Data: 2016-04-29 05:28:53

Fisco più buono -basta caccia all’errore e alle formalità (28 aprile 2016)

Fisco più buono -basta caccia all’errore e alle formalità (28 aprile 2016)

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[color=red][b]COMUNICATO STAMPA del 28 aprile 2016[/b][/color]
[b]Ecco la nuova strategia dell’Agenzia delle Entrate che punta a rivoluzionare i controlli fiscali
Cambio di passo nei rapporti con i contribuenti: basta caccia all’errore e alle formalità
Alert su frodi e grandi evasioni anche a livello internazionale
Chiamata in causa per tutti gli attori della fiscalità per promuovere insieme dialogo e trasparenza[/b]

[b]La lotta all’evasione cambia “passo[/b]”. Accantonata la caccia all’errore involontario, abbandonati i
recuperi solo formali o per importi esigui che oltre a creare inefficienza danno una percezione errata
dell’operato dell’Agenzia. Sempre più centralità nel rapporto tra Fisco e contribuenti: il dialogo,
la trasparenza e un approccio chiaro, semplice e privo di preconcetti saranno fondamentali per far
percepire la correttezza e la proporzionalità dell’azione di contrasto. [b]Intensificazione e lotta senza
quartiere alle forme di evasione più gravi e alle frodi[/b], fenomeni contro i quali l’Agenzia mette in
campo, oltre a tecniche innovative che vanno nella direzione di un sempre più incisivo incrocio delle
banche dati, una chiara e intensa azione di contrasto anche nei confronti di chi per mestiere idea
o facilita sistemi evasivi complessi. Queste i principi cardine della circolare di programma n. 16/E
sulle strategie di prevenzione e contrasto dell’evasione 2016 dell’Agenzia delle Entrate che si
propone gli ambiziosi obiettivi di ridurre il tax gap, migliorare la qualità dell’accertamento e ridurre
l’invasività dei controlli.
Tra le sfide del 2016, l’Amministrazione dovrà [b]affinare sempre di più la qualità dei controlli,
evitando lo spreco di energie in contestazioni puramente formali o di ammontare esiguo e
concentrandosi piuttosto su concrete e rilevanti situazioni di rischio[/b]. Le presunzioni fissate dalla
legge a salvaguardia della pretesa erariale saranno applicate secondo criteri di proporzionalità e
ragionevolezza, grazie alla collaborazione del contribuente che potrà dimostrare e giustificare
eventuali anomalie. Le indagini finanziarie diventano uno strumento da utilizzare solo a seguito di
un’attenta analisi del rischio e quando è già in corso un’attività istruttoria. Inoltre,[b] l’Agenzia sarà
impegnata a stipulare con le imprese, in determinati ambiti, accordi preventivi per regolare in
anticipo il trattamento fiscale di alcune operazioni[/b], implementerà la cooperative compliance con le
grandi imprese, e porterà avanti anche la gestione e la lavorazione delle istanze della voluntary
disclosure. Nell’ottica di un progressivo miglioramento dei rapporti con i contribuenti e in linea con
le indicazioni Ocse, l’Agenzia proseguirà il percorso intrapreso lo scorso anno nel contrasto
all’evasione, mettendo a disposizione dei contribuenti nelle comunicazioni inviate, gli elementi di cui
è in possesso con l’obiettivo di favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari. In questo
modo l’Amministrazione continuerà a dare l’opportunità al cittadino di rimediare prima ancora che
parta l’accertamento vero e proprio.
[b]Un continuo ricorso alle banche dati per controlli di alta qualità[/b] - Tra le sfide del 2016, affinare
sempre di più la qualità dei controlli. In quest’ottica gioca un ruolo strategico il patrimonio
informativo delle banche dati, che perciò vanno arricchite e aggiornate con dati qualitativamente
corretti a supporto delle risk analysis. Solo un uso virtuoso dei data base, sommato alle preziose
informazioni rilevabili da fonti aperte come le autorità fiscali estere, può assicurare nel tempo nuovi
