Data: 2016-03-16 14:05:16

POSTEGGI FUORI MERCATO.

L'Amministrazione Comunale ha approvato il regolamento per il Commercio sulle Aree pubbliche nel  2015.
Il regolamento prevede tra l’altro, la messa a bando dei posti fuori Mercato che sono tre in tutto il Comune, con destinazione alimentare/dolciario.
Questo Ufficio è divenuto responsabile del settore a partire dal 22 febbraio 2016, ed ha iniziato ad esaminare la materia.
Secondo le indicazioni ricevute dagli esperti del settore, dato che la normativa Bolkenstein è in discussione e potrebbe subire delle modifiche, pare opportuno rimandare la pubblicazione dei  bandi a quando si sarà meglio chiarita la situazione.
In questa fase iniziano a pervenire le domande di occupazione dei posti fuori mercato da parte di operatori titolari di licenza di commercio aree pubbliche.
Si fa presente che negli anni passati, in assenza del regolamento di cui sopra, i posti venivano assegnati sulla base di consuetudine, tramite  il rilascio di autorizzazione all’utilizzo di suolo pubblico.
Come è corretto comportarsi oggi, in presenza del regolamento ma nell’impossibilità di pubblicare i bandi?
Grazie mille .

riferimento id:33015

Data: 2016-03-16 16:40:33

Re:POSTEGGI FUORI MERCATO.

Diciamo che quello che dici è vero ma solo in parte.
Non sei nell’impossibilità di pubblicare dei bandi. Non so quali siano le tue fonti e quali siano le modifiche attese (magari puoi darci degli indizi su quest’ultime) ma ad oggi esiste una corpus normativo applicabile e in vigore: Intesa del luglio 2012 + legge regionale + regolamento comunale.

L’unica cosa che manca è la previsione da parte della regione dei criteri qualitativi per il rilascio delle concessioni ex novo, cioè per i posteggi di nuova istituzione (li hai previsti nel bando ma non li hai ancora assegnati).
Sul punto vedi il punto 4 dell’Intesa e l’art. 34, comma 10 della LR 28/2005. L’Intesa rimanda alle Regioni e la legge regionale toscana rimanda al regolamento che ancora non c’è (vedi art. 34, comma 10).

Visto che il regolamento comunale è del 2015 spero che abbia tenuto conto della questione ad abbia affrontato il problema del rilascio in assenza di norma regionale.
In ogni caso, prendendoti delle libertà e constatando la prolungata inerzia comunale potresti rifarti al documento delle regioni del gennaio 2013 (atto meramente politico di indirizzo) e prevedere qualcosa di analogo:
[i]a) criterio correlato alla qualità dell’offerta – made in Italy - prodotti biologici - a km zero - partecipazione alla formazione continua, ecc.
punteggio pari a 5;
b) criterio correlato alla tipologia del servizio fornito, consistente nell’impegno da parte dell’operatore a fornire ulteriori servizi come la consegna della spesa a domicilio, ecc.
punteggio pari a 3;
c) criterio correlato alla presentazione di progetti innovativi, anche relativi a caratteristiche di compatibilità architettonica dei banchi rispetto al territorio, ecc.
punteggio pari a 2
d) a parità di punteggio si applica il criterio dell’anzianità di impresa riferita al commercio su aree pubbliche[/i]

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