In merito alla normativa sulla tracciabilità dei flussi finanziari si chiede di conoscere i casi di esclusione dalla richiesta del CIG in particolare se come sostiene l'ANCI i MERI ATTI DI COMPRAVENDITA (esempio acquisti in rete, acquisto prodotti da fornitori abituali (ferramenta etc..) sono esclusi da tale obbligo
Saluti
Federico
In merito alla normativa sulla tracciabilità dei flussi finanziari si chiede di conoscere i casi di esclusione dalla richiesta del CIG in particolare se come sostiene l'ANCI i MERI ATTI DI COMPRAVENDITA (esempio acquisti in rete, acquisto prodotti da fornitori abituali (ferramenta etc..) sono esclusi da tale obbligo
Saluti
Federico
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Dal sito: http://www.avcp.it/portal/public/classic/FAQ/FAQtracciabilita#B
B4.Quando è obbligatorio richiedere il codice CUP?
La richiesta del codice CUP è obbligatoria a prescindere dall’importo e dalla natura della spesa (corrente o in conto capitale), per un “Progetto di investimento pubblico” (articolo 11, legge n. 3/2003), ovvero quando si sia in presenza di un complesso di azioni e/o strumenti di sostegno, relativi ad un medesimo quadro economico di spesa, tra di loro collegati da quattro elementi imprescindibili:
• la presenza di un decisore pubblico;
• la previsione di un finanziamento, anche non prevalente, diretto o indiretto, tramite risorse pubbliche;
• la presenza di un obiettivo di sviluppo economico e sociale comune alle azioni e/o agli strumenti di sostegno predetti;
• la previsione di un termine entro il quale debba essere raggiunto l’obiettivo.
B7. E' stata stabilita una ulteriore soglia minima per la richiesta del codice CIG (ad es. il CIG deve richiedersi anche per importi minimi di poche centinaia di euro)?
No, non è stabilita alcuna soglia minima. Il codice CIG va richiesto, indipendentemente dall'importo e dalla procedura di scelta del contraente, purchè si tratti di un contratto pubblico.
Si veda in merito la determinazione n. 8/2010, paragrafo 3, che esclude dall'obbligo del codice CIG l'acquisto per cassa di beni di facile consumo e le spese, non a fronte di contratti di appalto.
B21. Qual è il limite fissato per le spese quotidiane non soggette alla tracciabilità?
In sede di conversione del decreto legge n. 187 del 12 novembre 2010 il limite per le spese quotidiane è stato elevato da 500 a 1.500 euro, ad opera della legge n. 217 del 17 dicembre 2010 (articolo 3, comma 3).
Per tali spese giornaliere possono essere utilizzati sistemi diversi dal bonifico bancario o postale, fermi restando il divieto di impiego del contante e l'obbligo di documentazione della spesa.
La costituzione del fondo cassa cui attingere per spese giornaliere, salvo obbligo di rendicontazione, deve essere effettuata tramite bonifico o altro strumento tracciabile. Quindi la dote iniziale dovrà comunque essere costituita in modo tracciabile.
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