Data: 2015-12-31 08:09:56

ESTETICA - apparecchi elettromeccanici - NUOVA DISCIPLINA (G.U. 28/12/15)

ESTETICA - apparecchi elettromeccanici - NUOVA DISCIPLINA (G.U. 28/12/15)

[img width=300 height=200]http://www.tvprato.it/wp-content/uploads/2011/07/Macchinari-estetista.png[/img]

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
[b]DECRETO 15 ottobre 2015, n. 206 [/b]
[color=red][b]Regolamento recante modifiche al decreto  12  maggio  2011,  n.  110,
concernente il regolamento di attuazione dell'articolo 10,  comma  1,
della  legge  4  gennaio  1990,  n.  1,  relativo  agli  apparecchi
elettromeccanici utilizzati per l'attivita' di estetista. (15G00218) [/b][/color]
(GU n.300 del 28-12-2015)
  Vigente al: 12-1-2016 



                            IL MINISTRO
                      DELLO SVILUPPO ECONOMICO


                          di concerto con


                      IL MINISTRO DELLA SALUTE

  Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
  Vista  la  legge  4  gennaio  1990,  n.  1,  recante  disciplina
dell'attivita' di estetista;
  Visti gli articoli 1 e 3 della citata legge n. 1 del 1990,  secondo
cui  l'attivita'  di  estetista  comprende  le  prestazioni  ed  i
trattamenti eseguiti sulla superficie del corpo umano  il  cui  scopo
esclusivo  o  prevalente  sia  quello  di  mantenerlo  in  perfette
condizioni,  di  migliorarne  e  proteggerne  l'aspetto  estetico,
modificandolo  attraverso  l'eliminazione  o  l'attenuazione  degli
inestetismi presenti, e puo' essere svolta anche con  l'utilizzazione
degli apparecchi elettromeccanici per uso estetico di cui  all'elenco
allegato alla medesima  legge,  subordinatamente  al  processo  della
qualificazione professionale ivi prevista;
  Visto, in particolare, l'articolo 10, comma 1, della  citata  legge
n. 1 del 1990, secondo cui il Ministro dell'industria, del  commercio
e dell'artigianato,  di  concerto  con  il  Ministro  della  sanita',
adotta,  sentite  le    organizzazioni    sindacali    maggiormente
rappresentative  a  livello  nazionale  delle  categorie  economiche
interessate, un  decreto  recante  norme  dirette  a  determinare  le
caratteristiche tecnico - dinamiche ed i meccanismi  di  regolazione,
nonche' le modalita' di esercizio e  di  applicazione  e  le  cautele
d'uso degli apparecchi  elettromeccanici  per  uso  estetico  di  cui
all'elenco allegato alla predetta legge,  e  aggiorna,  tenuto  conto
dell'evoluzione tecnologica del settore, il medesimo elenco;
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo  economico  12  maggio
2011, n. 110, recante regolamento  di  attuazione  dell'articolo  10,
comma 1, della citata legge n. 1 del 1990, relativo  agli  apparecchi
elettromeccanici utilizzati  per  l'attivita'  di  estetista  ed,  in
particolare, l'articolo 4 recante  «Aggiornamento  dell'elenco  degli
apparecchi elettromeccanici e adeguamento al  presente  decreto»,  in
cui al comma 2 e' previsto che l'allegato 2 puo' essere modificato, a
seguito  di  acquisizioni    tecnico    -    scientifiche,    anche
indipendentemente da  modifiche  all'elenco  allegato  alla  legge  4
gennaio 1990, n. 1;
  Vista la sentenza n. 1417/2014 con la quale il Consiglio di  Stato,
sezione  sesta,  accogliendo  l'appello  relativamente  ai  profili
afferenti al difetto  di  istruttoria  e  motivazione  dell'impugnato
decreto del Ministro dello sviluppo economico n.  110  del  2011,  ha
annullato le  disposizioni  regolamentari  nelle  parti  in  cui  non
includono,  o  includono  con  ingiustificate  limitazioni,  dall'uso
corrente degli esercenti la professione di estetista  gli  apparecchi
elettromeccanici per uso estetico indicati al punto 7 delle  premesse
della pronuncia stessa;
  Considerata  la  necessita'  di  procedere  all'esecuzione  della
sentenza n. 1417/2014 del Consiglio  di  Stato,  riadattando,  previa
rinnovata istruttoria,  le  disposizioni  regolamentari  parzialmente
annullate, nonche',  tenuto  conto  dell'evoluzione  tecnologica  del
settore, la necessita' di provvedere ad  un  ulteriore  aggiornamento
dell'elenco allegato alla legge, come gia' modificato all'allegato  1
al decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 maggio  2011,  n.
110;
  Considerata  la  necessita'  di  procedere  alla  riadozione  ed
all'adeguamento  dell'allegato  2  al  decreto  del  Ministro  dello
sviluppo economico 12 maggio  2011,  n.  110,  sia  in  relazione  al
predetto aggiornamento dell'elenco che  in  relazione  alla  predetta
sentenza ed alle nuove acquisizioni tecnico - scientifiche;
  Sentite le Organizzazioni sindacali  delle  categorie  interessate,
maggiormente rappresentative a livello nazionale;
  Acquisiti i pareri del Consiglio Superiore di Sanita' di  cui  alla
Sessione XLVII Sezioni Congiunte II e V della Seduta  del  23  aprile
2013 e della Seduta del 9 luglio 2013, nonche' l'ulteriore parere del
Consiglio Superiore di  Sanita'  di  cui  alla  Sessione  L,  Sezioni
Congiunte II e V della Seduta del 13 gennaio 2015;
  Esperita la procedura prevista dalla direttiva  n.  98/34/CE,  come
modificata dalla direttiva n. 98/48/CE,  che  prevede  una  procedura
d'informazione nel  settore  delle  norme  e  delle  regolamentazioni
tecniche  e  delle  regole  relative  ai  servizi  della  societa'
dell'informazione;
  Udito il parere del  Consiglio  di  Stato  espresso  nella  sezione
consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 4 giugno 2015;
  Vista la comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri, ai
sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n.  400,
con nota del 17 luglio 2015, protocollo n. 16693;

                            A d o t t a
                      il seguente regolamento:

                              Art. 1


                  Identificazione degli apparecchi
                          per uso estetico

  1. L'allegato 1 al  presente  decreto,  che  ne  costituisce  parte
integrante, sostituisce l'allegato 1 del decreto del  Ministro  dello
sviluppo economico 12 maggio 2011, n. 110.
                              Art. 2


                        Disposizioni generali

  1. L'allegato 2 al  presente  decreto,  che  ne  costituisce  parte
integrante, sostituisce l'allegato 2 del decreto del  Ministro  dello
sviluppo economico 12 maggio 2011, n. 110.
  Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito
nella  Raccolta  ufficiale  degli  atti  normativi  della  Repubblica
italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo
osservare.

    Roma, 15 ottobre 2015

                                                    Il Ministro     
                                            dello sviluppo economico
                                                      Guidi         

Il Ministro della salute
        Lorenzin       


Visto, il Guardasigilli: Orlando


Registrato alla Corte dei conti il 16 dicembre 2015
Ufficio controllo atti MISE e MIPAAF, reg.ne prev. n. 4215
                                                          Allegato 1
                                                        (Articolo 1)

                                                          «Allegato 1
                                                (Articolo 1, comma 2)

Elenco degli apparecchi elettromeccanici per uso  estetico  (Allegato
  alla  legge  n.  1/1990)  con  i  corrispondenti  riferimenti  alle
  relative schede del regolamento di attuazione
    (Scheda 1) Vaporizzatore  con  vapore  normale  e  ionizzato  non
surriscaldato
    (Scheda 2A) Stimolatori ad ultrasuoni: (A1) Vibrazione  meccanica
peeling, (A2) Ultrasuoni per trattamenti superficiali
    (Scheda 2B) Stimolatori a microcorrenti
    (Scheda  3)  Disincrostante  per  pulizia  con  intensita'  non
superiore a 4 mA
    (Scheda 4) Apparecchi per l'aspirazione dei  comedoni  e  pulizia
del  viso:  (a)  Apparecchio  con  aspirazione  e  con  cannule,  (b)
Apparecchio con azione combinata per la levigatura  della  pelle  con
polvere minerale o fluidi materiali equivalenti
    (Scheda 5) Doccia filiforme ed  atomizzatore  con  pressione  non
superiore a 100 kPa
    (Scheda 6) Apparecchi per massaggi: (a) Apparecchi  per  massaggi
meccanici al  solo  livello  cutaneo,  (b)  Apparecchi  per  massaggi
elettrici  con  oscillazione  orizzontale  o  rotazione,  (c)  Rulli
elettrici  e  manuali,  (d)  Vibratori  elettrici  oscillanti,  (e)
Apparecchi per massaggi meccanici, (f ) elettrici picchiettanti
    (Scheda 7) Solarium per l'abbronzatura: (a)  Lampade  abbronzanti
UV-A, (b) Lampade di quarzo con applicazioni combinate o indipendenti
di raggi ultravioletti (UV) ed infrarossi (IR)
    (Scheda 8) Apparecchi per massaggio ad  aria  con  pressione  non
superiore a 100 kPa
    (Scheda 9) Apparecchi per massaggio idrico con aria  a  pressione
non superiore a 100 kPa
    (Scheda 10) Scaldacera per ceretta
    (Scheda 11) Attrezzi per ginnastica estetica:  (a)  Attrezzo  per
ginnastica  estetica,  (b)  Attrezzo  con  pedana  vibrante  per  la
tonificazione muscolare
    (Scheda 12) Attrezzature per manicure e pedicure
    (Scheda 13) Apparecchi per il  trattamento  di  calore  totale  o
parziale: (a) Apparecchio per  il  trattamento  di  calore  totale  o
parziale, (b) Apparecchio  per  il  trattamento  di  calore  parziale
tramite radiofrequenza resistiva e/o capacitiva
    (Scheda 14) Apparecchio per  massaggio  aspirante  con  coppe  di
varie misure e applicazioni in  movimento,  fisse  e  ritmate  e  con
aspirazione non superiore a 80 kPa
    (Scheda 15) Apparecchi per  ionoforesi  estetica  con  intensita'
massima sulla placca di 1 mA ogni 10 centimetri quadrati
    (Scheda  16)  Depilatori  elettrici  ed  elettronici:    (a)
Elettrodepilatore ad ago, (b) Elettrodepilatore a pinza o  accessorio
equipollente a sonda,  (c)  Apparecchiatura  elettronica  ad  impulsi
luminosi per fotodepilazione
    (Scheda 17) Apparecchi per massaggi subacquei
    (Scheda 18) Apparecchi per presso - massaggio
    (Scheda 19) Elettrostimolatore ad impulsi
    (Scheda 20)  Apparecchi  per  massaggio  ad  aria  con  pressione
superiore a 100 kPa
    (Scheda 21a) Soft laser per trattamento  rilassante,  tonificante
della cute o fotostimolante delle aree riflessogene dei piedi e delle
mani
    (Scheda 21b) Laser estetico defocalizzato per la depilazione
    (Scheda 22) Saune e bagno di vapore
    (Scheda 23) Dermografo per micropigmentazione»
                                                          Allegato 2
                                                        (Articolo 2)

                                                          "Allegato 2
                                                        (Articolo 2)

SCHEDE    TECNICO-INFORMATIVE    RECANTI    LE    CARATTERISTICHE
TECNICO-DINAMICHE, I  MECCANISMI  DI  REGOLAZIONE,  LE  MODALITA'  DI
ESERCIZIO E DI APPLICAZIONE  E  LE  CAUTELE  D'USO  DEGLI  APPARECCHI
ELETTROMECCANICI PER USO ESTETICO

              PREMESSA ALLE SCHEDE TECNICO-INFORMATIVE

Le strumentazioni di cui al presente allegato vengono  utilizzate  su
soggetti consenzienti adeguatamente  informati  sulle  procedure  cui
vengono sottoposti, le finalita' delle  strumentazioni  che  verranno
utilizzate, le modalita'  di  utilizzazione,  i  possibili  risultati
attesi e le eventuali controindicazioni e rischi.
Laddove  le  schede  delle  singole  apparecchiature  prevedano
raccomandazioni o valutazioni anche di condizioni patologiche  ed  il
soggetto non disponga di informazioni certe si  rende  necessario  il
coinvolgimento del medico di fiducia.


