Salve, vi propongo un caso che si verifica in Sicilia.
Una impresa (società di trasporti e commercio vari) costruisce in zona agricola (ma a ridosso del centro abitato, a meno di 200 m dalle abitazioni) un grande centro di stoccaggio di cereali (7 silos di varie dimensioni per una capacità complessiva stimata superiore ai 70.000 q.li, due grandi capannoni di circa 900 mq ciascuno, dislocati su un'area complessiva di circa 11.000 mq). I cereali vengono acquistati dai produttori agricoli e, dopo aver subito alcuni trattamenti (pulitura e trattamento con gas fosfina contro gli attacchi dei parassiti) vengono rivenduti ai mulini, oppure (nel caso delle sementi selezionate) ai produttori agricoli per la semina. La ditta ha presentato la notifica sanitaria solo come "stoccaggio" e non come commercio (ma il commercio viene eseguito ed anche descritto nella relazione sul ciclo produttivo). Al Comune non risulta nessuna SCIA per l'avvio dell'attività commerciale, probabilmente è stata presentata alla Camera di Commercio come attività di commercio all'ingrosso.
Questi i miei dubbi:
- è ammissibile in verde agricolo la realizzazione di un impianto di stoccaggio di tale mole? (considerando anche che i cereali provengono da altri produttori);
- la notifica sanitaria deve citare, oltre all'attività di deposito, anche l'attività di commercio?
- visto che i cereali subiscono comunque dei trattamenti (pulitura e trattamento antiparassitario, selezione delle sementi), può intendersi come un impianto di trasformazione di prodotti agricoli, e non come mero deposito?
- è possibile che un'attività di tale mole non sia soggetta a Valutazione di Impatto ambientale, né alla Prevenzione incendi?
Vi ringrazio per l'attenzione
- è ammissibile in verde agricolo la realizzazione di un impianto di stoccaggio di tale mole? (considerando anche che i cereali provengono da altri produttori);
[color=red][b]La compatibilità urbanistica, immagino, sarà stata valutata in sede di titolo edilizio relativo alla realizzazione dei vari manufatti di supporto all'attività[/b][/color]
- la notifica sanitaria deve citare, oltre all'attività di deposito, anche l'attività di commercio?
[b][color=red]Sì, la notifica sanitaria deve descrivere il ciclo produttivo in modo puntuale. La mancata indicazione obbliga l'interessato ad AGGIORNARE la notifica (suggeriscilo per evitare l'applicazione di prescrizioni)[/color][/b]
- visto che i cereali subiscono comunque dei trattamenti (pulitura e trattamento antiparassitario, selezione delle sementi), può intendersi come un impianto di trasformazione di prodotti agricoli, e non come mero deposito?
[color=red][b]Se il trattamento è finalizzato ad evitare la formazione di parassiti e altri agenti direi che non muta la natura di deposito. Diversa è la previsione di un ciclo produttivo nel quale la materia prima viene trasformata in altro prodotto (farinacei ecc...)[/b][/color]
- è possibile che un'attività di tale mole non sia soggetta a Valutazione di Impatto ambientale, né alla Prevenzione incendi?
Vi ringrazio per l'attenzione