C'è una questione un po' spinosa....
Un pubblico esercizio situato al piano terreno di un fabbricato non dispone, sullo stesso piano, dei bagni e dello spogliatoio per il personale. Detti locali sono situati al piano superiore, ma farebbero parte di un'abitazione privata. Secondo l'asl è sufficiente che nella planimetria allegata alla SCIA si identifichino i locali al servizio dell'attività posti al piano superiore per verificare il rispetto dei requisiti igienico-sanitari. Dal punto di vista edilizio, però, non è necessario il cambio di destinazione d'uso dei locali soprastanti? O è sufficiente un atto di vincolo all'attività commerciale?
Se la destinazione d'uso non viene mutata potrebbero non esserci più le condizioni per la sorvegliabilità, visto che i locali sono intercomunicanti.
L'intenzione della società è di fare in modo che i locali al piano superiore non vengano più destinati a civile abitazione, ma ad uffici, ecc.., ma senza un cambio di destinazione d'uso? Esiste una norma che lo consente? Quelle tecniche non ci aiutano....
Tra l'altro la modifica della planimetria verrebbe effettuata a SCIA già presentata e quindi non sarebbe conforme alla documentazione tecnica depositata agli atti dell'ufficio tecnico!
Una situazione veramente intricata..
C'è una questione un po' spinosa....
Un pubblico esercizio situato al piano terreno di un fabbricato non dispone, sullo stesso piano, dei bagni e dello spogliatoio per il personale. Detti locali sono situati al piano superiore, ma farebbero parte di un'abitazione privata. Secondo l'asl è sufficiente che nella planimetria allegata alla SCIA si identifichino i locali al servizio dell'attività posti al piano superiore per verificare il rispetto dei requisiti igienico-sanitari. Dal punto di vista edilizio, però, non è necessario il cambio di destinazione d'uso dei locali soprastanti? O è sufficiente un atto di vincolo all'attività commerciale?
Se la destinazione d'uso non viene mutata potrebbero non esserci più le condizioni per la sorvegliabilità, visto che i locali sono intercomunicanti.
L'intenzione della società è di fare in modo che i locali al piano superiore non vengano più destinati a civile abitazione, ma ad uffici, ecc.., ma senza un cambio di destinazione d'uso? Esiste una norma che lo consente? Quelle tecniche non ci aiutano....
Tra l'altro la modifica della planimetria verrebbe effettuata a SCIA già presentata e quindi non sarebbe conforme alla documentazione tecnica depositata agli atti dell'ufficio tecnico!
Una situazione veramente intricata..
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Chiamiamo A i loali del BAR e B i locali privati dove si trovano bagno e spogliatoio.
DISTINGUIAMO I QUATTRO PROFILI:
1) COMMERCIALE: sotto questo profilo l'esercizio è in essere e può indicare la dotazione minima (servizi igienici e spogliatoi) anche con riferimento a locali situati al di fuori della struttura purchè facilmente accessibili.
2) SANITARIO: sembra che la ASL concordi sull'utilizzabilità di detti locali anche se non nella struttura e comunicanti
3) EDILIZIO: questo è il problema più rilevante. Bagni e spogliatoio fanno parte di altro edificio e quindi verrebbero utilizzati in modo non conforme alla vigente normativa. I bagni dell'esercizio A sarebbero nei locali B.
Il problema però non riguarda direttamente l'attività A ... bensì la proprietà di B che dovrebbe attivarsi per il cambio di destinazione d'uso (se necessario). Quindi l'UFFICIO TECNICO (e non il SUAP) dovrebbe attivarsi nel caso in cui non sia presentato il cambio di destinazione e non siano eventualmente regolarizzate le opere. Se l'ufficio tecnico negasse il cambio allora A non potrebbe più usare legittimamente dei locali di B e quindi, indirettamente, perderebbe requisiti minimi sia a fini sanitari che amministrativi.
4) SORVEGLIABILITA': a mio avviso sotto questo profilo NON si pongono problemi in quanto non siamo parlando della superficie di somministrazione, ma di locali "tecnici" o riservati al personale (spogliatoi) o ai clienti per le funzioni fisiologiche (bagni) e su questi locali non si pongono problemi di sorvegliabilità.
QUINDI:
- chiedi all'ufficio tecnico di verificare e CONTEMPORANEAMENTE, se vuoi, manda anche te comunicazione di avvio del procedimento assegnando 30/60 giorni per scritti difensivi
- se la situazione viene sanata sotto il profilo edilizio ... nessun problema
- altrimenti devi intervenire con i relativi atti (in questo caso ci sentiamo)