Buongiorno,
stiamo organizzando un evento gastronomico di 3 giorni in un parco pubblico all'aperto di Brescia in cui:
- non è richiesto alcun biglietto di ingresso
- non vengono allestite strutture per lo stazionamento del pubblico e non vengono poste recinzioni all'area
- orario 11.00-23.30
- la somministrazione degli alimenti è effettuata da furgoncini attrezzati (food truck)
- l'attività di somministrazione bevande è effettuata da gazebo attrezzati
- l'intrattenimento musicale che non riveste attività prevalente viene realizzato attraverso dei concertini nel rispetto delle regole comunali sulle emissioni sonore
- i concertini vengono effettuati su una pedana cementata preesistente in loco interdetta al pubblico
In questo caso è necessario richiedere il pubblico spettacolo con intervento della commissione o è sufficiente la relazione tecnica dell'ingegnere e la SCIA?
Grazie
Per svolgere una manifestazione temporanea in [u]forma imprenditoriale a scopo di lucro[/u] è necessaria l'autorizzazione ex articolo 69 del TULPS.
Se la manifestazione è svolta da un associazione e non ha scopo di lucro è sufficiente una comunicazione.
Se non c'è stazionamento di pubblico, non è recintato/chiuso, non ci strutture/palchi/pedane,.... allora non serve l'agibilità ex art. 80 TULPS.
Se il parco è area pubblica servirà anche occupazione suolo pubblico e gestione dei posteggi (stand/furgoncini) secondo le norme sul commercio sui area pubblica.
Sul rispetto dei limiti acustici... consiglio la domanda in deroga... è davvero difficile il rispetto dei limiti, soprattutto notturni...
Buonasera Ing. Valenti e grazie per la sua sollecita risposta.
In effetti la manifestazione è organizzata da un'associazione ma ha natura commerciale in quanto l'associazione stessa effettua la somministrazione delle bevande dietro regolare scontrino a chiunque (e non solo ai soci) e i furgoncini sono imprese private che presentano ognuno la propria SCIA. Stiamo quindi chiedendo la licenza di pubblico spettacolo.
Una pedana c'è ma è preesistente nel parco quindi non vengono allestite strutture oltre ai gazebo per la somministrazione delle bevande, il posizionamento dei furgoncini oltre ai bagni chimici, ai generatori e al punto di approvvigionamento idrico. Quello che chiede l'amministrazione però, oltre alle altre cose, è:
2. RELAZIONE TECNICA, COMPLETA DI PLANIMETRIA, REDATTA DA UN PROFESSIONISTA ISCRITTO ALL’ALBO DEGLI INGEGNERI, ARCHITETTI, GEOMETRI e/o PERITI INDUSTRIALI, CHE ATTESTI LA RISPONDENZA DEL LOCALE O DELLA STRUTTURA DI PUBBLICO SPETTACOLO ALLE REGOLE TECNICHE STABILITE CON DECRETO DEL MINISTERO DELL’INTERNO (D.M. 19.06.1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo), AI SENSI DELL’ART. 80 T.U.L.P.S. E DEGLI ARTT. 141 – 141 bis - 142 DEL REGOLAMENTO DI ESECUZIONE , COME MODIFICATO DAL D.P.R. 311/01;
N.B.= LA RELAZIONE DOVRA’ TASSATIVAMENTE CONTENERE LA SEGUENTE DICHIARAZIONE:
IN RELAZIONE ALL’ART. 141 R.D. 635/1940 (MODIFICATO DAL D.P.R. 311/01) SI ATTESTA:
- LA RISPONDENZA DELl’AREA (ovvero LOCALE O IMPIANTO) ALLE REGOLE TECNICHE STABILITE CON DECRETO DEL MINISTRO DELL'INTERNO;
- LA CONFORMITA’ DELLO STESSO ALLE NORMATIVE URBANISTICHE, AL REGOLAMENTO DI IGIENE ED ALLE NORMATIVE PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.
SI DICHIARA, ALTRESI’. CHE IL LOCALE/STRUTTURA HA LA SEGUENTE CAPIENZA: n. _____ PERSONE.” (NEL CASO IN CUI TALE DICHIARAZIONE NON SIA RIPORTATA NELLA RELAZIONE TECNICA E DA QUEST’ULTIMA NON RISULTI CHIARA ED UNIVOCA L’INDICAZIONE DELLA CAPIENZA MASSIMA DEL LOCALE/STRUTTURA , NON VERRA’ DATO SEGUITO ALLA RICHIESTA AVANZATA PER L’IMPOSSIBILITA’ DI DETERMINARE LA PROCEDURA DA SEGUIRE PER IL RILASCIO DELLA LICENZA STESSA (relazione od esame Commissione di Vigilanza);
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La relazione tecnica ovviamente è stata fatta ma la dichiarazione di rispondenza del locale o struttura (che non ci sono) alle regole tecniche e la definizione della capienza non mi sembrano applicabili in questo caso.