                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 1


      +-------------------------+---------------------------+
      |Categoria:              |VAPORIZZATORI              |
      +-------------------------+---------------------------+
      |Elenco apparecchi (come  |Vaporizzatore con vapore  |
      |da Allegato alla Legge n.|normale e ionizzato non    |
      |1 del 04.01.1990):      |surriscaldato              |
      +-------------------------+---------------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchio per la produzione di  vapore  acqueo  a  temperatura  non
superiore  a  quella  di  ebollizione  dell'acqua  alla  pressione
atmosferica, per trattamenti estetici del viso, del corpo e del cuoio
capelluto.
Il vapore prodotto fuoriesce da un ugello in vetro,  in  metallo,  in
materiale plastico o in altro materiale idoneo.
Puo' essere corredato da lampade  ultraviolette  per  l'arricchimento
del vapore con ossigeno attivo  o  dispositivi  di  ionizzazione.  La
costruzione deve essere tale da rendere inaccessibili  alla  pelle  e
agli occhi  del  soggetto  in  trattamento  e/o  dell'operatore  tali
dispositivi  e  le  loro  emissioni  dirette  durante  il  normale
funzionamento.
L'apparecchio deve essere munito di un  indicatore  del  livello  max
dell'acqua, che non deve essere superato.
La  concentrazione  di  ozono  eventualmente  prodotta  deve  essere
inferiore ai valori indicati dalla Norma CEI EN 60335-2-65.

Meccanismo d'azione (applicazione):
Il flusso di vapore ionizzato, opportunamente orientato  sulla  parte
da trattare, facilita la  dilatazione  dei  pori  della  pelle  e  la
conseguente fuoriuscita delle impurita' presenti, manifestando  cosi'
un'azione tonificante e detergente della pelle stessa.


MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO

Seguire attentamente le indicazioni, avvertenze e cautele  per  l'uso
riportate nel manuale fornito dal fabbricante.
Inoltre:
a) Il flusso del vapore deve essere diretto  sul  viso  del  soggetto
trattato ad una distanza non inferiore a 40-50 cm.
b) La durata del trattamento puo' avere un tempo variabile dai 10  ai
20 minuti, e comunque non superiore a 30 minuti.
c)  Utilizzare  acqua  distillata,  salvo  diversa  indicazione  del
fabbricante.
d) Il contatto con l'ugello surriscaldato puo' provocare ustioni.
e)  Non  utilizzare  in  soggetti  con  fragilita'  capillare  o
teleangiectasie (capillari dilatati).


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
Norma CEI EN 60335-2-65 - Class. CEI 61-158 - CT  59/61  -  Fascicolo
7810 E - Anno 2005 - Edizione Seconda -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
gli apparecchi per la purificazione  dell'aria  +  VARIANTE:  CEI  EN
60335-2-65/A1 - Class. CEI 61-158;V1 - CT 59/61 - Fascicolo 10543 E -
Anno 2010.
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia  e'  possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 2A
   

    +-------------------------+-------------------------------+
    |Categoria:              |STIMOLATORI                    |
    +-------------------------+-------------------------------+
    |                        |Stimolatori ad ultrasuoni      |
    |                        |A1) Vibrazione meccanica      |
    |                        |peeling: => 22 kHz -- =<28 kHz |
    |Elenco apparecchi (come  |A2) Ultrasuoni per            |
    |da Allegato alla Legge n.|trattamenti superficiali:      |
    |1 del 04.01.1990):      |> 0.8 MHz -- =< 3.5 MHz        |
    +-------------------------+-------------------------------+

   

A1) Vibrazione meccanica peeling

CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchio composto da un generatore elettrico  di  bassa  frequenza
che innesca la contrazione di cristalli piezoelettrici  applicati  ad
una lamina metallica (acciaio Inox), cosi' da produrre vibrazioni.
Il manipolo e'  composto  da  un'impugnatura  in  materiale  plastico
all'interno del quale e' collocata una lamina in  acciaio  Inox,  con
una parte sporgente.
L'impugnatura del manipolo applicatore,  deve  essere  meccanicamente
separata dalla lamina vibrante mediante gomma  antivibrante  o  altro
materiale simile, in modo di non avere alcuna vibrazione  sulla  mano
dell'operatore.
La potenza massima di emissione dei cristalli piezoelettrici non deve
essere superiore a 10 W totali.
L'intensita' nominale massima emessa dal  manipolo  non  deve  essere
superiore a 1,5 W/cm2 .
La densita' di energia ultrasonora trasferita  dall'estremita'  della
lamina  alla  pelle,  data    convenzionalmente    dal    prodotto
dell'intensita' ultrasonora per il tempo effettivo di applicazione in
ciascun punto, non deve superare i 100 J/cm2 . Il fabbricante esprime
tale limite di dose in indicazioni relative alla durata massima della
permanenza del manipolo su ciascun punto tenendo  conto  di  tutti  i
singoli passaggi sulla stessa area cutanea.
Gli eventuali ultrasuoni emessi in aria devono rispettare i limiti di
esposizione vigenti per la popolazione e i lavoratori.
La testa di  emissione  non  deve  raggiungere  temperature  tali  da
causare danni alla cute.
La frequenza di lavoro  dovra'  essere  compresa  fra  22  e  28  kHz
(Frequenza tipica 25 kHz).
Il manipolo e' una parte applicata di  tipo  B.  L'apparecchio  e  le
parti applicate  devono  rispettare  i  limiti  per  le  correnti  di
dispersione (verso terra, sull'involucro e nel soggetto  trattato)  e
per la corrente ausiliaria riportati nella CEI EN 60601-1 (CEI 62-5).

Meccanismo d'azione (applicazione):
La parte di cute che deve essere trattata, deve essere cosparsa di un
prodotto liquido o gelificato. Applicando la lamina  metallica  sulla
pelle con la punta inclinata di circa 30° sulla stessa, la vibrazione
produce una nebulizzazione del prodotto applicato il quale asportera'
le cellule morte superficiali della pelle e relative impurita'.
Gli  applicatori  possono  essere  utilizzati  per    accelerare
l'assorbimento di creme o prodotti  cosmetici  vari.  Per  effettuare
questa  operazione,  si  deve  posizionare  la  lamina  sulla  cute,
mantenendola piatta sulla stessa.


CAUTELE D'USO, MODALITA' DI ESERCIZIO

Cautele d'uso:
Prima dell'utilizzo,  leggere  attentamente  il  manuale  d'uso,  per
evitarne utilizzi impropri.
Non trattare soggetti con pelle sensibile.
Non trattare soggetti con teleangectasie, varici e in prossimita'  di
nei.
Non effettuare trattamenti in gravidanza.
Non effettuare trattamenti su portatori di stimolatori cardiaci.
Non effettuare  trattamenti  in  prossimita'  di  ossa,  cartilagini,
apparato riproduttivo, regione cardiaca, neoplasie.
Non effettuare trattamenti in prossimita' di protesi metalliche.
Non trattare soggetti che abbiano gia' effettuato Peeling cutaneo con
altri sistemi o con  sistemi  a  vibrazione  meccanica  o  con  acidi
(glicolico, salicilico ecc.) negli ultimi trenta giorni.
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che saranno a contatto con il soggetto da trattare.
Eseguire  le  applicazioni  in  modo  rapido  e  comunque  idoneo  ai
trattamenti da effettuare.
Non applicare su pelli arrossate, su ferite aperte,  in  presenza  di
escoriazioni.
Applicare solo su pelle integra.
Non utilizzare su soggetti  con  impianti  acustici  attivi  e/o  con
problemi all'apparato uditivo.

Modalita' di esercizio:
Prima di  ogni  applicazione,  verificare  attentamente  l'integrita'
della  lamina  dell'applicatore,  che  dovra'  essere    liscia,
perfettamente arrotondata e priva di parti taglienti o appuntite.
L'emissione puo' essere continua, pulsata o regolabile in intensita'.
I tempi di trattamento sono subordinati all'intensita' utilizzata.
Eseguire movimenti veloci e uniformemente distribuiti sulla  zona  da
trattare. E' opportuno esercitare una minima pressione con la  lamina
sulla pelle.


A2) Ultrasuoni ad alta frequenza per trattamenti superficiali

CARATTERISTICHE TECNICO-DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchio composto da un generatore elettrico di frequenza compresa
tra 0.8 MHz e 3.5 MHz che innesca  la  contrazione  di  un  cristallo
piezoelettrico applicato ad una testa di emissione cosi' da  produrre
ultrasuoni che si propagano dalla testa di emissione al tessuto posto
a contatto.
L'applicatore mobile  e'  composto  da  un'impugnatura  in  materiale
plastico, gomma o similari, con una testa metallica di  emissione  in
acciaio, alluminio o altro.
L'impugnatura del manipolo  applicatore  deve  essere  meccanicamente
separata dalla testa di emissione mediante gomma antivibrante o altro
materiale  appropriato  in  modo  da  limitare  la  trasmissione  di
ultrasuoni sulla mano dell'operatore.
L'applicatore fisso e'  composto  da  un  supporto  in  gomma,  tela,
plastica, alluminio  o  altro  materiale,  con  una  o  piu'  capsule
piezoelettriche. L'intensita'  effettiva  massima  emessa  da  questo
applicatore deve essere conforme alla tabella di seguito riportata.
   

|========================================|
|    Frequenza    | Intensita' in W/cm²|
|========================================|
| >= 0.8 =< 1.2 MHz |  1.5 W/cm² Max    |
|----------------------------------------|
| > 1.2 =< 3.5 MHz  |    3 W/cm² Max    |
|========================================|

   
La frequenza di lavoro dovra' essere compresa fra 0,8 MHz e 3,5 MHz.
L'apparato  deve  comprendere  circuiti  tali  da  non  consentire
l'involontaria emissione di ultrasuoni.
L'apparato deve prevedere la  regolazione  dell'intensita'  emessa  e
circuiti tali da limitare il valore massimo prestabilito.
Per la misura dell'intensita' emessa  riferirsi  alla  Norma  CEI  EN
60601-2-5.
L'intensita' di emissione di ultrasuoni non  voluta  sull'impugnatura
del manipolo, deve essere inferiore a 100 mW/cm2  (Riferimento  Norma
CEI EN 60601-2-5).
La testa di  emissione  non  deve  raggiungere  temperature  tali  da
causare danni alla cute. In merito riferirsi alla Norma  Tecnica  CEI
EN 60601-2-5  -  Disposizione  per  la  prova  di  temperatura  della
superficie radiante (sezione 42.3).
Il manipolo e' una parte applicata di  tipo  B.  L'apparecchio  e  le
parti applicate  devono  rispettare  i  limiti  per  le  correnti  di
dispersione (verso terra, sull'involucro e nel soggetto  trattato)  e
per la corrente ausiliaria riportati nella CEI EN 60601-1 (CEI 62-5).

Meccanismo d'azione:
Con le applicazioni di ultrasuoni  per  trattamenti  superficiali  si
otterra'  un  rassodamento  cutaneo.  Il  richiamo  di  liquidi
interstiziali,  infatti,  per  effetto  della  micro  sollecitazione
meccanica  produrra'  una  maggiore  tonicita'  dell'epidermide.  Il
dispositivo puo' essere utilizzato per trattare le  lassita'  cutanee
di modesta entita' e per la riduzione delle rughe superficiali.


CAUTELE D'USO, MODALITA' DI ESERCIZIO

Cautele d'uso:
Prima dell'utilizzo,  leggere  attentamente  il  manuale  d'uso,  per
evitarne utilizzi impropri.
Non trattare soggetti con fragilita' capillare, teleangectasie  e  in
prossimita' di nei, in prossimita'  di  fratture  recenti,  donne  in
gravidanza, soggetti con processi flogistici in  atto,  soggetti  con
lesioni cutanee, soggetti sotto i  12  anni,  soggetti  portatori  di
dispositivi medici impiantabili attivi  (peacemaker,  defibrillatori,
etc.), presenza di varici, soggetti affetti da neoplasie.
Non trattare soggetti con pelle sensibile e/o con intolleranza ai gel
conduttivi.
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto con il soggetto da trattare.
Applicare solo su pelle integra.
Non utilizzare su soggetti con problemi all'apparato uditivo.
Si raccomanda di non usare nei seguenti casi:  in  prossimita'  della
regione  cardiaca,  in  prossimita'  dell'apparato  riproduttivo,  in
soggetti portatori di protesi metalliche.

