Edilizia: Condono edilizio per il quale nel Nel 1986 è stata presentata domanda di condono edilizio pagando la relativa oblazione e per il quale alla data odierna il Comune non ha ancora rilasciato Concessione in sanatoria. Nel 2016 il Comune trasmette una nota in cui si chiede, al fine di definire la pratica, l'integrazione richiesta con precedente nota nell'anno 1993 (di cui non si ha più ricordo). E' legittima questa richiesta considerato che son passati 23 anni dal 1993 e 30 anni dal 1986 dalla domanda di condono? E' possibile che ci sia la prescrizione? Grazie per la risposta.
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Edilizia: Condono edilizio per il quale nel Nel 1986 è stata presentata domanda di condono edilizio pagando la relativa oblazione e per il quale alla data odierna il Comune non ha ancora rilasciato Concessione in sanatoria. Nel 2016 il Comune trasmette una nota in cui si chiede, al fine di definire la pratica, l'integrazione richiesta con precedente nota nell'anno 1993 (di cui non si ha più ricordo). E' legittima questa richiesta considerato che son passati 23 anni dal 1993 e 30 anni dal 1986 dalla domanda di condono? E' possibile che ci sia la prescrizione? Grazie per la risposta.
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Il condono edilizio è una procedura a carattere straordinario con efficacia limitata nel tempo, che ha trovato la sua disciplina in tre leggi (47/85, 724/94, 326/2003). Pur essendo scaduti i termini per beneficiare di tale normativa (a parte gli immobili oggetto di procedure fallimentari, per i quali è possibile presentare domanda di sanatoria entro 120 giorni dall'atto di trasferimento dell'immobile), sono a oggi ancora aperte molte pratiche in attesa di definizione, accompagnate da numerose incertezze operative.
La normativa prevede il SILENZIO ASSENSO sull'istanza documentalmente completa decorsi 24 mesi.
Tuttavia, se l'istanza risulta non completa è ammessa la richiesta di integrazioni anche a distanza di molti anni senza potersi invocare alcuna prescrizione (non prevista).
Vi sono casi in cui degli interessati, sostenendo la completezza dell'istanza, quindi la formazione del silenzio assenso, hanno visto accertare anche la PRESCRIZIONE DEL DEBITO:
http://www.salvisjuribus.it/la-prescrizione-nelle-ipotesi-di-non-definizione-dellistanza-di-condono-e-pagamento-degli-oneri-concessori/
Ovviamente queste ipotesi fanno a volte notizia (giornalisticamente parlando):
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/521645/Condono-chiesto-nell-85-il-Comune.html
Vedi anche:
http://www.amministrativistaonline.it/giurisprudenza/consiglio-di-stato-sez-iv-sentenza-26-febbraio-2013-n-1188/
QUINDI, in linea di principio non può escludersi la legittimità di una richiesta di integrazione documentale anche a distanza di tanti anni, a condizione che tale richiesta si riferisca a documentazione essenziale e non sia un modo per riaprire un procedimento già definito per silenzio assenso.