Mi è stato chiesto se c'è la possibilità di iniziare l'attività di cake design all'interno di una abitazione privata. Pare che l'Asl non abbia particolari vincoli in merito, tenendo conto che l'attività sarà quella di preparazione, impacchettamento e consegna su ordinazione.
Dal punto di vista urbanistico, dovrà essere fatta una variazione di destinazione d'uso dei locali in cui verrà svolta l'attività?
Di fatto, in quale settore si configurerà effettivamente questo tipo di attività? Artigiana? Trasformazione alimenti?
Grazie.
Mi è stato chiesto se c'è la possibilità di iniziare l'attività di cake design all'interno di una abitazione privata. Pare che l'Asl non abbia particolari vincoli in merito, tenendo conto che l'attività sarà quella di preparazione, impacchettamento e consegna su ordinazione.
Dal punto di vista urbanistico, dovrà essere fatta una variazione di destinazione d'uso dei locali in cui verrà svolta l'attività?
Di fatto, in quale settore si configurerà effettivamente questo tipo di attività? Artigiana? Trasformazione alimenti?
Grazie.
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Se l'attività è svolta in modo imprenditoriale allora la civile abitazione non è compatibile. Occorre destinazione artigianale.
Se il soggetto opera come professionista conto terzi e non vi è accesso del pubblico allora non vi sono ostacoli all'uso dell'abitazione se non vi sono opere che ne modifichino di fatto la destinazione.
Mi è stato chiesto se c'è la possibilità di iniziare l'attività di cake design all'interno di una abitazione privata. Pare che l'Asl non abbia particolari vincoli in merito, tenendo conto che l'attività sarà quella di preparazione, impacchettamento e consegna su ordinazione.
Dal punto di vista urbanistico, dovrà essere fatta una variazione di destinazione d'uso dei locali in cui verrà svolta l'attività?
Di fatto, in quale settore si configurerà effettivamente questo tipo di attività? Artigiana? Trasformazione alimenti?
Grazie.
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Se l'attività è svolta in modo imprenditoriale allora la civile abitazione non è compatibile. Occorre destinazione artigianale.
Se il soggetto opera come professionista conto terzi e non vi è accesso del pubblico allora non vi sono ostacoli all'uso dell'abitazione se non vi sono opere che ne modifichino di fatto la destinazione.
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Se gli ordini arrivano direttamente dai clienti privati (per quel che ho capito dovrebbe essere questa la situazione) in quale delle due opzioni ci troveremmo?
Direi più la prima che la seconda giusto? L'opera del professionista in conto terzi si configurerebbe se, con partita iva aperta, di fatto lavorasse per altre ditte?
Grazie.
[quote]Se gli ordini arrivano direttamente dai clienti privati (per quel che ho capito dovrebbe essere questa la situazione) in quale delle due opzioni ci troveremmo?
Direi più la prima che la seconda giusto? L'opera del professionista in conto terzi si configurerebbe se, con partita iva aperta, di fatto lavorasse per altre ditte?[/quote]
Confermo: si configura come attività imprenditoriale in quanto il rapporto è diretto
Riprendo un tema del primo quesito.
[quote]Pare che l'Asl non abbia particolari vincoli in merito, tenendo conto che l'attività sarà quella di preparazione, impacchettamento e consegna su ordinazione.[/quote]
Se l'attività è imprenditoriale deve avere i requisiti del laboratorio alimentare: bagno con antibagno che fa da spogliatoio, solitamente separazione dalla parte di immobile adibita a civile abitazione (dove vivono le persone), requisiti Reg. CE 852/2004,...