Modalita' di esercizio:
Predisporre la potenza e i tempi di trattamento idonei alla  zona  da
trattare secondo le indicazioni del manuale.
Inizialmente, utilizzare potenze ridotte.
Per garantire il perfetto contatto fra applicatore e cute,  applicare
del gel sulla zona che si deve trattare.
Appoggiare l'applicatore sulla zona da trattare.
Per  l'applicatore  mobile,  attivare  l'emissione  di  ultrasuoni  e
muoverlo in modo lento, costante e uniforme. Per l'applicatore fisso,
assicurarsi del corretto posizionamento e  fissaggio.  Verificare  la
costante presenza di gel apposito.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Comprendono  le  due  categorie  A1  -  A2  indipendentemente  dalla
frequenza delle onde di emissione
Norma CEI EN 60601-1- Class. CEI 62-5 - CT 62 - Fascicolo 4745C. Anno
1998 - Edizione Seconda "Apparecchi elettromedicali - Parte 1:  Norme
generali per la sicurezza" + varianti 1 e 2 (CEI 62-5-V1, 1994, e CEI
62-5-V3, 1997).
Norma CEI EN 60601-2-5 - Class. CEI 62-23 - CT 62 - Fascicolo 6298  -
Anno 2001 - Edizione Seconda - Apparecchi elettromedicali - Parte  2:
Norme particolari per  la  sicurezza  delle  apparecchiature  per  la
terapia a ultrasuoni.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 2B


      +-------------------------+---------------------------+
      |Categoria:              |STIMOLATORI                |
      +-------------------------+---------------------------+
      |Elenco apparecchi (come  |                          |
      |da Allegato alla Legge n.|                          |
      |1 del 04.01.1990):      |Stimolatori a microcorrenti|
      +-------------------------+---------------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchio composto da un generatore di impulsi elettrici con  forma
d'onda e frequenze fisse o variabili  e  provvisto  di  manipolo  per
l'alloggiamento di elettrodi (ampolle) di differenti forme e di  vari
materiali idonei, tipicamente di vetro  trasparente  o  colorato.  Il
manipolo e' costituito da un'impugnatura in materiale isolante.
La corrente che passa dall'elettrodo al corpo del  soggetto  trattato
non deve avere frequenze e/o  intensita'  tali  da  produrre  effetti
nocivi per la salute.
Il valore di picco massimo consentito  per  la  corrente  e'  di  200
micro-Ampere.
La frequenza tipica e' 100 Hz, derivante da 50 Hz di  rete  duplicata
dal  raddrizzamento  a  doppia  semionda.  E'  possibile  utilizzare
frequenze diverse, ricavate da oscillatori statici, in ogni  caso  la
frequenza dovra' essere compresa fra 50 e 400  Hz.  Le  forme  d'onda
sono sinusoidali.
L'apparecchio  deve  disporre  di  controlli  per  la  regolazione
dell'impulso elettrico erogato.
Il manipolo e' una parte applicata di  tipo  B.  L'apparecchio  e  le
parti applicate  devono  rispettare  i  limiti  per  le  correnti  di
dispersione (verso terra, sull'involucro e nel soggetto  trattato)  e
per la corrente ausiliaria riportati nella CEI EN 60601-1 (CEI 62-5).
Il manipolo deve essere costruito in  modo  che  non  sia  possibile,
anche a seguito  dello  sganciamento  dell'ampolla  di  vetro,  alcun
contatto tra  conduttori  attivi  situati  all'interno  del  manipolo
stesso e il soggetto trattato o l'operatore.

Considerazioni inerenti le emissioni di luce:
Durante il trattamento, l'elettrodo, composto  da  ampolla  di  vetro
caricata di  gas  (ARGON,  NEON  o  altro),  assume  una  colorazione
derivante dal gas che permette la scarica elettrica. I gas  contenuti
nelle ampolle hanno il solo scopo di permettere la scarica elettrica,
come avviene nelle comuni lampade domestiche, industriali o  stradali
a fluorescenza a vapori di sodio o di mercurio.
Tipicamente, l'ampolla assume  una  colorazione  bluastra.  Il  vetro
dell'ampolla  deve  essere  in  grado  di  bloccare  l'emissione  di
lunghezze  d'onda  nello  spettro  dell'UV  in  modo  che  l'effetto
derivante da una  eventuale  emissione  residua  sia  da  considerare
nullo, quindi senza alcuna  azione  positiva  o  negativa  sul  corpo
umano. Il raggiungimento del  suddetto  requisito  e'  possibile,  ad
esempio, con la sostituzione dell'ampolla.

Meccanismo d'azione (applicazione):
Attraverso il manipolo e gli elettrodi  a  esso  applicati,  l'azione
svolta sulla  cute  e'  di  riattivazione  del  microcircolo  cutaneo
superficiale (per  stimolazione)  e  rimozione  delle  cellule  morte
presenti sullo strato corneo, come avviene con altre  metodologie  di
disincrostazione (azione esfoliante).
L'azione svolta e' zonale. Insistendo sulla zona circoscritta, si  ha
una leggerissima iperemia cutanea che favorisce la riattivazione  del
microcircolo.


CAUTELE D'USO, MODALITA' DI ESERCIZIO

Cautele d'uso:
Prima dell'utilizzo,  leggere  attentamente  il  manuale  d'uso,  per
evitarne utilizzi impropri.
Non effettuare trattamenti in gravidanza.
Prima dell'utilizzo togliere collane,  orecchini,  piercing  o  altri
oggetti metallici.
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto con il soggetto da trattare.
Per  un  uso  appropriato  si  raccomanda  di  inserire  l'elettrodo
correttamente nel manipolo e di  verificare  la  buona  tenuta  nello
stesso. La forza d'inserzione dell'elettrodo dovra'  essere  compresa
fra 30 e 50 N.
L'elettrodo, qualora fosse insicuro nella sede,  potrebbe  sganciarsi
e, cadendo, rompersi. Non vi e' una correlazione diretta a  possibili
danni derivanti dallo sganciarsi dell'elettrodo dal manipolo, in ogni
caso evitare di utilizzare il sistema se  non  conforme  ai  suddetti
requisiti.  L'elettrodo  deve  essere  inserito  e  tolto  con  il
dispositivo spento.
Non  effettuare  il  trattamento  sugli  occhi  e  nella  regione
perioculare.
Non eseguire  trattamenti  su  persone  con  pelli  molto  sensibili,
eventualmente ridurre  i  tempi  di  applicazione  e  la  potenza  di
emissione. E' opportuno fare sempre una verifica della tollerabilita'
del trattamento.
Non applicare sugli indumenti ma direttamente sulla cute.
Non trattare soggetti con fragilita' capillare, teleangectasie.
Non applicare su pelli arrossate, su ferite aperte,  in  presenza  di
escoriazioni, in presenza di nei non chiaramente identificati.
Applicare solo su pelle integra.
Non applicare su zone del corpo  che  contengono  impianti  metallici
(otturazioni, impianti odontoiatrici, protesi ecc.).  Non  utilizzare
su portatori  di  pacemaker,  pompe  insulina,  apparati  acustici  o
dispositivi impiantabili attivi.

Modalita' di esercizio:
Prima di  ogni  applicazione,  verificare  attentamente  l'integrita'
dell'elettrodo in vetro.
Prima e durante il trattamento, non  utilizzare  sostanze  cosmetiche
infiammabili.
Regolare  opportunamente  l'intensita'  di  emissione  della  micro
corrente considerando che, anche alla massima  potenza,  il  soggetto
trattato non dovra' avvertire alcun fastidio.
Posizionare  l'elettrodo  sulla  zona  che  si  deve  trattare  e
successivamente attivare l'emissione di micro corrente.
Si  raccomanda  di  eseguire  un  pre-trattamento  per  valutare  la
tollerabilita' del soggetto all'applicazione, procedendo come segue:
All'inizio applicare una potenza ridotta pari a circa  il  30%  della
potenza prevista per il trattamento.
Dopo circa un  minuto  dall'inizio  dell'applicazione  verificare  lo
stato  della  cute  trattata.  In  caso  di  arrossamento  sospendere
l'applicazione e applicare una crema cosmetica lenitiva e  verificare
che l'arrossamento si risolva in pochi minuti.
In caso di esito positivo del pre-trattamento, aumentare  la  potenza
di erogazione al valore previsto per il trattamento  ed  eseguire  il
trattamento rispettando i tempi massimi consigliati.
I tempi di trattamento sono subordinati all'intensita' utilizzata. In
ogni caso e' opportuno non superare 10 minuti di applicazione per una
zona di circa 25 cm x 25 cm, indicativamente equivalenti a  tutto  il
viso. Per trattare collo e decolte', il tempo massimo di applicazione
e' sempre di 10 minuti.
Eseguire movimenti lenti e uniformemente distribuiti  sulla  zona  da
trattare. Non e' necessario premere eccessivamente l'elettrodo  sulla
cute.
Durante il  trattamento,  non  staccare  l'elettrodo  dalla  cute  ma
mantenerlo costantemente appoggiato.
Staccando l'elettrodo durante il trattamento si puo' creare  fastidio
al soggetto trattato.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60601-1- Class. CEI 62-5 - CT 62 - Fascicolo 4745C. Anno
1998 - Edizione Seconda "Apparecchi elettromedicali - Parte 1:  Norme
generali per la sicurezza" + varianti 1 e 2 (CEI 62-5-V1, 1994, e CEI
62-5-V3, 1997).
Norma CEI EN 60601-2-10 - Class. CEI 62-24 - CT 62 - Fascicolo 6296 -
Anno 2001 - Edizione Seconda - Apparecchi elettromedicali - Parte  2:
Norme particolari di sicurezza per gli stimolatori  neuromuscolari  +
VARIANTE: CEI EN 60601-2-10/A1 -  Class.  CEI  62-24;V1  -  CT  62  -
Fascicolo 6723 - Anno 2002.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 3


      +-------------------------+-----------------------------+
      |Categoria:              |DISINCROSTANTE              |
      +-------------------------+-----------------------------+
      |Elenco apparecchi (come  |Disincrostante per pulizia  |
      |da Allegato alla Legge n.|con intensita' non superiore |
      |1 del 04.01.1990):      |a 4 mA                      |
      +-------------------------+-----------------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchio elettrico dotato di un generatore continuo  con  tensione
massima di 24 Volt.  La  debole  corrente  continua  viene  applicata
mediante due elettrodi a contatto del soggetto da trattare. In questo
modo si ottiene la detersione dell'epidermide.
Munito di un dispositivo per la regolazione graduale  dell'intensita'
di corrente da 0 a 4 mA con eventuale indicatore di controllo e di un
limitatore  di  corrente  che  impedisca  l'erogazione  di  correnti
superiori a 4 mA.
Il valore limitato  della  tensione  del  generatore  continuo  e  il
dispositivo  di  limitazione  dell'intensita'  di  corrente  a  4  mA
garantiscono i limiti di sicurezza verso la persona trattata.
Nel Manuale d'uso deve essere indicato di applicare una intensita' di
corrente che deve essere non superiore a quella appena percettibile.
Le densita' di corrente per ogni elettrodo non devono superare i  0,1
mA/cm2 .
Il manipolo e' una parte applicata di  tipo  B.  L'apparecchio  e  le
parti applicate  devono  rispettare  i  limiti  per  le  correnti  di
dispersione (verso terra, sull'involucro e nel soggetto  trattato)  e
per la corrente ausiliaria riportati nella CEI EN 60601-1 (CEI 62-5).

Meccanismo d'azione (applicazione):
L'azione disincrostante e' ottenuta  attraverso  il  passaggio  della
debole corrente continua che, investendo le zone da trattare, produce
una fuoriuscita del sebo presente nei pori della pelle e ne  facilita
cosi' l'azione di pulizia.


MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO

Oltre alle indicazioni contenute nelle norme tecniche, applicare solo
per trattamenti estetici a persone sane senza patologie in atto.
Prima di usare l'apparecchio leggere attentamente il Manuale d'uso e,
comunque, seguire in particolare le seguenti avvertenze:
- applicare solo  su  pelle  sana  ed  integra,  senza  escoriazioni,
lesioni, nei dai contorni irregolari, foruncoli, ecc.;
- non applicare a persone  con  pacemaker  (stimolatori  cardiaci)  o
dispositivi impiantabili attivi;
- non applicare in prossimita' di protesi metalliche;
- non applicare alle donne in gravidanza;
- non applicare nella  zona  addominale  alle  donne  con  impiantati
dispositivi intra-uterini.
Nel caso  di  alimentazione  tramite  corrente  di  rete,  l'impianto
elettrico deve essere conforme al D.M. 37/2008.
Regolare l'intensita' di  corrente  erogata  ad  un  valore  che  non
risulti nocivo per la salute del soggetto trattato, in accordo con  i
limiti previsti nelle norme elencate al successivo paragrafo.
AVVERTENZE
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto con il soggetto da trattare.
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60601-1- Class. CEI 62-5 - CT 62 - Fascicolo 4745C. Anno
1998 - Edizione Seconda "Apparecchi elettromedicali - Parte 1:  Norme
generali per la sicurezza" + varianti 1 e 2 (CEI 62-5-V1, 1994, e CEI
62-5-V3, 1997).
Norma CEI EN 60601-2-10 - Class. CEI 62-24 - CT 62 - Fascicolo 6296 -
Anno 2001 - Edizione Seconda - Apparecchi elettromedicali - Parte  2:
Norme particolari di sicurezza per gli stimolatori  neuromuscolari  +
VARIANTE: CEI EN 60601-2-10/A1 -  Class.  CEI  62-24;V1  -  CT  62  -
Fascicolo 6723 - Anno 2002.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 4


+------------------------+------------------------------------------+
|                        |APPARECCHI PER ASPIRAZIONE DI COMEDONI E  |
|Categoria:              |PULIZIA DEL VISO                          |
+------------------------+------------------------------------------+
|                        |a) Apparecchio per l'aspirazione dei      |
|                        |comedoni con aspirazione e con cannule    |
|                        |aventi diametro di non oltre un centimetro|
|                        |b) Apparecchio per l'aspirazione dei      |
|Elenco apparecchi (come |comedoni con azione combinata per la      |
|da Allegato alla Legge  |levigatura della pelle con polvere        |
|n. 1 del 04.01.1990):  |minerale o fluidi o materiali equivalenti |
+------------------------+------------------------------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio (a):
Apparecchio alimentato a corrente di rete e/o batteria,  composto  da
un motore che aziona un'elettropompa collegata ad un tubo  flessibile
non conduttore di elettricita', ad una  cannula  in  vetro,  metallo,
materiale plastico o altro materiale idoneo, avente un  diametro  non
superiore ad un centimetro.
L'apparecchio puo' essere dotato di un regolatore di flusso e  di  un
manometro. La pressione di aspirazione non supera  il  valore  di  80
kPa.