percorsi di indagine e selezione sempre più mirati, razionali e coerenti in base a precisi indici di
rischio. La circolare ricorda l’importanza di un uso strategico dei numerosi applicativi a supporto del
Fisco in fase di valutazione del rischio, così da improntare l’attività di contrasto all’evasione a
concreti indici di pericolosità e a una minore invasività dei controlli.
[b]Potenziata sul territorio la lotta alle frodi, possibili nuove azioni simultanee grazie a un
maggiore coordinamento[/b] – La circolare dedica un paragrafo al contrasto ai fenomeni fraudolenti e
al rinnovato assetto delle strutture Antifrode dell’Agenzia. La lotta alle frodi è infatti fondamentale
nella nuova strategia di contrasto dell’evasione che intende dare priorità ai comportamenti dolosi e ai
sistemi ideati da chi “mette sul commercio” modelli strutturati di evasione fiscale. Spazio anche al
ricorso agli scambi informativi spontanei, utili per contrastare le frodi intracomunitarie nel campo
Iva. Dal punto di vista del nuovo modello organizzativo, varato dalle Entrate nell’ottobre 2015, il
Fisco punta ad assicurare un migliore coordinamento operativo ed una maggiore ampiezza e
flessibilità d’azione. La creazione di un unico ufficio, articolato in diverse sezioni locali, permette di
realizzare azioni simultanee e trasversali su tutto il territorio nazionale, che producono vantaggi in
termini di tempestività ed efficacia e che si sono dimostrate essenziali nella lotta ai fenomeni più
ramificati di frode fiscale. Fari accesi sugli ideatori o facilitatori di comportamenti evasivi strutturati,
l’azione delle Entrate non trascurerà chi per mestiere non si cura del corretto adempimento fiscale ma
agevola fenomeni contrari alla legge.
[b]Nel 2016 la voluntary dà i primi frutti e apre la strada alle attività dei prossimi anni [/b]- L’attività
del 2016 è già contrassegnata fortemente dalla voluntary disclosure. Tutte le strutture coinvolte dalla
procedura di collaborazione volontaria, infatti, saranno impegnate nelle attività di accertamento fino
al 31 dicembre dell’anno in corso. Ma non sarà questo l’unico fronte aperto dalla disclosure per
l’Amministrazione finanziaria. Infatti, gli Uffici competenti svolgeranno un’attività di raccolta
digitale dei dati e delle informazioni contenuti nelle istanze che permetterà in seguito la redazione di
analisi ed elaborazioni utili anche per le future attività di contrasto all’evasione. I frutti della
voluntary, pertanto, non si esauriranno nel 2016. Le informazioni raccolte, insomma, consentiranno,
tra l’altro, di procedere con le successive attività di analisi e rilevazione statistica delle condotte
evasive più diffuse (soprattutto quelle che prevedono lo spostamento all’estero di risorse e
investimenti) e di profilazione di fenomeni ad alta pericolosità fiscale.
[b]Promozione della compliance, continua la stagione della trasparenza[/b] - L’Agenzia inserisce in
agenda nuove comunicazioni per promuovere l’adempimento spontaneo. In particolare, entro giugno
prossimo, partiranno comunicazioni dedicate ai contribuenti con particolari anomalie relative al
triennio 2012-2014, rilevate dai dati per l’applicazione degli studi di settore. Entro dicembre
prossimo partiranno le lettere destinate a chi presenta anomalie dal confronto tra la comunicazione
annuale Iva la dichiarazione Iva per il 2015. Debutterà inoltre una nuova comunicazione unica
destinata a persone fisiche e imprese individuali, per cui, nel 2012, sono emerse anomalie legate, tra
l’altro, a redditi da locazione immobiliare, di lavoro dipendente, di partecipazione, di capitale, o
plusvalenze di beni relativi all’impresa.
Contraddittori e accessi in loco per gli accertamenti sugli immobili - Il contraddittorio diventa il
