Il titolare di un'attività di boowling/sala giochi e somministrazione comunica che l'esercizio rimarrà chiuso per almeno 3 mesi.
L'attività principale è quella di sala gichi/boowling (di cui agli atti non trovo la relativa licenza che dovrebbe essere stata rilasciata agli inizi degli anni '90), mentre l'ttività secondaria/complementare è quella di somministrazione per la quale è stata rilasciata nell'anno 1993 licenza di tipo C.
Qual è il termine ultimo per riattivare l'esercizio prima che intervenga la decadenza? 12 mesi ai sensi dell'art. 64 co. 8 del D.Lgs. 59/2010? esiste qualche altro riferimento normativo?
Grazie
L'unico riferimento che conosco è l'art. 99 del TULPS, che rientra nel Capo II - Degli esercizi pubblici
"Nel caso di chiusura dell'esercizio per un tempo superiore agli otto giorni, senza che sia dato avviso all'autorità locale di pubblica sicurezza, la licenza è revocata.
La licenza è, altresì, revocata nel caso in cui sia decorso il termine di chiusura comunicato all'autorità di pubblica sicurezza, senza che l'esercizio sia stato riaperto.
[u]Tale termine non può essere superiore a tre mesi, salvo il caso di forza maggiore[/u]"
E' comunque una materia che non conosco molto bene, quindi ti consiglio di attendere pareri più autorevoli ;).
Il titolare di un'attività di boowling/sala giochi e somministrazione comunica che l'esercizio rimarrà chiuso per almeno 3 mesi.
L'attività principale è quella di sala gichi/boowling (di cui agli atti non trovo la relativa licenza che dovrebbe essere stata rilasciata agli inizi degli anni '90), mentre l'ttività secondaria/complementare è quella di somministrazione per la quale è stata rilasciata nell'anno 1993 licenza di tipo C.
Qual è il termine ultimo per riattivare l'esercizio prima che intervenga la decadenza? 12 mesi ai sensi dell'art. 64 co. 8 del D.Lgs. 59/2010? esiste qualche altro riferimento normativo?
Grazie
[/quote]
Confermo l'indicazione di Alberto ricordando:
1) che il Comune può disciplinare con proprio regolamento la materia prevedendo un termine diverso (normalmente è previsto un termine di 1 anno)
2) che la comunicazione di chiusura volontaria è compatibile con l'art. 99. Che i 3 mesi potranno essere prorogati su richiesta o l'interessato potrà indicare i motivi di forza maggiore che portano ad una chiusura prolungata
3) venuta meno la programmazione numerica si può essere più elastici nel concedere la proroga alla chiusura prolungata
Ma su un'eventuale richiesta di proroga della sospensione decide ancora il Questore (art. 189 Reg. Tulps)?
Mando una comunicazione all'interessato per avvisarlo della vigente normativa?
Ma su un'eventuale richiesta di proroga della sospensione decide ancora il Questore (art. 189 Reg. Tulps)?
[color=red]NO, la competenza è comunale[/color]
Mando una comunicazione all'interessato per avvisarlo della vigente normativa?
[color=red]NON sei tenuto ma in un'ottica di trasparenza e servizio è sicuramente consigliabile una comunicazione[/color]
Il titolare dell'attività comunica il protrarsi della sospensione per altri 2 mesi, visto che è in corso una cessione d'azienda che, secondo quanto dichiarato dall'interessato, risulta più complessa e lenta del previsto. Inoltre saranno svolti lavori interni al locale per migliorarne struttura e servizi.
Bisogna fare qualcosa o metto il tutto agli atti?
Condivido l'elasticità nel consentire eventuali proroghe facendo però attenzione all'aspetto igienico sanitario. Infatti una lunga inattività comporta spesso anche un deterioramento dei locali. Detto questo, non concederei una proroga oltre un anno considerata la congiunta attività di somministrazione. Comunque se verranno svolte migliorie, presentando oltre al modello B per il subingresso, dovranno presentare anche il modello A per la modifica dei locali per cui non vedo grossi problemi.
Segnalo infine che l'art. 13 del DL 5/2012 ha modificato, salvo conversione in legge, il termine di sospensione da 8 a 30 giorni ove scatta l'obbligo della comunicazione.