Descrizione apparecchio (b):
Apparecchio di aspirazione come il precedente al  punto  (a),  avente
una cannula in materiale e di forma idonei, che consente il  corretto
flusso trattante di polveri minerali monouso  o  fluidi  o  materiali
equivalenti aspirati da apposito serbatoio ed idoneamente convogliati
e mirati esclusivamente per la pulizia e levigazione della pelle.  La
pressione di aspirazione non supera il valore di 80 kPa.

Meccanismo d'azione (applicazione):
Attraverso una controllata azione aspirante, esercitata  sulla  pelle
per mezzo di terminali, di varie  forme  e  dimensioni  nonche',  ove
presenti,  con  specifiche  polveri  minerali  monouso  o  fluidi  o
materiali equivalenti, si ottiene la rimozione dei comedoni  presenti
in loco, la pulizia e la levigatura della pelle.


MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO

Far scorrere la  cannula  aspirante  sulla  superficie  da  trattare,
verificando  attentamente  l'integrita'  della    cannula    prima
dell'applicazione sul soggetto.
AVVERTENZE
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto con il soggetto da trattare.
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
La presente norma non  e'  destinata  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia  e'  possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo della norma sopra
citata.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 5


        +-------------------------+-------------------------+
        |                        |DOCCIA FILIFORME ED      |
        |Categoria:              |ATOMIZZATORE            |
        +-------------------------+-------------------------+
        |                        |Doccia filiforme ed      |
        |Elenco apparecchi (come  |atomizzatore con        |
        |da Allegato alla Legge n.|pressione non superiore a|
        |1 del 04.01.1990):      |100 kPa                  |
        +-------------------------+-------------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchio generatore  di  un  flusso  di  aria  con  pressione  non
superiore a 100kPa che, attraverso un tubo flessibile,  e'  collegato
ad un contenitore con dispositivo per getto  filiforme  o  atomizzato
(spray).
In taluni modelli il flusso d'aria puo' essere arricchito di ossigeno
e/o sostanze tonificanti.
Tale ossigeno non puo' provenire da fonte esterna.
L'apparecchio puo' essere dotato di un regolatore di flusso.

Meccanismo d'azione (applicazione):
Questo  apparecchio  viene  utilizzato  per  facilitare  e  favorire
l'applicazione uniforme di prodotti cosmetici sulla pelle.
Tale azione avviene per  nebulizzazione,  polverizzazione  o  effetto
doccia.


MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO

Oltre a quelle sotto indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante.
Dirigere lo spruzzo dell'applicatore sulla superficie da trattare.
Non dirigere lo spruzzo dell'applicatore verso occhi, orecchie e  vie
respiratorie.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
La presente norma non  e'  destinata  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia  e'  possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo della norma sopra
citata.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 6
   

      +-------------------------+---------------------------+
      |Categoria:              |APPARECCHI PER MASSAGGI    |
      +-------------------------+---------------------------+
      |Elenco apparecchi (come  |                          |
      |da Allegato alla        |a) Apparecchi per massaggi |
      |profondita' Legge n. 1  |meccanici solo a livello  |
      |del 04.01.1990):        |cutaneo e non in          |
      |                        |b) Apparecchi per massaggi |
      |                        |elettrici solo con        |
      |                        |oscillazione orizzontale o |
      |                        |rotazione, che utilizzino  |
      |                        |unicamente accessori piatti|
      |                        |o spazzole                |
      |                        |c) Rulli elettrici e      |
      |                        |manuali (anche in versione |
      |                        |portatile)                |
      |                        |d) Vibratori elettrici    |
      |                        |oscillanti                |
      |                        |e) Apparecchi per massaggi |
      |                        |meccanici picchiettanti    |
      |                        |(non elettrici)            |
      |                        |f) Apparecchi per massaggi |
      |                        |elettrici picchiettanti    |
      +-------------------------+---------------------------+

   

CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchi:
Apparecchi meccanici o dotati di un motore  elettrico,  destinati  ad
ottenere un massaggio picchiettante, ruotante, oscillante o  vibrante
mediante l'utilizzo di particolari  applicatori  a  forma  di  sfere,
rulli,  cilindri,  piastre  o  altre  forme  atte  ad  eseguire  il
trattamento, realizzate in legno, plastica, gomma,  metallo  o  altro
materiale idoneo.

Meccanismo d'azione (applicazione):
Gli apparecchi estetici considerati in  questa  categoria  servono  a
rendere piu' facile e meno faticoso per l'operatore  il  tradizionale
massaggio estetico.


MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO

Prima dell'inizio  del  trattamento,  assicurarsi  dell'integrita'  e
funzionalita' degli apparecchi scelti per il trattamento.  Non  usare
in soggetti con fragilita' capillare, edemi visibili ed ematomi.
AVVERTENZE
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto con il soggetto da trattare.
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
Norma CEI EN 60335-2-32 - Class. CEI 61-163 - CT  59/61  -  Fascicolo
7782 E - Anno 2005 - Edizione  Terza  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
apparecchi per massaggio + VARIANTE: CEI EN  60335-2-32/A1  -  Class.
CEI 61-163;V1 - CT 59/61 - Fascicolo 10240 E - Anno 2010.
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia  e'  possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 7
   

+-------------------------+---------------------------------------+
|Categoria:              |SOLARIUM PER L'ABBRONZATURA            |
+-------------------------+---------------------------------------+
|                        |a) Lampade abbronzanti UV-A b) Lampade |
|Elenco apparecchi (come  |b) di quarzo con applicazioni combinate|
|da Allegato alla Legge n.|o indipendenti di raggi ultravioletti  |
|1 del 04.01.1990):      |(UV) ed infrarossi (IR)                |
+-------------------------+---------------------------------------+

   

CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Introduzione generale e descrizione apparecchi:
Le  sorgenti  di  radiazione  ultravioletta  (UV)  e  le  varie
apparecchiature  nelle  quali  esse  sono  opportunamente  collocate
(solarium, lettini etc) sia del tipo  a)  che  del  tipo  b)  vengono
impiegate per irradiare la pelle al fine di  produrre  vari  fenomeni
fotochimici che si traducono in una pigmentazione della pelle esposta
(abbronzatura fotoindotta  con  UV  da  sorgenti  artificiali);  puo'
essere previsto l'utilizzo combinato o  indipendente  con  lampade  a
infrarossi (IR).
Dalla  comparsa  delle  prime  apparecchiature  per  l'abbronzatura
artificiale, si e' assistito ad un  processo  evolutivo,  soprattutto
per quanto  attiene  a)  gli  spettri  di  emissione  delle  sorgenti
radianti, b) l'esposizione radiante o dose, per singola seduta  e  c)
l'irradianza massima consentita, che continua anche in ragione  della
ricerca volta a individuare e ridurre il rischio di danni a breve e a
lungo termine connessi con questo tipo di trattamenti estetici.
Le prime lampade utilizzate emettevano contemporaneamente UV-C, UV-B,
UV-A e  visibile.  Il  loro  impiego  nei  trattamenti  estetici  era
accompagnato dal rischio, non infrequente, di eritema  e  scottature.
Anche per tale ragione, a partire dagli anni '80  del  secolo  scorso
sono state sostituite da altri tipi di  emettitori  come  le  lampade
fluorescenti e le lampade a scarica ad alta  pressione  ad  alogenuri
metallici opportunamente filtrate.
Con l'impiego di questi nuovi tipi di lampade si sono  ottenuti  vari
risultati:
  a) e' stata sostanzialmente eliminata l'emissione di UV-C;
  b) e'  stato  possibile  produrre  apparecchiature  con  differenti
spettri di emissione, cioe' differenti  rapporti  fra  le  intensita'
della componente UV-B e UV-A, fino alle ben note apparecchiature UV-A
che emettono soltanto in quest'ultima regione spettrale.
Attualmente  la  comunita'  scientifica  competente  ritiene  che
probabilmente le sorgenti di radiazione UV  piu'  adatte  a  produrre
l'abbronzatura della pelle siano quelle che hanno uno  spettro  molto
simile a quello del sole.


MODALITA' DI ESERCIZIO E DI APPLICAZIONE e CAUTELE D'USO

Gli  apparecchi  per  l'abbronzatura  artificiale  dovranno  essere
costruiti in conformita' alle  norme  di  riferimento  ed  utilizzati
seguendo scrupolosamente le indicazioni impartite dal  costruttore  e
riportate nel "Manuale d'Uso" che accompagna ogni singolo modello  di
apparecchiatura.
Le radiazioni ultraviolette solari  o  degli  apparecchi  UV  possono
causare danni alla pelle  o  agli  occhi.  Questi  effetti  biologici
dipendono dalla qualita' e dalla  quantita'  delle  radiazioni  cosi'
come dalla sensibilita' cutanea e oculare dell'individuo.
Le  esposizioni  alle  radiazioni  ultraviolette  solari  o  degli
apparecchi UV possono portare a  un  invecchiamento  prematuro  della
cute cosi' come inducono  un  aumento  del  rischio  di  sviluppo  di
neoplasie cutanee (l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro
ha  infatti  classificato  nel  2009  i  dispositivi  che  emettono
radiazione UV per l'abbronzatura  artificiale  come  cancerogeni  per
l'uomo, Gruppo 1). Per questi motivi l'Organizzazione Mondiale  della
Sanita' sconsiglia l'uso  delle  apparecchiature  per  l'abbronzatura
artificiale a chiunque.
L'occhio non protetto puo' sviluppare  un'infiammazione  superficiale
e,  in  alcuni  casi,  dopo  un  intervento  alla  cataratta,  puo'
verificarsi un danno alla retina dopo  un'eccessiva  esposizione.  La
cataratta puo' svilupparsi dopo esposizioni ripetute.
E'  necessaria  un'attenzione  speciale  nei  casi  di  pronunciata
sensibilita' individuale alle radiazioni ultraviolette e nei casi  in
cui siano impiegati alcuni medicinali o cosmetici.
Bisogna quindi prendere le seguenti precauzioni:
- utilizzare  sempre  gli  occhiali  protettivi  con  caratteristiche
idonee che devono essere messi a disposizione dei clienti per la loro
utilizzazione durante le sedute abbronzanti;
- rimuovere ogni tipo di prodotto cosmetico  e  non  applicare  creme
protettive o prodotti che accelerano l'abbronzatura;
- non sottoporsi  ad  esposizione  mentre  si  assumono  farmaci  che
accrescono la  sensibilita'  alle  radiazioni  ultraviolette.  Se  in
dubbio, farsi consigliare dal medico;
- seguire le raccomandazioni riguardanti la durata delle esposizioni,
gli intervalli delle esposizioni e le distanze dalle lampade;
-  chiedere  il  consiglio  medico  se  si  sviluppano  sulla  cute,
irritazioni o lesioni pigmentate o comunque modificazioni  rilevanti.
E' opportuno che chi e' particolarmente sensibile alla luce solare lo
segnali  all'operatore,  prima  di  sottoporsi  al  trattamento
abbronzante.
E' altamente consigliato che il fruitore del  trattamento  acquisisca
la conoscenza del proprio fototipo di appartenenza e sia  consapevole
dei rischi correlati all'esposizione.
L'operatore  addetto  al  servizio  di  abbronzatura  consiglia
l'apparecchiatura e i tempi di esposizione piu' idonei,  in  base  al
fototipo dell'utilizzatore  e  secondo  le  indicazioni  fornite  dal
costruttore.
Prima del  trattamento,  il  soggetto  deve  essere  informato  sugli
effetti nocivi dell'esposizione a raggi UV.
Dovranno inoltre, allo stesso scopo, essere esposti appositi cartelli
in  maniera  ben  visibile,  nelle  immediate  vicinanze  delle
apparecchiature, nei quali siano fornite precise indicazioni relative
al rischio di effetti nocivi per la salute degli utilizzatori, e  che
ne e' sconsigliata  l'utilizzazione,  in  particolare  a  coloro  che
appartengono alle seguenti categorie:
• Soggetti con un elevato numero di nei (> 25).
• Soggetti che tendono a produrre lentiggini.
• Individui con una storia personale di frequenti ustioni  solari  in
eta' infantile e nell'adolescenza.
• Persone che assumono farmaci. In questo caso, si dovrebbe  chiedere
il parere del medico curante per appurare se essi  possano  aumentare
la propria fotosensibilita' agli UV.
Queste indicazioni vanno chiaramente esposte  insieme  alle  seguenti
raccomandazioni:
• Non si espongano soggetti che non si abbronzano o che  si  scottano
facilmente alla esposizione naturale al sole (fototipo I e II)
• Non esporsi al sole per 48 ore dopo una seduta abbronzante
• Indossare gli occhialetti protettivi
• Non si espongano soggetti con la pelle danneggiata dal sole.
• Non si espongano persone che soffrono di eritema solare
• Non si espongano persone che soffrono o  che  hanno  in  precedenza
sofferto di neoplasia  cutanea  o  che  hanno  una  familiarita'  per
neoplasie cutanee.
L'uso di apparecchiature che emettano anche UV-B richiede particolari
precauzioni d'uso e la valutazione della dose  cumulativa  a  cui  il
soggetto e' stato esposto
L'utente deve essere fornito di una scheda personale che  riporti  la
dose assorbita sia di UV-A sia degli eventuali UV-B.
Non utilizzare in soggetti con patologie dermatologiche  che  possono
essere aggravate dall'esposizione ad UV.
Togliersi le eventuali  lenti  a  contatto  prima  di  sottoporsi  al
trattamento.
Come  per  qualsiasi  altro  apparecchio  elettrico,  usare  estrema
prudenza con l'acqua.
Non utilizzare mai l'apparecchio in un ambiente molto umido.
Non far mai arrossare la pelle.
E' proibito l'utilizzo delle apparecchiature abbronzanti a:
  - minori di 18 anni
  - donne in stato di gravidanza
  - soggetti che soffrono o hanno sofferto di neoplasie della cute
  - soggetti che non si  abbronzano  o  che  si  scottano  facilmente
all'esposizione al sole.
L'utilizzo delle apparecchiature e' esclusivo per fini estetici e non
terapeutici. Non devono essere pertanto vantati effetti benefici.
L'irradianza efficace eritemale  degli  apparecchi  non  deve  essere
superiore a 0,3 W/m2 .

