Data: 2016-04-26 09:00:16

farsi un registro di affari elettronico

leggendo un po' di informazioni per avere un giornale degli affari in formato elettronico trovo solo programmi molto costosi e non spiegano mai cone e' il funzionamento del programma... avendo molti prodotti da scrivere in continuazione e poi dovendo riscriverli ogni volta per variazioni, scadenze e le piu' svariate ragioni ho letto che potrei farlo in formato elettronico al computer... la mia idea e' quella di usare un foglio exel e modularlo e impostandolo esattamente come il registro degli affari di buffetti...
   
scrivere i dati anagrafici dell'Agenzia d'Affari (ragione sociale, partita iva);  l'ubicazione del mercatino (indirizzo, cap, città);  l'anno di vidimazione e il numero progressivo del registro (ad esempio 2016/002 (002 perchè il primo l'ho gia' preso e compilato da buffetti) indica "Registro N.: 2 - Vidimato nel 2016" );  il numero progressivo di pagina ed il numero totale di pagine che compongono il registro (ad esempio 0001/100 indica la prima pagina di un totale di 100 pagine che compongono il registro). detto questo mano a mano che lo compilo anche se non è terminata la pagina lo stampo e lo vitimo (a roma e' previta l'autovitimazione ho letto)... cosi facendo evito di riscrivere un eventuale secondo mandato di un venditore ma dovro' solo copiare e incollare la merce che ancora ho in carico.... secondo voi è possibile una registro degli affari cosi pensato? se cosi non fosse qualche consiglio per evitare di riscrivere a ogni scadenza? ho talmente tanta merce che mi ci vogliono giorni a ricompilare il tutto e mi sembra strano che non ci sia un modo per semplificare...

riferimento id:33774

Data: 2016-04-26 09:30:28

Re:farsi un registro di affari elettronico


leggendo un po' di informazioni per avere un giornale degli affari in formato elettronico trovo solo programmi molto costosi e non spiegano mai cone e' il funzionamento del programma... avendo molti prodotti da scrivere in continuazione e poi dovendo riscriverli ogni volta per variazioni, scadenze e le piu' svariate ragioni ho letto che potrei farlo in formato elettronico al computer... la mia idea e' quella di usare un foglio exel e modularlo e impostandolo esattamente come il registro degli affari di buffetti...
   
scrivere i dati anagrafici dell'Agenzia d'Affari (ragione sociale, partita iva);  l'ubicazione del mercatino (indirizzo, cap, città);  l'anno di vidimazione e il numero progressivo del registro (ad esempio 2016/002 (002 perchè il primo l'ho gia' preso e compilato da buffetti) indica "Registro N.: 2 - Vidimato nel 2016" );  il numero progressivo di pagina ed il numero totale di pagine che compongono il registro (ad esempio 0001/100 indica la prima pagina di un totale di 100 pagine che compongono il registro). detto questo mano a mano che lo compilo anche se non è terminata la pagina lo stampo e lo vitimo (a roma e' previta l'autovitimazione ho letto)... cosi facendo evito di riscrivere un eventuale secondo mandato di un venditore ma dovro' solo copiare e incollare la merce che ancora ho in carico.... secondo voi è possibile una registro degli affari cosi pensato? se cosi non fosse qualche consiglio per evitare di riscrivere a ogni scadenza? ho talmente tanta merce che mi ci vogliono giorni a ricompilare il tutto e mi sembra strano che non ci sia un modo per semplificare...
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PREMESSA (per il solo registro cose usate):
Non sussiste l’obbligo della dichiarazione di cui all’art. 126 e della tenuta del registro delle operazioni giornaliere di cui all’art. 128 del T.U. per il COMMERCIO DI COSE USATE PRIVE DI VALORE O DI ESIGUO VALORE. Alcuni Comuni hanno individuato puntualmente questo limite (es. 250 euro). Altri sono privi di regolamentazione (quindi spetta all'esercente valutare). Per tali oggetti dunque NON vi è obbligo di registrazione.

