Criminalità e scelte degli amministratori locali in tema di procedure di acquisto
[img]https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRpjt1aNatU_9MRqPpZmDd2EVtCAfpurD2jX0XOgsvtRpY_7dZk[/img]
[color=red][b]G.Albanese, F.Antellini Russo, R.Zampino: “Criminalità e scelte degli amministratori locali in tema di procedure di acquisto” [/b][/color]
Il lavoro analizza il nesso esistente tra il ricorso da parte dei Comuni agli strumenti “centralizzati” per
l’acquisto di beni e servizi (nello specifico, ai contratti quadro aggiudicati da Consip a livello centrale) e il
contesto in cui tali amministrazioni operano. Pur tenendo conto di un’ampia serie di fattori, istituzionali
e socio-economici, che possono spingere verso un maggiore o minore ricorso ad acquisti tramite Consip,
il lavoro si concentra sul legame tra tale scelta e la presenza di criminalità a livello locale. Utilizzando le
informazioni di un set unico di dati, l’analisi empirica mostra come vi sia una relazione non monotona
tra la scelta delle amministrazioni comunali di demandare a terzi le procedure di aggiudicazione delle
forniture di beni e servizi e varie misure di criminalità. In particolare, soltanto in corrispondenza di bassi
livelli di criminalità un aumento dei fenomeni delittuosi accresce la frequenza con cui viene demandata a
un terzo soggetto la selezione del fornitore, in connessione alla possibilità di limitare gli accresciuti rischi
di inefficienza (passive waste) che altrimenti si configurerebbero. Di contro, in corrispondenza di livelli
elevati di criminalità, il nesso si inverte, segnalando una crescente propensione a mantenere una gestione
autonoma degli acquisti, che potrebbe essere connessa alla possibilità di estrarre parte delle relative rendite
(active waste).
[b]EBOOK GRATIS[/b]
http://www.consip.it/opencms/export/sites/consip/press_room/quaderni_consip/quaderni_consip_2016/1_2016.pdf