Buongiorno, avrei da presentarvi il seguente quesito:
Manifestazione temporanea su proprietà privata.
Siamo all'interno di una azienda agricola floro-vivaistica + agriturismo.
Durante la manifestazione la proprietà somministra cibo e bevande oltre a vendere alimenti dei prodotti del proprio agriturismo. Tale attività sarà svolta però non all'interno dell'agriturismo ma all'interno di un capannone agricolo ad oggi destinato ad attività floro-vivaistica.
La proprietà stessa inoltre ha invitato alcune aziende/attività commerciali che attraverso l'allestimento di stands autonomi ed indipendenti svolgeranno attività di esposizione e propaganda dei loro prodotti (saranno attività commerciali estranee al settore agricolo ed agrituristico). Solo una di queste attività eserciterà sia l' esposizione che la vendita.
Oltre al capannone suddetto verranno utilizzati anche altri locali dell'Azienda agricola quali:
una sala adibita mostra ed un piazzale esterno che per l'occasione della manifestazione sarà sempre utilizzato come esposizione.
Si chiede in merito un parere sulla fattibilità della manifestazione e quali eventuali procedimenti siano da attivare.
grazie[/pre]
Scinderei il discorso vendita diretta da quello della somministrazione.
Le aziende agricole hanno dalla loro una normativa che le agevola nelle vendita diretta dei loro prodotti (in misura prevalente) anche se effettuata al di fuori dei confini aziendali. Al più è prevista una semplice comunicazione al comune competente ai sensi e secondo la casistica dell’art. 4 del d.lgs. n. 228/2001 (fatta salva la procedura sanitaria per la vendita alimenti ex Reg. CE 852/04). Quindi non vedo problemi se altre aziende e l’azienda ospitante vendono i loro prodotti.
Aggiungo che la vendita diretta agricola ex art. 4 citato comprende anche la somm.ne non assistita dei medesimi prodotti. Se però l’imprenditore mette su qualcosa che può essere equivalente ad un vero e proprio bar/ristorante allora non avrebbe la necessaria copertura abilitativa. In questo caso occorrerebbe, almeno, una SCIA per somm.ne temporanea in occasione si manifestazioni. Da dire, però, che la ratio di tale SCIA è rivolta a quei soggetti che, effettivamente, operano nell’ambito di (testualmente dalla LR 28/05) sagre, fiere, manifestazioni religiose, tradizionali e culturali o eventi locali straordinari. Quindi, la somm.ne temporanea non può essere usata impropriamente da imprenditori per realizzare per scopo di lucro un esercizio di somministrazione “privato”ancorché saltuario. Detto questo, se la somm.ne non è svolta come attività agrituristica allora la vedo dura trovare una giustificazione amministrativa.