cuore dell’accertamento sugli immobili. Il confronto preventivo con il contribuente rappresenta
infatti un’inderogabile necessità per rendere il più possibile realistica la ricostruzione dell’ufficio e
meno conflittuale il rapporto con la persona, chiamata a fornire prima ancora dell’accertamento tutti
gli elementi utili a quantificare correttamente il valore dell’immobile oggetto dell’atto. La circolare
incoraggia anche le visite presso l’immobile o l’azienda da valutare e i sopralluoghi nella zona di
ubicazione, per acquisire una conoscenza diretta dello stato esteriore e delle caratteristiche del bene e
intercettare così le corrette analogie e differenze con altri immobili o aziende presi a riferimento per
la determinazione del prezzo di mercato. Sempre all’insegna della trasparenza, l’Agenzia per la prima
volta raccomanda di allegare l’immagine dell’immobile accertato all’avviso di rettifica consegnato al
contribuente, a supporto della motivazione che ha spinto la rivalutazione del bene da parte del Fisco.
Indagini finanziarie e presunzioni, una guida per gli uffici - La circolare fornisce indicazioni sul
corretto utilizzo delle presunzioni e, più in generale, dei poteri istruttori. Ad esempio, il documento di
prassi chiarisce che le presunzioni fissate dalla legge a salvaguardia della pretesa erariale devono
essere applicate dagli uffici secondo logiche di proporzionalità e ragionevolezza, ricorrendo in via
prioritaria alla collaborazione del contribuente ed alle dimostrazioni addotte per giustificare eventuali
anomalie. Il ricorso alle indagini finanziarie, infine, è descritto come uno strumento da attivare
possibilmente a valle di un’attenta analisi del rischio e quando è già in corso un’attività istruttoria.
Massima cura per il Terzo settore e priorità alle organizzazioni “fuori sede” - L’Agenzia punta
alla salvaguardia delle attività di particolare rilevanza sociale, come quelle rivolte alla cura di anziani
e persone svantaggiate ovvero dedite alla formazione sportiva dei ragazzi. L’azione di controllo si
concentra quindi sul contrasto alle false realtà “non profit”, ossia dei soggetti che, pur dichiarando
scopo non lucrativo, operano sul mercato svolgendo di fatto attività commerciale oppure prendono
parte a fenomeni di frode in campo immobiliare o di false fatturazioni. In questo contesto, i controlli
del 2016 daranno prioritaria attenzione alle organizzazioni che non hanno sede legale sul territorio
nazionale.
Evasione oltreconfine, da lotta alle frodi ai nuovi accordi per la compliance – L’Agenzia
contrasta con decisione le frodi fiscali, sia a livello nazionale sia a livello internazionale, anche
incoraggiando scambi informativi a richiesta con le Autorità estere. Particolare attenzione ai settori
più vulnerabili a fenomeni illeciti: frodi Iva intracomunitaria, circolazione di fatture false mediante
l'azione di società cartiere, compensazioni di crediti inesistenti mediante l'uso di F24 con dati non
veritieri. Sul fronte della promozione della cooperative compliance, si amplia la platea dei grandi
contribuenti ammessi: entrano anche le imprese che intendono dare esecuzione alla risposta
dell’Agenzia, a seguito di interpelli sui nuovi investimenti. Da quest’anno, inoltre, le imprese
possono stipulare accordi preventivi con il Fisco per regolare in anticipo il trattamento fiscale di
alcune operazioni transnazionali. Lo strumento dell’accordo preventivo apre infatti al patent box.
Roma, 28 aprile 2016

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/nsilib/nsi/agenzia/agenzia+comunica/comunicati+stampa/tutti+i+comunicati+del+2016/cs+aprile+2016/cs+28042016+circolare+16+controlli+fiscali/088_Com.st.+Circolare+controlli+fiscali+28.04.16.pdf

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