Al fine di dare attuazione alla legge in oggetto, quando nel nostro Comune si organizzano eventi a rilevanza locale, viene approvato con delibera di Giunta il regolamento dell'evento stesso. L'organizzatore dovrà curare tutte le incombenze inerenti, comprese quelle relative all'assegnazione degli spazi e all'introito di eventuali quote che l'organizzatore stesso richiede ai partecipanti. In questi giorni ci è pervenuta richiesta di riconoscimento di una piccola fiera da parte di un'associazione che, abbiamo verificato, non ha statuto, non ha codice fiscale, non intende assicurare l’evento. A mio parere non è opportuno che il Comune proceda con il riconoscimento. E’ ben vero che esiste libertà di associazionismo, ma nel momento in cui si vuole organizzare qualcosa di pubblico, un minimo di garanzie ci vogliono. Quale motivazione giuridica è tuttavia possibile indicare a sostegno di un diniego? L'assessore di riferimento mi chiede anche se possiamo riconoscere l'evento a nome di un privato (il fantomatico legale rappresentante dell'associazione)….. Grazie
riferimento id:32544
Al fine di dare attuazione alla legge in oggetto, quando nel nostro Comune si organizzano eventi a rilevanza locale, viene approvato con delibera di Giunta il regolamento dell'evento stesso. L'organizzatore dovrà curare tutte le incombenze inerenti, comprese quelle relative all'assegnazione degli spazi e all'introito di eventuali quote che l'organizzatore stesso richiede ai partecipanti. In questi giorni ci è pervenuta richiesta di riconoscimento di una piccola fiera da parte di un'associazione che, abbiamo verificato, non ha statuto, non ha codice fiscale, non intende assicurare l’evento. A mio parere non è opportuno che il Comune proceda con il riconoscimento. E’ ben vero che esiste libertà di associazionismo, ma nel momento in cui si vuole organizzare qualcosa di pubblico, un minimo di garanzie ci vogliono. Quale motivazione giuridica è tuttavia possibile indicare a sostegno di un diniego? L'assessore di riferimento mi chiede anche se possiamo riconoscere l'evento a nome di un privato (il fantomatico legale rappresentante dell'associazione)….. Grazie
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Salve, la Legge regionale 23 maggio 2002, n. 11 (BUR n. 53/2002) contiene la DISCIPLINA DEL SETTORE FIERISTICO
Per manifestazioni fieristiche si intendono le [color=red][b]attività commerciali svolte in via ordinaria in regime di diritto privato ed in ambito concorrenziale per la presentazione, la promozione o la commercializzazione di beni e servizi in un determinato luogo, per un periodo di tempo limitato[/b][/color], il cui accesso può essere consentito alla generalità del pubblico oppure circoscritto a specifici gruppi o categorie di operatori professionali del settore o dei settori economici interessati.
L'attività fieristica è libera ed è attuata secondo i princìpi della concorrenza, della libertà d'impresa e della trasparenza e parità di condizioni per l'accesso alle strutture ed alle manifestazioni.
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Per dare corretta attuazione alla norma:
1) occorre disciplinare le modalità di svolgimento (OK per la specifica delibera di giunta)
2) occorre ASSEGNARE CON BANDO l'organizzazione dell'evento e stabilire entrate e oneri
La legge fa riferimento alle attività COMMERCIALI (anche se l'organizzatore non è commerciale).
Quindi anche in caso di affidamento ad una associazione di una fiera in senso proprio si dovrà disciplinarla con delibera e assegnarla con BANDO.
Il BANDO potrà prevedere requisiti specifici anche in relazione alla FORMA GIURIDICA dei soggetti, prevedendo la registrazione dell'associazione, o tipologie di soggetti legittimati (anche eventualmente escludendo quelli non professionali), prescrivendo cauzioni ed altre cautele.
VI E' DISCREZIONALITA' (non libertà assoluta) ... è necessario che siano ragionevoli i criteri e proporzionali all'interesse tutelato.
Affidare al SINGOLO PERSONA FISICA lo ritengo improprio .... non avendo garanzie organizzative adeguate e sufficiente.
Ciò premesso, nel caso in cui, invece, l'evento non abbia carattere commerciale ma gli operatori espongono o vendono in quanto associazioni o privati allora siamo fuori dalla disciplina regionale. In questo caso occorre sempre una delibera che disciplini assegnazione e modalità di svolgimento, si possono ammettere anche soggetti non registrati ed assegnare direttamente gestione e organizzazione.