Manutenzione dell'apparecchio
Il costruttore rilascia una dichiarazione di conformita' per ciascuna
apparecchiatura.
L'operatore deve seguire il programma di controlli tecnici  periodici
indicato  dal  produttore  e  riferito  a  criteri  di  efficienza  e
sicurezza.
Nell'intento di mantenere le condizioni di sicurezza  iniziali  e  di
cautelare  l'utilizzatore  da    possibili    manomissioni    delle
apparecchiature, e'  opportuno  che  i  ricambi  autorizzati  per  le
singole apparecchiature siano definiti unicamente dal produttore  e/o
dal responsabile dell'immissione sul mercato.
Si consiglia di posizionare le apparecchiature abbronzanti in  locali
o aree idonee sotto il profilo igienico-sanitario e in posizione tale
da evitare eventuali radiazioni accidentali.

Indicazioni e consigli per l'uso corretto:
Il tempo massimo per la prima esposizione e per le sedute  successive
vengono indicati dal costruttore sulla base  delle  analisi  eseguite
sull'apparecchiatura e  sulla  base  del  fototipo  del  soggetto  da
trattare.
In presenza di pelli sensibili, che risultano leggermente disidratate
dopo il trattamento abbronzante, al  termine  dello  stesso  potranno
essere applicati specifici prodotti cosmetici emollienti, secondo  le
indicazioni fornite dall'operatore estetico.
Tra un periodo di trattamenti abbronzanti e l'altro, si consiglia una
interruzione di circa un mese.
Consultare la tabella  fornita  dal  costruttore  circa  i  tempi  di
esposizione e la  durata  del  trattamento  abbronzante,  nonche'  la
durata minima delle stesse lampade.

Avvertenze:
Dopo  la  prima  applicazione  occorre  attendere  48  ore  prima  di
effettuare la successiva, dopo di che le applicazioni dovranno essere
effettuate a non meno di 24 ore di distanza l'una dall'altra.
Si ricorda  che  l'esposizione  al  sole  successiva  al  trattamento
abbronzante nello stesso giorno e' pericolosa.
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto con il soggetto da trattare.
L'uso di apparecchiature abbronzanti (UV)  deve  essere  riservato  a
personale  adeguatamente  addestrato  e  con  specifica  preparazione
teorico-pratica, quindi in grado non solo  di  condurre  un  corretto
utilizzo delle  apparecchiature  stesse,  ma  anche  di  valutare  le
condizioni della cute del soggetto.
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante.


NORME TECNICHE DA APPLICARE
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
Norma CEI EN 60335-2-27 - Class. CEI 61-184 - CT  59/61  -  Fascicolo
7753 - Anno 2005 -  Edizione  Quarta  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
apparecchi per il trattamento della pelle con raggi ultravioletti  ed
infrarossi + VARIANTI: CEI EN 60335-2-27/A1 - Class. CEI 61-184;V1  -
CT 59/61 - Fascicolo 9710 - Anno 2009 - CEI EN 60335-2-27/A2 - Class.
CEI 61-184;V2 - CT 59/61 - Fascicolo 9711 - Anno 2009.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 8


        +-------------------------+-----------------------+
        |                        |APPARECCHI PER        |
        |Categoria:              |MASSAGGIO AD ARIA      |
        +-------------------------+-----------------------+
        |                        |Apparecchio per        |
        |Elenco apparecchi (come  |massaggio ad aria con  |
        |da Allegato alla Legge n.|pressione non superiore|
        |1 del 04.01.1990):      |a 100 kPa              |
        +-------------------------+-----------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchio generatore di un flusso d'aria continuo  o  battente  con
pressione non superiore  a  100  kPa,  da  dirigere  sulle  parti  da
trattare per mezzo di un tubo flessibile collegato  con  un  apposito
ugello.
L'apparecchio puo' essere dotato di un regolatore di flusso.
In  taluni  modelli  il  flusso  d'aria  puo'  essere  arricchito  di
ossigeno. Tale ossigeno non deve provenire da fonte esterna.

Meccanismo d'azione (applicazione):
Attraverso  le  apposite  cannule  o  coppette  di  varie  forme  e
dimensioni, si dirige il flusso d'aria continua o battente  verso  le
zone da trattare.
Cosi' facendo e con opportuni movimenti delle cannule  in  questione,
si ottiene un leggero massaggio della pelle.


MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO

Oltre a quelle sotto indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante.
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto con il soggetto da trattare.
Non dirigere il flusso  d'aria  verso  occhi,  le  zone  perioculari,
orecchie e vie respiratorie.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
Norma CEI EN 60335-2-32 - Class. CEI 61-163 - CT  59/61  -  Fascicolo
7782 E - Anno 2005 - Edizione  Terza  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
apparecchi per massaggio + VARIANTE: CEI EN  60335-2-32/A1  -  Class.
CEI 61-163;V1 - CT 59/61 - Fascicolo 10240 E - Anno 2010.
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia  e'  possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 9


        +-------------------------+-----------------------+
        |                        |APPARECCHI PER        |
        |Categoria:              |MASSAGGIO IDRICO      |
        +-------------------------+-----------------------+
        |                        |Apparecchio per        |
        |Elenco apparecchi (come  |massaggio idrico con  |
        |da Allegato alla Legge n.|aria a pressione non  |
        |1 del 04.01.1990):      |superiore a 100 kPa    |
        +-------------------------+-----------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchio alimentato a corrente di rete e/o a batteria, azionato da
un motore elettrico generante un flusso d'aria convogliato attraverso
una tubazione verso  uno  speciale  distributore  immerso  in  acqua,
provvisto di numerosi fori da cui fuoriescono bollicine d'aria che, a
loro volta, producono un massaggio idrico.
L'aria prodotta,  eventualmente  riscaldata,  puo'  essere  ionizzata
mediante lampade ultraviolette o generatori di ioni.  La  costruzione
deve essere tale da rendere inaccessibili alla pelle e agli occhi del
soggetto in trattamento e/o dell'operatore tali dispositivi e le loro
emissioni dirette durante il normale funzionamento.
La concentrazione di ozono prodotta dai dispositivi  di  ionizzazione
del vapore deve essere  inferiore  ai  valori  indicati  dalla  Norma
CEI-EN 60335-2-65, con cicli di 50' on e 10' off su di un periodo  di
funzionamento totale di 8 ore.
L'eventuale regolazione del  flusso  puo'  essere  ottenuta  mediante
variazione della velocita' del motore  e/o  mediante  variazione  del
diametro dei fori di  uscita  dell'aria.  L'apparecchio  puo'  essere
munito di un dispositivo di vibrazione azionato dal flusso d'aria.

Meccanismo d'azione (applicazione):
Le bolle d'aria appositamente prodotte e contenute nell'acqua, a loro
volta dirette sulle zone  da  trattare,  al  contatto  con  la  pelle
producono  un  "effetto  massaggio",  definito  appunto  "massaggio
idrico".


MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO

Dopo aver ricoperto d'acqua il distributore d'aria, porre il soggetto
da trattare nella posizione tecnicamente idonea.
Collocare il generatore del flusso d'aria in posizione  di  sicurezza
rispetto a possibili ed  accidentali  cadute  del  generatore  stesso
nella vasca con acqua.
AVVERTENZE
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante.
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a  contatto  con  il  soggetto  da  trattare.  Gli
apparecchi devono avere un  grado  di  protezione  contro  l'umidita'
almeno uguale a IPX4.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
Norma CEI EN 60335-2-60 - Class. CEI 61-200 - CT  59/61  -  Fascicolo
8146 - Anno 2006  -  Edizione  Terza  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Norme particolari  per  vasche
per idromassaggio e per piscine di tipo  "spa"  +  VARIANTI:  CEI  EN
60335-2-60/A2 - Class. CEI 61-200;V1 - CT 59/61 -  Fascicolo  9979  -
Anno 2009 - CEI EN 60335-2-60/A11/A12 - Class.  CEI  61-200;V2  -  CT
59/61 - Fascicolo 10426 - Anno 2010.
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia  e'  possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 10


          +-------------------------+---------------------+
          |                        |SCALDACERA PER      |
          |Categoria:              |CERETTE              |
          +-------------------------+---------------------+
          |Elenco apparecchi (come  |                    |
          |da Allegato alla Legge n.|Scaldacera per      |
          |1 del 04.01.1990): :    |cerette              |
          +-------------------------+---------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchio elettrico idoneo al riscaldamento  ed  allo  scioglimento
delle cere cosmetiche per trattamenti di depilazione.
Alimentato a corrente di rete e/o a batteria, puo' essere  dotato  di
termostato di regolazione della temperatura.


MODALITA' DI APPLICAZIONE, DI ESERCIZIO E CAUTELE D'USO

Inserire nello spazio apposito il prodotto cosmetico  da  riscaldare,
sciogliere o fluidificare,  sino  al  raggiungimento  del  necessario
stato per l'utilizzazione.
Verificare attentamente che la temperatura del prodotto trattato  non
risulti troppo elevata.
Spegnere e scollegare l'apparecchio a fine giornata.
Non riutilizzare la stessa ceretta per piu' soggetti.
Mantenere  pulito  lo  spazio  dove  si  inserisce  il  prodotto  da
riscaldare.
Non applicare in soggetti con segni di insufficienza venosa (varici),
capillari fragili, teleangiectasie o irritazioni cutanee.
AVVERTENZE
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
Norma CEI EN 60335-2-15 - Class. CEI 61-157 - CT  59/61  -  Fascicolo
7011 C - Anno 2003 - Edizione Terza+Corr CLC:2006 -  Sicurezza  degli
apparecchi elettrici d'uso domestico e similare -  Norme  particolari
per apparecchi per il riscaldamento di liquidi  +  VARIANTI:  CEI  EN
60335-2-15/A1 - Class. CEI 61-157;V1 - CT 59/61 -  Fascicolo  8108  -
Anno 2006 - CEI EN 60335-2-15/A2 - Class. CEI 61-157;V2 - CT 59/61  -
Fascicolo 9973 - Anno 2009.
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia  e'  possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 11
   

      +-------------------------+---------------------------+
      |                        |ATTREZZI PER GINNASTICA    |
      |Categoria:              |ESTETICA                  |
      +-------------------------+---------------------------+
      |                        |a) Attrezzo per ginnastica |
      |                        |estetica                  |
      |Elenco apparecchi (come  |b) Attrezzo con pedana    |
      |da Allegato alla Legge n.|vibrante per la            |
      |1 del 04.01.1990):      |tonificazione muscolare    |
      +-------------------------+---------------------------+

   

CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio (a):
Attrezzo in legno, plastica, metallo o altri  materiali  idonei,  per
coordinare  i  movimenti  di  ginnastica  estetica    (movimenti
tonificanti).
Il movimento dell'attrezzo puo' essere azionato da un motore mediante
corrente di rete, o attraverso dispositivi meccanici e manuali.

