Buongiorno,
un utente mi domanda se ampliare un fabbricato, creando un volume < 10% dell'esistente, mediante un insieme sistematico di opere, che possono portare ad un organismo edilizio in parte diverso dal precedente, può intendersi quale ristrutturazione.
nello specifico vorrebbe realizzare un nuovo locale (cucina) al piano primo e un locale sgombero nel sottotetto. L'ampliamento avverrebbe aumentando la superficie di un balcone (che attualmente serve per consentire l'ingresso) su un'area comune creando un porticato al piano terra (di altro proprietario e in uso comune).
Il suo intento non è quello di aumentare unità immobiliari, fare dei frazionamenti o modificare la destinazione d'uso dei locali, ma solo spostare l'ingresso (mediante modifica di un'apertura esistente) ed aumentare di poco la superficie dell'attuale unità immobiliare per renderla più fruibile.
chiedo se effettivamente l'intervento può essere ricondotto agli interventi di restauro o risanamento conservativo oppure agli interventi di ristrutturazione edilizia di cui alle lett. b) e c) del D.P.R. 380/2001 ovvero art. 27 della L.R. Lombardia n. 12/2005
Il tema è complesso in quanto coinvolge la disciplina nazionale, quella regionale generale, quella sui sottotetti, e la disciplina locale.
Spunti: http://www.studiospallino.it/interventi/ristrutturazione.htm
http://www.lexambiente.com/materie/urbanistica/184-dottrina184/11496-urbanistica-l%E2%80%99evoluzione-del-concetto-di-ristrutturazione-edilizia-dalla-l-457-1978-sino-ai-decreti-del-fare-e-sblocca-italia.html
http://www.ordinearchitetti.mi.it/it/servizi/sportelli/legale/dettaglio/1
https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=ristrutturazione+edilizia+lombardia+definizione