Buongiorno
Avrei bisogno di un'informazione: sono un medico specialista in medicina dello sport e vorrei eseguire delle semplici visite di buona salute presso un locale appositamente istituito nel mio domicilio. Si tratterebbe di visite occasionali a conoscenti o a miei pazienti e non voglio mettere in piedi un vero e proprio ambulatorio, ma desidererei essere comunque in regola, anche se si tratterebbe di poche visite. So che questo tipo di attività' non sarebbe sottoposta ad autorizzazione, ma mi resta il dubbio circa la presentazione della Scia. in ogni caso non ho la possibilità' ne', a dire il vero, la necessità' di avere una sala d'attesa o un bagno riservato all'utenza. Si configura come libera attività o meglio che lascio perdere?
Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto e saluto cordialmente
k. Molteni
Buongiorno
Avrei bisogno di un'informazione: sono un medico specialista in medicina dello sport e vorrei eseguire delle semplici visite di buona salute presso un locale appositamente istituito nel mio domicilio. Si tratterebbe di visite occasionali a conoscenti o a miei pazienti e non voglio mettere in piedi un vero e proprio ambulatorio, ma desidererei essere comunque in regola, anche se si tratterebbe di poche visite. So che questo tipo di attività' non sarebbe sottoposta ad autorizzazione, ma mi resta il dubbio circa la presentazione della Scia. in ogni caso non ho la possibilità' ne', a dire il vero, la necessità' di avere una sala d'attesa o un bagno riservato all'utenza. Si configura come libera attività o meglio che lascio perdere?
Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto e saluto cordialmente
k. Molteni
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Abbiamo risposto ad analoghi quesiti e fornito indicazioni di sentenze che riconoscono la legittimità di studi presso la propria abitazione:
https://www.google.it/search?q=site%3Aomniavis.it%2Fweb%2Fforum+studio+abitazione&oq=site%3Aomniavis.it%2Fweb%2Fforum+studio+abitazione&aqs=chrome..69i57j69i58.335j0j9&sourceid=chrome&es_sm=122&ie=UTF-8
Se l'attività rimane libero professionale, senza dipendenti, senza apertura al pubblico predefinita (tutti i giorni dalle x alle y ecc...) ... non vi sono ostacoli amministrativi.
UNICO LIMITE. vincolo condominiale.
Gent.mo Dr. Chiarelli
la ringrazio moltissimo per la sua risposta. Tutto chiaro, a parte: tutto cio' vale anche in Lombardia? In Toscana ci sono molti DR in materia, ma non ne ho trovati per la Lombardia. Seconda e ultima cosa: i locali adibiti devono rispondere ai requisiti minimi che si dovrebbero presentare con la SCIA (che non sono pero' tenuta a presentare, giusto?)?
Le faccio infine i complimenti perche' e' l unico che mi ha dato una risposta non nebulosa.
Grazie
Gent.mo Dr. Chiarelli
la ringrazio moltissimo per la sua risposta. Tutto chiaro, a parte: tutto cio' vale anche in Lombardia? In Toscana ci sono molti DR in materia, ma non ne ho trovati per la Lombardia. Seconda e ultima cosa: i locali adibiti devono rispondere ai requisiti minimi che si dovrebbero presentare con la SCIA (che non sono pero' tenuta a presentare, giusto?)?
Le faccio infine i complimenti perche' e' l unico che mi ha dato una risposta non nebulosa.
Grazie
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Ciao,
non vi sono differenze fra Toscana e Lombardia in quanto le attività LIBERE sono tali in base alla COSTITUZIONE (artt. 23, 53, 41 ecc...) e quindi la disciplina è tale in tutto il territorio nazionale senza possibilità di intervento del legislatore regionale.
NON servono requisiti minimi diversi da quelli previsti dalla NORMATIVA EDILIZIA (se previsti) per i locali, rapporti aeroilluminanti ecc...)