Lei che ne pensa?
[quote]In effetti la manifestazione è organizzata da un'associazione ma ha natura commerciale in quanto l'associazione stessa effettua la somministrazione delle bevande dietro regolare scontrino a chiunque (e non solo ai soci) e i furgoncini sono imprese private che presentano ognuno la propria SCIA. Stiamo quindi chiedendo la licenza di pubblico spettacolo.[/quote]
Un'associazione può all'interno di un evento (raccolta fondi) avere entrate anche da non soci senza che questo comporti la natura imprenditoriale, che invece è data da una P.IVA e una gestione commerciale ordinaria.
La somministrazione inoltre non ha nulla a che fare con il pubblico spettacolo, per cui se gli eventi di pubblico spettacolo sono gratuiti comunque non c'è la natura imprenditoriale.
[quote]Una pedana c'è ma è preesistente nel parco quindi non vengono allestite strutture oltre ai gazebo per la somministrazione delle bevande, il posizionamento dei furgoncini oltre ai bagni chimici, ai generatori e al punto di approvvigionamento idrico. Quello che chiede l'amministrazione però, oltre alle altre cose, è:
2. RELAZIONE TECNICA, COMPLETA DI PLANIMETRIA, REDATTA DA UN PROFESSIONISTA ISCRITTO ALL’ALBO DEGLI INGEGNERI, ARCHITETTI, GEOMETRI e/o PERITI INDUSTRIALI, CHE ATTESTI LA RISPONDENZA DEL LOCALE O DELLA STRUTTURA DI PUBBLICO SPETTACOLO ALLE REGOLE TECNICHE STABILITE CON DECRETO DEL MINISTERO DELL’INTERNO (D.M. 19.06.1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo), AI SENSI DELL’ART. 80 T.U.L.P.S. E DEGLI ARTT. 141 – 141 bis - 142 DEL REGOLAMENTO DI ESECUZIONE , COME MODIFICATO DAL D.P.R. 311/01;
N.B.= LA RELAZIONE DOVRA’ TASSATIVAMENTE CONTENERE LA SEGUENTE DICHIARAZIONE:
IN RELAZIONE ALL’ART. 141 R.D. 635/1940 (MODIFICATO DAL D.P.R. 311/01) SI ATTESTA:
- LA RISPONDENZA DELl’AREA (ovvero LOCALE O IMPIANTO) ALLE REGOLE TECNICHE STABILITE CON DECRETO DEL MINISTRO DELL'INTERNO;
- LA CONFORMITA’ DELLO STESSO ALLE NORMATIVE URBANISTICHE, AL REGOLAMENTO DI IGIENE ED ALLE NORMATIVE PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.
SI DICHIARA, ALTRESI’. CHE IL LOCALE/STRUTTURA HA LA SEGUENTE CAPIENZA: n. _____ PERSONE.” (NEL CASO IN CUI TALE DICHIARAZIONE NON SIA RIPORTATA NELLA RELAZIONE TECNICA E DA QUEST’ULTIMA NON RISULTI CHIARA ED UNIVOCA L’INDICAZIONE DELLA CAPIENZA MASSIMA DEL LOCALE/STRUTTURA , NON VERRA’ DATO SEGUITO ALLA RICHIESTA AVANZATA PER L’IMPOSSIBILITA’ DI DETERMINARE LA PROCEDURA DA SEGUIRE PER IL RILASCIO DELLA LICENZA STESSA (relazione od esame Commissione di Vigilanza);[/quote]
La relazione tecnica sostituisce in toto (o in parte, qui ci sono due scuole di pensiero) i lavori della CCVLPS.
La domanda vera è: ci sono gli estremi perchè si applichi l'art. 80 del TULPS e di conseguenza gli art.. 141 e seg del REGOLAMENTO DI ESECUZIONE?
Purtroppo non conoscendo la realtà dei luoghi è difficile dare una risposta... Nella domanda lei dice che [i]non vengono allestite strutture per lo stazionamento del pubblico e non vengono poste recinzioni all'area[/i]... Ma il parco è recintato?
Certo è che se non c'è stazionamento di pubblico, palchi e pedane, sedie e tribune, recinzioni,...
Sulla PEDANA FISSA infine, è in capo al proprietario (COMUNE?) fornire tutta la documentazione attinente la stessa (certificazioni, collaudi,...).
[quote]La relazione tecnica ovviamente è stata fatta ma la dichiarazione di rispondenza del locale o struttura (che non ci sono) alle regole tecniche e la definizione della capienza non mi sembrano applicabili in questo caso.[/quote]
La relazione tecnica è un documento sottoscritto da tecnico abilitato: chi meglio di lui può sapere cosa scrivere...