Data: 2016-03-02 12:20:09

DISTRIBUTORE CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE USO PUBBLICO - VERIFICA COLLAUDO

Salve, premettendo che i distributori di carburanti sono un settore del tutto nuovo per me, vorrei un supporto sulla procedura da applicare relativa alla seguente istanza:  Il titolare di autorizzazione all’esercizio di impianto di distribuzione di carburante per autotrazione ad uso pubblico, ha inoltrato richiesta  di  verifica della commissione di collaudo, per la scadenza quindicennale. la LR n8 del 20.01.2013 disciplina solo i collaudi ex novo.C'è una normativa nazionale? quale procedura seguire e ai sensi di quale norma?
ringraziandovi per il prezioso aiuto resto in attesa di risposta-
Maria Concetta

riferimento id:32657

Data: 2016-03-02 22:08:35

Re:DISTRIBUTORE CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE USO PUBBLICO - VERIFICA COLLAUDO

Questa è la norma nazionale:
Art. 1, c. 5 D.Lgs 32/1998 .[i] Le concessioni di cui all'articolo 16, comma 1, del decreto-legge 26 ottobre 1970, n. 745, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 1970, n. 1034, sono convertite di diritto in autorizzazione ai sensi del comma 2. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 3, comma 2, i soggetti gia' titolari di concessione, senza necessita' di alcun atto amministrativo, possono proseguire l'attivita', dandone comunicazione al comune, alla regione e al competente ufficio tecnico di finanza. Le verifiche sull'idoneita' tecnica degli impianti ai fini della sicurezza sanitaria e ambientale sono effettuate al momento del collaudo e non oltre quindici anni dalla precedente verifica.
[/i]
Con l'entrata in vigore del DPR 160/2010 è di fatto cambiata anche la modalità di esecuzione del collaudo: di fatto il collaudo lo fa direttamente il professionista incaricato dell'impresa.
Questa procedura vale anche per il collaudo quindicennale.

Vedi anche qui:
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****************************
DPR 160/2010
Art. 10
Chiusura dei lavori e collaudo

  1. Il soggetto  interessato  comunica  al  SUAP  l'ultimazione  dei
lavori, trasmettendo:
    a) la dichiarazione del direttore dei  lavori  con  la  quale  si
attesta la conformita' dell'opera al progetto  presentato  e  la  sua
agibilita',  ove  l'interessato  non  proponga  domanda  ai  sensi
dell'articolo 25 del testo unico  delle  disposizioni  legislative  e
regolamentari  in  materia  di  edilizia,  di  cui  al  decreto  del
Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380;
    b) nei casi previsti dalla normativa vigente, il  certificato  di
collaudo effettuato da un professionista abilitato;
  2. La trasmissione al SUAP della documentazione di cui alle lettere
a) e b) consente l'immediato esercizio dell'attivita'.
  3.  Il  SUAP  cura  la  trasmissione  entro  cinque  giorni  della
documentazione di cui al comma 1 alle amministrazioni ed agli  uffici
comunali competenti che sono tenuti ad effettuare i  controlli  circa
l'effettiva rispondenza dell'impianto alla normativa vigente entro  i
successivi novanta giorni, salvo il diverso  termine  previsto  dalle
specifiche discipline regionali. Nel caso in cui dalla certificazione
non risulti la conformita'  dell'opera  al  progetto  ovvero  la  sua
rispondenza a quanto disposto dalle vigenti norme, fatti salvi i casi
di  mero  errore  materiale,  il  SUAP,  anche  su  richiesta  delle
amministrazioni o degli uffici  competenti,  adotta  i  provvedimenti
necessari assicurando l'irrogazione  delle  sanzioni  previste  dalla
legge, ivi compresa la riduzione in pristino  a  spese  dell'impresa,
dandone contestualmente comunicazione  all'interessato  entro  e  non
oltre quindici giorni dal ricevimento della comunicazione di  cui  al
comma  1;  l'intervento  di  riduzione  in  pristino  puo'  essere
direttamente realizzato anche da parte dell'imprenditore stesso.
  4.  Fatti  salvi  i  poteri  di  autotutela  e  di  vigilanza,  le
Amministrazioni e le Autorita' competenti non possono in questa  fase
adottare  interventi  difformi  dagli  adempimenti  pubblicati  sul
portale, secondo quanto previsto all'articolo 4, comma 3, lettera  a)
del presente Regolamento.
  5.  In  conformita'  al  procedimento  di  cui  all'articolo  7,
l'imprenditore  comunica  al  SUAP  l'inizio  dei  lavori  per  la
realizzazione o modificazione dell'impianto produttivo.

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