Egregio Dottore,
il mio Ufficio ha fatto una sanzione ai sensi della'rt. 158 co. 2 lett.-g) e co. 5 CdS ad una persona che aveva parcheggiato a ridosso dello scivolo invalidi.
Ora questi ha impugnato davanti al giudice di pace contestando la mancata ordinanza di apposizione di tali archetti.
Seppur manca l'ordinanza gli stessi sono stati autorizzati, perchè messi a spese di una persona che ha realizzato tale scivolo per abbatterer le bariwere architettoniche ed consentire così il transito per l'accesso al proprio negozio ED ANCHE SUL MARCIAPIEDE; PER CUI, AD OGGI, E' UTILIZZATO PREVALENTEMENTE PER L'ACCESO SUL MERCIAPIEDE, considerato che l'attività non è ancora iniziata.
Secondo Lei occorreva fare un'ordinanza oppure essendo stati installati da un privato, è sufficiente l'autorizzazione?
Grazie per la cortese risposta.
Inoltre dottore, Le chiedo se l'installazione di tali archetti è obbligatoria oppure la sola esistenza di uno scivolo sul marciapiede (non segnalato da segnaletica orizzontale e verticale) è sanzionabile.
GRAZIE
Premesso che la giurisprudenza dei giudici di pace è ANARCHICA (si trova di tutto!) ... IO propendo per una interpretazione non formalistica della normativa.
Se lo stallo e lo scivolo erano chiaramente visibili ... si ha violazione. Ciò a prescindere da chi ha realizzato l'opera (se il privato autorizzato o la PA con ordinanza).
Purtroppo si assiste anche a posizioni formalistiche per cui si annulla :
1) per la mancanza della segnaletica verticale
2) per la mancata indicazione sulla segnaletica dell'ordinanza o autorizzazione
IO resisterei sostenendo che la segnaletica verticale dello stallo era presente e che quella per lo scivolo NON è prescritta dal codice