Descrizione apparecchio (b):
Attrezzatura per la tonificazione muscolare formata da una pedana con
motore vibrante  sulla  quale  il  soggetto  utilizzatore  assume  la
posizione utile per interessare i distretti  muscolari  da  trattare.
Una serie di  maniglie  e  specifici  appoggi  consente  al  soggetto
utilizzatore  una  sicura  e  corretta  posizione  durante  tutto
l'utilizzo.


MODALITA' DI APPLICAZIONE, DI ESERCIZIO E CAUTELE D'USO

Seguire attentamente le indicazioni, avvertenze e cautele  per  l'uso
riportate nel manuale fornito dal fabbricante.
Non  utilizzare  in  soggetti  affetti  da  patologie  articolari  o
muscolotendinee.
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto con il soggetto da trattare.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Per le apparecchiature azionate elettricamente:
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
La presente norma non  e'  destinata  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia  e'  possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo della norma sopra
citata.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 12


        +-------------------------+-------------------------+
        |                        |ATTREZZATURE PER MANICURE|
        |Categoria:              |E PEDICURE              |
        +-------------------------+-------------------------+
        |Elenco apparecchi (come  |                        |
        |da Allegato alla Legge n.|Attrezzature per manicure|
        |1 del 04.01.1990):      |e pedicure              |
        +-------------------------+-------------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Corredo  di  forbici,  tronchesi,  pinzette,  lime  e  frese  anche
alimentate a tensione di rete e/o a batteria.


MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO

Seguire attentamente le indicazioni, avvertenze e cautele  per  l'uso
riportate nel manuale fornito dal fabbricante.
Usare  preferibilmente  strumenti  monouso  oppure,  dopo  l'uso,
sterilizzarli prima di riutilizzarli su un altro soggetto.
Impiegare ogni mezzo idoneo per proteggere l'operatore  da  qualsiasi
contaminazione (ad esempio: guanti, occhiali, mascherina, ecc.).
AVVERTENZE
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto con il soggetto da trattare.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Per le apparecchiature azionate elettricamente:
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
La presente norma non  e'  destinata  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia  e'  possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo della norma sopra
citata.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 13
   

+------------------------+------------------------------------------+
|                        |APPARECCHI PER IL TRATTAMENTO DI CALORE  |
|Categoria:              |TOTALE O PARZIALE                        |
+------------------------+------------------------------------------+
|                        |a) Apparecchio per il trattamento di      |
|                        |calore totale o parziale                  |
|Elenco apparecchi (come |b) Apparecchio per il trattamento di      |
|da Allegato alla Legge  |calore parziale tramite radiofrequenza    |
|n. 1 del 04.01.1990):  |resistiva e/o capacitiva                  |
+------------------------+------------------------------------------+

   

CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio (a):
Apparecchio  elettrico  per  la  generazione  di  calore,  mediante
l'utilizzo  di  lampade,  fasce,  termocoperte,  termofori  o  altri
accessori similari, da applicare su di una parte o su tutto il corpo.
Nelle apparecchiature con generazione di calore  mediante  lampade  a
raggi infrarossi, queste devono essere protette con griglie o schermi
trasparenti o filtri per evitare contatti accidentali con la  persona
trattata  o  con  l'operatore.  Tale  apparecchio  e'  costituito  da
strutture in  legno,  plastica,  metallo  o  tessuto,  con  opportuni
isolamenti termici ed elettrici.
L'apparecchio deve essere dotato di meccanismi di  regolazione  della
temperatura.
Nel caso di parti applicate a  contatto  del  soggetto  da  trattare,
queste sono di tipo B o BF. L'apparecchio e le parti applicate devono
rispettare i limiti per le  correnti  di  dispersione  (verso  terra,
sull'involucro e nel soggetto trattato) e per la corrente  ausiliaria
riportati nella CEI EN 60601-1 (CEI 62-5 III edizione).

Descrizione apparecchio (b):
Apparecchio  elettrico  composto  da  un  generatore  di  corrente  a
radiofrequenza applicata al corpo tramite  uno  o  piu'  applicatori,
allo  scopo  di  generare  calore  nei  tessuti  attraversati  dalla
corrente.
L'apparecchio puo' essere utilizzato con due serie di applicatori, di
forma, superficie e numero  variabile  che  devono  essere  posti  in
contatto diretto con il corpo: una prima  serie,  detta  "applicatori
resistivi", e' composta da applicatori  che  consentono  il  contatto
diretto del corpo del soggetto da trattare con elettrodi  conduttivi,
mentre una seconda serie, detta "applicatori capacitivi", e' composta
da applicatori che interrompono il percorso della  corrente  tra  gli
elettrodi ed il corpo con uno strato di dielettrico.
La frequenza base e' compresa tra 400 e 1500 KHz.
La massima densita' di corrente ammissibile sugli elettrodi e' di  10
mA/cm².
La massima corrente ammissibile sugli elettrodi e' di 1 A. Ai  valori
di densita' di corrente e di corrente massimi si puo' derogare se  la
massima potenza erogata dalle  apparecchiature  con  gli  applicatori
resistivi e' minore o uguale a 25 Watt e la massima  potenza  erogata
dalle apparecchiature con gli  applicatori  capacitivi  e'  minore  o
uguale a 50 Watt. Nel caso in cui il  sistema  sia  alimentato  dalla
rete  l'apparecchiatura  deve  essere  dotata  di  un  isolamento  di
sicurezza tra la rete elettrica e l'uscita del generatore.
Per  quanto  attiene  ai  limiti  di  esposizione  ai    campi
elettromagnetici,  si  applicano  quelli  previsti  dalla  normativa
vigente in Italia per i lavoratori e la popolazione.
Gli applicatori sono parti applicate di tipo B o BF. L'apparecchio  e
le parti applicate devono rispettare i  limiti  per  le  correnti  di
dispersione (verso terra, sull'involucro e nel soggetto  trattato)  e
per la corrente ausiliaria riportati nella CEI EN 60601-1  (CEI  62-5
II edizione).

Meccanismo d'azione (applicazione):
L'azione termica produce una moderata sudorazione ed un aumento della
circolazione sottocutanea e favorisce il rilassamento muscolare.


MODALITA' DI APPLICAZIONE, DI ESERCIZIO E CAUTELE D'USO

- Modalita' d'uso per tutte le tipologie di apparecchi:
  - Non utilizzare su donne in gravidanza.
  - Non utilizzare su soggetti con disturbi cardiaci.
  - Non utilizzare su soggetti con impiantati: stimolatore cardiaco o
neurostimolatori o elettrodi o defibrillatore interno.
  - Non utilizzare  su  soggetti  con  altri  dispositivi  impiantati
attivi.
  - Non utilizzare su soggetti con disturbi del sistema  circolatorio
inclusi ipotensione, ipertensione, varici, tromboflebiti,  fragilita'
capillare o teleangectasie.
  -  Non  utilizzare  se  sono  in  corso  perdite  legate  al  ciclo
mestruale.
  - Non utilizzare su soggetti con le seguenti malattie o alterazioni
delle condizioni fisiologiche in corso:  tumori,  emorragie,  tessuti
ischemici, diatesi tromboembolica,  infezioni  locali  o  sistemiche,
stati febbrili, patologie dermatologiche  attive,  alterazioni  della
coagulazione.
  - Trattamenti prolungati, applicazioni nella  regione  cervicale  o
para  vertebrale  possono  causare  transitorie  alterazioni  della
pressione sanguigna.
  - Un uso scorretto puo' provocare scottature al soggetto trattato.
  - L'operatore deve tenere costantemente sotto controllo il soggetto
trattato in modo da riconoscere l'insorgenza di malesseri.
  - In caso di insorgenza di malesseri sospendere il  trattamento  ed
eventualmente applicare i primi soccorsi.
  - L'operatore deve essere addestrato al primo soccorso (inclusi  la
respirazione artificiale ed il massaggio cardiaco).
  - Nel caso sia necessario praticare la respirazione artificiale  ed
il massaggio  cardiaco  deve  essere  possibile  allertare  ulteriori
soccorsi e richiedere l'intervento di personale abilitato all'uso  di
defibrillatore,  senza  che  il  soggetto  che  sta  effettuando  gli
interventi suddetti  debba  interrompere  a  tale  scopo  la  propria
azione.
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto con il soggetto da trattare.
- Ulteriori modalita' d'uso apparecchio a):
Seguire attentamente le indicazioni (comprese quelle su  temperatura,
ventilazione ed umidita' ambientali), avvertenze e cautele per  l'uso
riportate nel manuale fornito dal fabbricante.
Nel caso di applicazione con lampade occorre che la persona  trattata
e l'operatore indossino occhiali di protezione.
La durata del trattamento, non eccedente comunque una durata  massima
di 30 minuti, non deve superare i tempi indicati dal fabbricante,  il
quale, dopo aver escluso possibili rischi di ustioni alla  pelle,  li
stabilisce a seguito di una  valutazione  del  possibile  rischio  di
stress termico.
Nel caso di lampade a raggi infrarossi, il rischio  di  ustione  alla
pelle e' prevenibile mediante il rispetto delle  linee  guida  ICNIRP
del 1997, recepite nel D. Lgs. 9 aprile  2008,  n.  81  "Testo  Unico
sulla sicurezza sul lavoro".
Per evitare il rischio di disidratazione  del  soggetto  trattato  e'
consigliabile prevedere il reintegro periodico dei liquidi persi.
Per i trattamenti devono essere previsti:
- un controllo della temperatura corporea del  soggetto  da  trattare
prima del trattamento,
- controlli periodici (ogni 15 minuti) della temperatura del soggetto
trattato, che non deve aumentare  di  piu'  di  1  °C  rispetto  alla
temperatura iniziale e, comunque, non  deve  superare  i  38  °C  (la
temperatura puo' essere misurata all'orecchio),
-  il  reintegro  periodico  dei  liquidi  persi  (con  bevande  non
alcoliche, non zuccherate  e  a  temperatura  ambiente)  al  fine  di
evitare il rischio di disidratazione.
Far seguire un periodo di riposo di 15 minuti dopo ogni  trattamento.
Anche durante tale riposo il soggetto  trattato  deve  essere  tenuto
costantemente sotto controllo  in  modo  da  riconoscere  l'eventuale
insorgenza di malesseri  e  poter  praticare  in  tal  caso  i  primi
soccorsi.
Nel Manuale d'uso occorre evidenziare i limiti  di  esposizione  dati
dall'ICNIRP (1997), recepiti nel D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81  "Testo
Unico sulla sicurezza sul  lavoro",  a  protezione  dalle  radiazioni
ottiche artificiali in ambito lavorativo e il fatto che  tali  limiti
non tutelano da stress  termico  chi  e'  sottoposto  ad  esposizioni
prolungate come i fruitori del trattamento.
- Ulteriori modalita' d'uso apparecchi b):
Seguire attentamente le indicazioni, avvertenze e cautele  per  l'uso
riportate nel manuale fornito dal fabbricante.
Il fabbricante stabilisce le durate  massime  dei  trattamenti  e  le
potenze da utilizzare al fine di mantenere la temperatura totale  dei
tessuti al di sotto  dei  38°C  non  producendo  comunque  un  rialzo
termico dei tessuti trattati superiore a 1°C.
- Non applicare il trattamento attraverso i vestiti.
- Rimuovere i dispositivi attivi  rimuovibili  (ad  esempio:  protesi
acustiche) prima del trattamento.
- Allontanare dal  soggetto  trattato  eventuali  dispositivi  attivi
(terminali di telefonia mobile, palmari o altro)
- Non utilizzare su soggetti con impianti non rimuovibili, incluse le
ferule e le otturazioni dentarie, quando si ritiene che  la  corrente
erogata possa interessare anche parzialmente l'impianto.
-  Rimuovere  oggetti  conduttivi  (gioielli,  piercing  e  protesi)
rimuovibili dalla zona da trattare e  dall'eventuale  percorso  della
corrente.
- Non utilizzare su soggetti con lesioni o traumi  (attendere  almeno
48 ore dopo un trauma per ridurre il rischio di edemi).
- Non utilizzare su soggetti non in grado di percepire normalmente  e
segnalare l'aumento di temperatura nei tessuti da trattare.
- Non utilizzare su soggetti che abbiano presenza di  cartilagini  di
accrescimento nel tessuto da trattare.
- Non utilizzare su soggetti che abbiano  in  corso  trattamenti  con
terapie radianti.
- Non eseguire trattamenti sulle seguenti parti del corpo:  il  capo,
l'addome, le gonadi e gli organi sessuali, gli occhi, gli orecchi.
- Fare in modo che  il  percorso  della  corrente  non  interessi  il
cervello, gli occhi, l'orecchio interno, le gonadi, il  cuore  e  gli
altri organi interni (il costruttore o il suo mandatario  all'interno
della  comunita'  europea  fornira'  all'interno  del  manuale  d'uso
opportune istruzioni sul posizionamento corretto  degli  elettrodi  e
sui valori massimi di corrente erogata in modo da evitare percorsi di
corrente non sicuri).
- Il soggetto  trattato  non  deve  entrare  in  contatto  con  parti
conduttive, poste a terra o  che  presentano  rispetto  a  terra  una
capacita' apprezzabile (inclusi letti, mobili,  tavoli  o  sedie  con
strutture metalliche) che possono causare percorsi indesiderati delle
correnti.

