanistico e che il comune approvi il nuovo piano operativo e presenta una bella osservazione ben motivata… dopotutto l’ ”albergo diffuso” è una cosa che oggi fa molto “green” e dubito che un’amministrazione, trovandosi a controdedurre su una simile osservazione, potrebbe dire “no al turismo sostenibile”. E’ tutto. Magari facci sapere qui sul forum di Omniavis come è andata a finire…

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