Ciò detto, per la tenuta del registro degli affari va benissimo un excel con stampa su fogli vidimati.
Ulteriori spunti:
http://www.alessandrogiuliani.it/index.php?id=1000

http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=7893.0

http://docplayer.it/2400353-La-vendita-dei-veicoli-usati-e-le-agenzie-d-affari-di-benedetto-allegro-comandante-p-m-di-abano-terme.html

riferimento id:33774

Data: 2016-04-26 16:36:27

Re:farsi un registro di affari elettronico

A mio avviso Excel non garantisce l'immodificabilita' dei dati.
Il registro tenuto con le modalità proposte forse non è neanche "informatico" nel senso che si limita a caricare i dati sul foglio per poi stamparlo ma non dice ogni quanto fa tale operazione. Considerato che quello è un giornale degli affari ex art. 120 tulps  le operazioni dovebbero essere "giornaliere" e come tali annotate. In caso di controlli, se il registro non è tenuto con modalità informatiche sicure (purtroppo il dm previsto dal 2001 dall'art.16 reg tulps non è mai stato emanato), deve esibire il registro cartaceo e farà fede quello che è annotato lì sino a quel momento e non un mix tra i due registri, quello cartaceo e quello "informatico".

riferimento id:33774

Data: 2016-04-26 18:02:41

Re:farsi un registro di affari elettronico

quindi da quello che ho capito sotto i 250 euro non c'e' bisogno? devo solo sapere il comune di roma che limite ha... effettivamente riguardo il registro con exel o con qualsiasi programma mi viene in mente sono tutti modificabili... non per altro che anche se lo compilo, metto la data, lo stampo poi se volessi lo cambio, ristampo il foglio e cosi sarebbe troppo semplice infatti (non ci avevo pensato) .. sto solo cercando di trovare un modo per non riscrivere il tutto quando devo rinnovare o modificare un madato di vendita trascritto sul giornale degli affari.

accetto consigli :)

riferimento id:33774

Data: 2016-04-28 13:31:24

Re:farsi un registro di affari elettronico

Il tulps ed il suo regolamento (art.247 c.2) non hanno mai stabilito sotto quale cifra si possa parlare di "valore esiguo" o addirittura di cose usate "prive di valore". Peraltro tale comma è stato introdotto nel 2001.

Qualche amministrazione regionale o locale ha ritenuto di fissare una misura a tale valore (vedi ad es. quanto fatto dalla Regione Friuli Venezia Giulia nel 2013 che ha indicato la somma 250 euro).

https://www.regione.fvg.it/rafvg/export/sites/default/RAFVG/economia-imprese/commercio-terziario/allegati/pareri/Commercio_di_cose_usate_x04.04.12x.pdf


Sotto indico una sent. della Cassazione:
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Cass. civ. Sez. II, 13-06-2014, n. 13525 (rv. 631238)

Min. Interno e altri c. Maraghini

COMMERCIO DI VENDITA AL PUBBLICO
Commercio, in genere
SANZIONI AMMINISTRATIVE E DEPENALIZZAZIONE
Sanzione amministrativa in genere


SANZIONI AMMINISTRATIVE - In genere - Vendita di cose usate di valore apprezzabile - Obbligo di preventiva dichiarazione all'autorità locale di pubblica sicurezza ex art. 126 tulps - Abrogazione tacita ex art. 2 del d.p.r n. 311 del 2011 - Esclusione - Fondamento

In tema di disciplina del commercio, [b]l'art. 126 del r.d. 18 giugno 1931, n. 773 (Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza) è vigente e si applica ai rivenditori di cose usate di valore apprezzabile [/b] - ancorché non ricomprese tra quelle antiche e preziose - in quanto la modifica dell'art. 247 del relativo regolamento (r.d. 6 maggio 1940, n. 635), operata con l'art. 2 del d.P.R. 28 maggio 2011, n. 311, [b]ha escluso l'applicabilità dell'art. 126 cit. (nonché del successivo art. 128) limitatamente al solo commercio di cose usate prive di valore o di valore esiguo[/b]. (Revocazione cassa con rinvio, Corte Cass., 09/04/2009)

FONTI
CED Cassazione, 2014

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