- I cavi degli applicatori devono essere disposti in modo da limitare
i contatti con il soggetto trattato, con  oggetti  conduttivi  o  con
oggetti che assorbono energia.
- Mantenere sempre in movimento l'applicatore,  in  modo  da  evitare
surriscaldamenti delle parti trattate.
- Verificare  l'isolamento  dei  cavi  e  verificare  che  non  siano
danneggiati.
- Evitare il contatto della parte  conduttrice  degli  elettrodi  con
oggetti conduttivi.
- Evitare il trattamento su zone di cute dove sono stati  di  recente
utilizzati prodotti a base alcolica (es.: profumo).
Se vi e' necessita' di pulire la  cute  prima  del  trattamento,  non
utilizzare prodotti a base alcolica.
- Assicurarsi che il soggetto da trattare non abbia utilizzato  sulla
pelle prodotti a base di retinolo e  acido  glicolico  nelle  24  ore
precedenti il trattamento.
- Chiedere al soggetto da trattare di comunicare qualunque sensazione
fastidiosa durante il trattamento.
- Per  ridurre  la  resistenza  di  contatto  tra  elettrodi  e  cute
utilizzare  un  liquido/gel/crema  conduttore.  La  presenza  del
liquido/gel/crema serve anche  a  rendere  uniforme  la  densita'  di
corrente nella zona immediatamente sottostante gli elettrodi, in modo
da prevenire ustioni localizzate. Per tale motivo se dovesse venire a
mancare durante il trattamento occorre reintegrarlo.
- Porre al minimo la potenza prima dell'inizio del  trattamento,  poi
partendo da  tale  minimo  aumentare  lentamente  fino  a  quando  il
soggetto  trattato  non  avverte  una  sensazione  di  tepore  (tale
sensazione non  deve  mai  risultare  fastidiosa),  quindi  diminuire
leggermente la potenza ed effettuare il trattamento senza superare il
livello cosi' raggiunto.
- Per evitare ustioni monitorare continuamente il livello di  potenza
erogata, riducendola immediatamente appena il  soggetto  da  trattare
lamenta un calore eccessivo.
- Per evitare ustioni fare in modo che gli  elettrodi  realizzino  un
contatto esteso per tutta la loro superficie, a  tale  scopo  premere
con una certa pressione. Evitare  di  poggiare  l'elettrodo  solo  in
parte sulla cute, o  di  toccarla  solo  con  il  bordo,  poiche'  la
concentrazione della corrente  su  di  una  superficie  ridotta  puo'
provocare ustioni.
- Ove necessario, assicurarsi che il soggetto  trattato  mantenga  la
corretta posizione.
-  Non  lasciare  mai  solo  il  soggetto  trattato,  ma  assisterlo
continuamente, verificando tra l'altro  che  ne'  lui  ne'  eventuali
altre persone possano toccare l'apparecchio.
- Prestare particolare attenzione durante l'uso, poiche' l'aumento di
temperatura  dovuto  al  trattamento  puo'  non  essere  avvertito
tempestivamente  dal  soggetto  trattato,  con  possibili  gravi
conseguenze.
-  Controllare  sempre  gli  applicatori  capacitivi  prima  del
trattamento. Nel caso di usura del dielettrico che separa l'elettrodo
dal corpo non effettuare il trattamento senza aver  prima  sostituito
la parte usurata, infatti lo stato di usura puo' esporre il  soggetto
trattato a contatti diretti con ridotta superficie  di  contatto,  in
tal caso la crescita della densita' di corrente puo' causare ustioni.
Le parti che vengono a contatto con la pelle devono essere pulite tra
un trattamento e l'altro usando i metodi di normale pulizia riportati
nel manuale utente fornito dal fabbricante.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Per i soli apparecchi di cui al punto a)
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
Norma CEI EN 60335-2-17 - Class. CEI 61-216 - CT  59/61  -  Fascicolo
7160 - Anno 2003 - Edizione  Seconda  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
coperte, termofori ed apparecchi similari  flessibili  riscaldanti  +
VARIANTI: CEI EN 60335-2-17/A1 - Class. CEI 61-216;V1 -  CT  59/61  -
Fascicolo 8694 - Anno 2007  -  CEI  EN  60335-2-17/A2  -  Class.  CEI
61-216;V2 - CT 59/61 - Fascicolo 10037 - Anno 2009.
Norma CEI EN 60335-2-27 - Class. CEI 61-184 - CT  59/61  -  Fascicolo
7753 - Anno 2005 -  Edizione  Quarta  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
apparecchi per il trattamento della pelle con raggi ultravioletti  ed
infrarossi + VARIANTI: CEI EN 60335-2-27/A1 - Class. CEI 61-184;V1  -
CT 59/61 - Fascicolo 9710 - Anno 2009 - CEI EN 60335-2-27/A2 - Class.
CEI 61-184;V2 - CT 59/61 - Fascicolo 9711 - Anno 2009.
Ove l'apparecchio presenti  parti  applicate  fare  riferimento  alla
seguente norma:
Norma CEI EN 60601-1- Class. CEI 62-5 - CT 62 - Fascicolo 8858.  Anno
2007 - Edizione Terza + Corr IEC  2007  +  IS  IEC  2008  "Apparecchi
elettromedicali  -  Parte  1:  Prescrizioni  generali  relative  alla
sicurezza fondamentale  e  alle  prestazioni  essenziali"  +  CEI  EN
60601-1/EC:2010 - Fascicolo 10435. Anno 2010.
Linee guida ICNIRP (1997)
ICNIRP, Guidelines on Limits of  Exposure  to  Broad-Band  Incoherent
Optical Radiation (0.38 to 3μm).  Health  Physics  73  (3):  539-554;
1997.
Per gli apparecchi di cui al punto b)
Norme da applicare indipendentemente dalla frequenza di funzionamento
delle apparecchiature
Norma CEI EN 60601-1- Class. CEI 62-5 - CT 62 - Fascicolo 4745C. Anno
1998 - Edizione Seconda "Apparecchi elettromedicali - Parte 1:  Norme
generali per la sicurezza" + varianti 1 e 2 (CEI 62-5-V1, 1994, e CEI
62-5-V3, 1997).
Norma CEI EN 60601-2-3 - Class. CEI 62-14 - CT 62 - Fascicolo 3635  R
- Anno 1998 - Edizione Seconda - Apparecchi elettromedicali  -  Parte
2: Norme particolari per la sicurezza degli apparecchi di  terapia  a
onde corte + VARIANTE: CEI EN 60601-2-3/A1 - Class. CEI 62-14;V1 - CT
62 - Fascicolo 5227 - Anno 1999.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 14


      +-------------------------+---------------------------+
      |                        |APPARECCHI PER MASSAGGIO  |
      |                        |ASPIRANTE CON ASPIRAZIONE  |
      |Categoria:              |NON SUPERIORE A 80 kPa    |
      +-------------------------+---------------------------+
      |                        |Apparecchio per massaggio  |
      |                        |aspirante con coppe di    |
      |                        |varie misure e applicazioni|
      |Elenco apparecchi (come  |in movimento, fisse e      |
      |da Allegato alla Legge n.|ritmate e con aspirazione  |
      |1 del 04.01.1990): :    |non superiore a 80 kPa    |
      +-------------------------+---------------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchio  composto  da  un  motore,  che  aziona  un  generatore
aspirante,  o  da  un'elettropompa,  non  superiore  a  80  kPa,  con
dispositivo per ottenere un'aspirazione costante e/o ritmata.
L'apparecchio e' dotato di dispositivi di  regolazione  ed  eventuale
manometro.
Tubi flessibili consentono  il  collegamento  delle  coppe  di  varie
misure con il corpo dell'apparecchio.
Alimentato a corrente di rete e/o a batteria.

Meccanismo d'azione (applicazione):
L'applicazione dell'azione aspirante continua o battente,  attraverso
le coppe di varie forme e dimensioni,  produce  un  benefico  effetto
drenante e tonificante nei tessuti sottocutanei.
L'operatore realizza l'azione aspirante  facendo  scorrere  le  coppe
lungo le linee di massaggio  dalla  periferia  verso  il  centro  del
corpo.
In alternativa l'operatore puo'  ottenere  un'azione  ritmica  agendo
sulle coppe in posizione fissa, senza farle scorrere.

MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO

Dopo  aver  opportunamente  collegato  le  coppe  dell'apparecchio,
posizionarle sulle superfici da trattare.
Le  coppe  possono  essere  utilizzate  fisse  o  in  movimento,  con
aspirazione costante o ritmata.
Prima  dell'applicazione,  verificare  l'integrita'  delle  coppe  ed
attenersi scrupolosamente alle indicazioni circa l'azione  aspirante,
secondo le parti da trattare, fornite dal costruttore.
Non  utilizzare  in  soggetti  con  fragilita'    capillare    o
teleangiectasie.
AVVERTENZE
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto con il soggetto da trattare.
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
Norma CEI EN 60335-2-32 - Class. CEI 61-163 - CT  59/61  -  Fascicolo
7782 E - Anno 2005 - Edizione  Terza  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
apparecchi per massaggio + VARIANTE: CEI EN  60335-2-32/A1  -  Class.
CEI 61-163;V1 - CT 59/61 - Fascicolo 10240 E - Anno 2010.
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia  e'  possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 15


        +-------------------------+-----------------------+
        |                        |APPARECCHI PER        |
        |Categoria:              |IONOFORESI ESTETICA    |
        +-------------------------+-----------------------+
        |                        |Apparecchio per        |
        |                        |ionoforesi estetica con|
        |                        |intensita' massima    |
        |Elenco apparecchi (come  |sulla placca di 1 mA  |
        |da Allegato alla Legge n.|ogni 10 centimetri    |
        |1 del 04.01.1990):      |quadrati              |
        +-------------------------+-----------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchio alimentato a corrente di rete e/o a batteria, composto da
un generatore di corrente continua a bassa tensione.
Il trattamento consiste nell'applicazione di tale corrente,  a  bassa
intensita', alla persona, mediante placche in metallo o elettrodi  in
gomma, in plastica o in  altro  materiale  con  buona  conducibilita'
elettrica. Nell'applicazione sulla pelle deve essere  interposto  uno
speciale materiale spugnoso  o  similare  imbevuto  con  il  prodotto
cosmetico da applicare.
Corredato di  strumenti  di  regolazione  e  di  controllo  e  di  un
limitatore di corrente che  impedisca  l'erogazione  di  correnti  di
intensita' tali da poter essere nocive per  la  salute  del  soggetto
trattato.
Il valore limitato della tensione del generatore di corrente continua
ed  il  dispositivo  di  limitazione  dell'intensita'  di  corrente
assicurano i limiti di sicurezza verso la persona trattata.
Nel Manuale d'uso deve essere indicato all'estetista di applicare una
intensita' di corrente che deve essere non superiore a quella  appena
percettibile.

Meccanismo d'azione (applicazione):
Con questo apparecchio si esegue un trattamento estetico che permette
un piu' rapido assorbimento del prodotto cosmetico applicato.
Si tratta quindi di un metodo complementare al massaggio manuale  per
applicare le sostanze cosmetiche sulla pelle.
I prodotti utilizzati non devono  contenere  principi  con  attivita'
farmacologica.


MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO

Oltre alle indicazioni contenute nelle norme tecniche, applicare solo
per trattamenti estetici a persone sane senza patologie in atto.
Prima di usare l'apparecchio leggere attentamente il Manuale d'uso e,
in particolare, le seguenti avvertenze:
- applicare solo  su  pelle  sana  ed  integra,  senza  escoriazioni,
lesioni, nei dai contorni irregolari, foruncoli, ecc.;
- non applicare a persone  con  pacemaker  (stimolatori  cardiaci)  o
dispositivi impiantabili elettronicamente attivi;
- non applicare in prossimita' di protesi metalliche;
- non applicare alle donne in gravidanza;
- non applicare nella  zona  addominale  alle  donne  con  impiantati
dispositivi intra-uterini;
- inumidire i materiali spugnosi interposti;
- collegare le placche ai  cavi  dell'apparecchio  ed  interporre  il
materiale spugnoso tra queste e le zone da trattare.
- applicare le placche sulle parti da trattare;
- regolare lentamente l'intensita' di ogni canale  di  uscita  ad  un
valore leggermente superiore alla soglia di sensibilita';
- assicurarsi che le  placche  siano  adeguatamente  distanziate  fra
loro;
- accertarsi dell'integrita' del materiale spugnoso interposto;
- regolare l'intensita' di corrente erogata  ad  un  valore  che  non
risulti nocivo per la salute del soggetto trattato, in accordo con  i
limiti previsti nelle norme elencate al successivo paragrafo.