Sugli studi professionali medici vedi qui:[url=http://www.asl.milano.it/ita/Default.aspx?SEZ=2&PAG=69&NOT=6636]http://www.asl.milano.it/ita/Default.aspx?SEZ=2&PAG=69&NOT=6636[/url]
Ai sensi di quanto definito nella DGR 5724/2001 sono studi professionali le attività “dove le prestazioni erogate non determinino procedure diagnostico terapeutiche di particolare
complessità o che comportino un rischio per la sicurezza del paziente”.
La Comunicazione di Inizio Attività come studio professionale deve essere prodotta per l'apertura della propria struttura da parte di medici liberi professionisti e da tutti gli esercenti attività
sanitaria ed abilitati a professioni sanitarie, svolte nel possesso dei titoli previsti dalla norma.
Vedi anche allegati
Buongiorno
con le vostre indicazioni mi sono recata all ASL di competenza dove mi hanno chiesto, ai fini di aprire uno studio professionale a zero invasivita' presso il mio domicilio:
certificazioni di conformita' dell'impianto elettrico e di riscaldamento con allegati obbligatori secondo DM 37/08 (non bastano quelli che ho gia' per l'intera abitazione, li vogliono specifici per i 3 locali che devo usare come studio, sala d'aspetto e bagno, seppure a uso promiscuo).
rispetto di requisiti minimi (dovro' mettere nel bagno di casa il rubinetto a fotocellula, il dosasapone e l asciugamani elettrico...vabbe')
mettere un lavandino nello studio (in Toscana vanno bene i lavabo autonomi trasportabili, in Lombardia devono vagliare da caso a caso...)
mi hanno messo il dubbio del cambio destinazione d'uso. Devo provare io di non doverlo fare, portando la legge a riguardo. Ora io userei una parte inferiore ai 30 mq di casa mia, ad uso promiscuo, nel senso che darei appuntamento per visite dietologiche un paio di mattine a settimana in locali che uso come abitazione quando non ho pazienti. Sul vostro sito ho letto che c'e' una legge (LR 1/2005 art.59) che sancisce che in tal caso non sono tenuta al cambio di destinazione. E' corretto? Questo vale anche in Lombardia (la legge suddetta e' della Toscana)? Potete fornirmi altra legislazione da presentare in ASL a sostegno di questa mancanza di obbligo?Vi ringrazio molto, andando in ASL con le vostre informazioni mi e' stato piu' semplice gestire il colloquio....spero possiate aiutarmi ancora, un cambio d'uso non sarebbe fattibile per me...
Buongiorno
con le vostre indicazioni mi sono recata all ASL di competenza dove mi hanno chiesto, ai fini di aprire uno studio professionale a zero invasivita' presso il mio domicilio:
certificazioni di conformita' dell'impianto elettrico e di riscaldamento con allegati obbligatori secondo DM 37/08 (non bastano quelli che ho gia' per l'intera abitazione, li vogliono specifici per i 3 locali che devo usare come studio, sala d'aspetto e bagno, seppure a uso promiscuo).
rispetto di requisiti minimi (dovro' mettere nel bagno di casa il rubinetto a fotocellula, il dosasapone e l asciugamani elettrico...vabbe')
mettere un lavandino nello studio (in Toscana vanno bene i lavabo autonomi trasportabili, in Lombardia devono vagliare da caso a caso...)
mi hanno messo il dubbio del cambio destinazione d'uso. Devo provare io di non doverlo fare, portando la legge a riguardo. Ora io userei una parte inferiore ai 30 mq di casa mia, ad uso promiscuo, nel senso che darei appuntamento per visite dietologiche un paio di mattine a settimana in locali che uso come abitazione quando non ho pazienti. Sul vostro sito ho letto che c'e' una legge (LR 1/2005 art.59) che sancisce che in tal caso non sono tenuta al cambio di destinazione. E' corretto? Questo vale anche in Lombardia (la legge suddetta e' della Toscana)? Potete fornirmi altra legislazione da presentare in ASL a sostegno di questa mancanza di obbligo?Vi ringrazio molto, andando in ASL con le vostre informazioni mi e' stato piu' semplice gestire il colloquio....spero possiate aiutarmi ancora, un cambio d'uso non sarebbe fattibile per me...
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VEDI:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=32862.0;topicseen