AVVERTENZE
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante.
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto con il soggetto da trattare.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60601-1- Class. CEI 62-5 - CT 62 - Fascicolo 4745C. Anno
1998 - Edizione Seconda "Apparecchi elettromedicali - Parte 1:  Norme
generali per la sicurezza" + varianti 1 e 2 (CEI 62-5-V1, 1994, e CEI
62-5-V3, 1997).
Norma CEI EN 60601-2-10 - Class. CEI 62-24 - CT 62 - Fascicolo 6296 -
Anno 2001 - Edizione Seconda - Apparecchi elettromedicali - Parte  2:
Norme particolari di sicurezza per gli stimolatori  neuromuscolari  +
VARIANTI: CEI EN 60601-2-10/A1 -  Class.  CEI  62-24;V1  -  CT  62  -
Fascicolo 6723 - Anno 2002 - CEI EN 60601-2-10/A1  del  01.11.2002  -
Class. CEI 62-24;V1 - Fascicolo 6723.
Nel  considerare  le  prescrizioni  particolari  di  Compatibilita'
Elettromagnetica, presenti in  tali  norme,  si  ricorda  che  queste
prescrizioni si ricollegano alla Norma CEI EN  60601-1-2:2003+A1:2006
- Apparecchi  elettromedicali  -  Parte  1:  Norme  generali  per  la
sicurezza -  Norma  collaterale:  Compatibilita'  elettromagnetica  -
Prescrizioni e prove (IEC 60601-1-2:2001+A1:2004).



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 16
   

  +-------------------------+-----------------------------------+
  |                        |DEPILATORI ELETTRICI ED            |
  |Categoria:              |ELETTRONICII                      |
  +-------------------------+-----------------------------------+
  |                        |a) Elettrodepilatore ad ago        |
  |                        |b) Elettrodepilatore a pinza o    |
  |                        |accessorio equipollente (a sonda)  |
  |Elenco apparecchi (come  |c) Apparecchiatura elettronica ad  |
  |da Allegato alla Legge n.|impulsi luminosi per foto          |
  |1 del 04.01.1990):      |depilazione                        |
  +-------------------------+-----------------------------------+

   

CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione generica apparecchi (a + b):
Apparecchio munito  di  un  generatore  di  corrente  oscillante,  di
potenza limitata, eventualmente miscelata  con  una  debole  corrente
continua.
L'erogazione avviene per mezzo di un manipolo in materiali  isolanti,
sul quale si inserisce un  sottile  elettrodo  metallico  puntiforme,
oppure attraverso una pinzetta o attraverso altro elettrodo idoneo.
Puo' essere corredato da un timer per l'erogazione  automatica  della
corrente per un tempo predeterminato.
Alimentato a corrente di rete e/o a batteria.
Nel  caso  di  alimentazione  tramite  corrente  di  rete  l'impianto
elettrico deve essere conforme al D.M. 37/2008.
La potenza nominale di  uscita  non  deve  essere  superiore  a  50W.
L'apparecchio e le parti applicate devono rispettare i limiti per  le
correnti di dispersione (verso terra, sull'involucro e  nel  soggetto
trattato) e per la corrente ausiliaria riportati nella norma  CEI  EN
60601-1 (CEI 62-5) .

Descrizione peculiarita' Elettrodepilatore ad ago (a):
Questo apparecchio utilizza corrente con  frequenza  inferiore  a  30
MHz.
In  taluni  apparecchi  si  miscela  con  queste  frequenze  corrente
continua (metodo definito "Blend") per ottenere, oltre all'effetto di
termolisi, anche quello di elettrolisi.
Vi sono apparecchi in cui la corrente, per l'effetto di termolisi, e'
generata in tempi ultrarapidi (millesimi di secondo) per  velocizzare
l'intervento sul singolo  pelo  e  facilitare  cosi'  il  trattamento
stesso.

Descrizione peculiarita' Elettrodepilatore a pinza o a sonda (b):
Questo tipo di apparecchio utilizza corrente con frequenza  inferiore
a 30 MHz.

Descrizione  peculiarita'  Apparecchiatura  elettronica  ad  impulsi
luminosi per fotodepilazione (c):
Apparecchio a luce pulsata, progettato e costruito per l'impiego  nel
settore estetico  per  effettuare  esclusivamente  i  trattamenti  di
depilazione.
Affinche' il trattamento risulti efficace e sicuro, nel caso  in  cui
il sistema sia dotato di un metodo di raffreddamento della pelle  con
temperatura dell'epidermide tra i 5°C e 15°C (eventualmente integrato
nel sistema), la densita' di energia non deve superare i 26  J/cm2  ,
le lunghezze d'onda emesse devono essere comprese nell'intervallo fra
600 e 1200 nanometri, le durate di impulso fra 2 e  50ms,  l'area  di
trattamento deve essere maggiore di 5 cm2 .
Nel  caso  in  cui  l'apparecchio  non  contempli  un  sistema  di
raffreddamento della pelle,  fatti  salvi  gli  altri  parametri,  la
densita' di energia massima ammessa deve essere 13 J/cm2 .
Gli strumenti devono avere  un  sistema  che  limita  intrinsecamente
l'emissione massima ai livelli sopra indicati e dovrebbero  avere  un
misuratore  di  potenza  emessa.  Il  sistema  non  deve  essere
manomissibile.
L'operatore deve essere informato circa  il  tipo  di  filtro  ottico
posto sul manipolo.
Il costruttore deve garantire le caratteristiche dei filtri  dati  in
dotazione e garantire che l'utilizzatore abbia  consapevolezza  della
differente reazione della  pelle  in  funzione  del  tipo  di  filtro
adottato.
L'apparecchio deve  riportare  l'indicazione  d'uso  per  depilazione
estetica.

Meccanismo d'azione (a + b):
L'azione depilante sia del tipo a)  sia  del  tipo  b)  si  manifesta
direttamente sul pelo.

Meccanismo d'azione (c):
L'interazione luce pulsata-bulbo pilifero e' essenzialmente  termica.
Il processo, noto come "fototermolisi selettiva", richiede  un  certo
numero di sedute (tipicamente all'incirca 10).
Le sedute devono essere intervallate a  distanza  di  circa  un  mese
l'una dall'altra.
Opportune tabelle messe a disposizione dal costruttore spiegano  come
ottimizzare i risultati in funzione di parametri quali:
a) il colore del pelo;
b) la parte del corpo da trattare;
c) la "fase" di crescita in cui il  pelo  si  trova  al  momento  del
trattamento;
d) il fototipo del soggetto da trattare;
e) lo spessore del pelo (fine - medio - grosso).


MODALITA' DI APPLICAZIONE, DI ESERCIZIO E CAUTELE D'USO

Apparecchi (a + b):
Inserire  l'elettrodo  nell'apposito  manipolo  e  successivamente
applicarlo lungo il canale follicolare, o farlo scorrere  sulla  zona
da trattare, oppure afferrare il pelo con la pinzetta.
Intervenire sul comando manuale o a pedale, dopo di che asportare  il
pelo trattato.
Preparare  igienicamente  la  zona  da  trattare  ed  assicurarsi
dell'integrita' funzionale dell'elettrodo da utilizzare.
Regolare l'intensita' della corrente secondo le istruzioni  impartite
dal fabbricante.
Utilizzare esclusivamente aghi monouso.

Apparecchi (c):
Il trattamento deve  essere  effettuato  da  operatori  estetici  che
abbiano ricevuto dal costruttore o da altro ente competente  adeguata
formazione - - sia per gli aspetti di sicurezza (richiamati  peraltro
dal manuale d'uso) sia per  gli  aspetti  "tecnici"  dei  trattamenti
stessi.
Preparare igienicamente la  zona  da  trattare  e  procedere  ad  una
rasatura  preventiva  (quest'ultima  preferibilmente  il  giorno
precedente l'applicazione del trattamento).
Attivare , se previsto , il sistema di  raffreddamento  della  pelle,
che si puo' sviluppare sia  attraverso  il  contatto  di  una  parete
fredda, sia utilizzando aria, sia mediante un opportuno strato di gel
freddo o prodotto equivalente.
Appoggiare il  manipolo  sulle  zone  della  pelle  che  si  desidera
depilare e quindi emettere  un  impulso  luminoso  di  test  premendo
l'apposito comando a pedale e/o a pulsante.
Attendere minimo 30 minuti per osservare la reazione  della  pelle  e
determinare la densita' di energia ottimale in funzione dei parametri
a), b), c), d) ed e) elencati nel paragrafo Meccanismo d'azione (c).
Effettuare  tutto  il  trattamento  avendo  cura  di  evitare  la
sovrapposizione di due o piu' impulsi consecutivi sulla  stessa  area
di trattamento.
Durante tutto il trattamento evitare di dirigere la luce direttamente
verso gli occhi.
Per il soggetto da trattare e per l'operatore  e'  fatto  obbligo  di
proteggere  gli  occhi  con  opportuni  occhiali  protettivi  sistemi
equivalenti (tamponi).
La parte del manipolo che entra in contatto con la pelle  deve  poter
essere sostituibile  (sistema  monouso)  e/o  pulibile  con  i  mezzi
indicati nel manuale utente fornito dal costruttore.
Seguire comunque scrupolosamente tutte le indicazioni, le  avvertenze
e le cautele per l'uso riportate nel manuale fornito dal fabbricante,
ove  sono  evidenziate  altresi'  tutte  le  precauzioni  a  cura
dell'operatore estetico.

AVVERTENZE
Si raccomanda un'attenta sterilizzazione  di  elettrodi,  pinzette  o
altra attrezzatura epilante che va a  contatto  con  il  soggetto  da
trattare.
Si  raccomanda,  ove  possibile,  l'uso  di  elettrodi  epilanti
sterilizzati monouso.
L'uso delle apparecchiature per la depilazione deve essere  riservato
a personale con qualifica professionale e con specifica  preparazione
teorico-pratica, quindi in grado anche di valutare preventivamente le
idonee condizioni della cute.
Non utilizzare su soggetti portatori di pace-maker o  di  dispositivi
impiantabili elettronicamente attivi.
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Per gli apparecchi di cui ai punti a e b
Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
Per i soli apparecchi di cui al punto c
Norma CEI EN 60601-1 Class. CEI 62-5 - CT 62 -  Fascicolo  8858  Anno
2007 - Edizione Terza + Corr. IEC 2007  +  IS  IEC  2008  "Apparecchi
elettromedicali  -  Parte  1:  Prescrizioni  generali  relative  alla
sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali.
Norma CEI EN 60601-2-2 - Class. CEI 62-11 - CT 62 - Fascicolo 9262  -
Anno 2008 - Edizione Quarta - Apparecchi elettromedicali -  Parte  2:
Norme  particolari  per  la  sicurezza  degli  apparecchi  per
elettrochirurgia ad alta frequenza Norma CEI EN  60601-1-1  -  Class.
CEI 62-51 - CT 62 - Fascicolo 6924 C - Anno 2003 - Edizione Seconda -
Apparecchi elettromedicali - Parte 1: Norme generali per la sicurezza
-  Norma  Collaterale:  Prescrizioni  di  sicurezza  per  i  sistemi
elettromedicali.
Norma  CEI  EN  60601-2-57  -  Class.  CEI  76-12  -  Anno  2012  -
Apparecchiature elettromedicali -  Parte  2:Prescrizioni  particolari
per la sicurezza fondamentale  e  le  prescrizioni  essenziali  delle
apparecchiature con  sorgente  ottica  non  laser  destinate  ad  uso
terapeutico, diagnostico, di monitoraggio, e cosmetico/estetico.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 17


        +-------------------------+-----------------------+
        |                        |APPARECCHI PER MASSAGGI|
        |Categoria:              |SUBACQUEI              |
        +-------------------------+-----------------------+
        |Elenco apparecchi (come  |                      |
        |da Allegato alla Legge n.|Apparecchio per        |
        |1 del 04.01.1990):      |massaggi subacquei    |
        +-------------------------+-----------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchiatura  alimentata  a  corrente  di  rete  provvista  di
un'elettropompa per provocare una circolazione forzata  di  acqua  ed
aria che fuoriesce da ugelli fissi od orientabili,  oppure  da  lance
che l'operatore manovra manualmente.
Tale apparecchiatura puo' essere montata in mobile e/o incorporata in
vasche di misure diverse per  trattamenti  parziali  o  su  tutto  il
corpo.

Meccanismo d'azione (applicazione):
Si tratta  prevalentemente  di  apparecchiature  in  forma  di  vasca
dotata, sulle parti interne e a pavimento,  di  speciali  ugelli  dai
quali fuoriescono getti d'acqua miscelati con aria.
Tali getti  raggiungono  la  pelle  del  soggetto  trattato  immerso,
producendo cosi' un'azione di massaggio cutaneo.
Esistono alcune apparecchiature nelle quali  acqua  ed  aria  vengono
dirette sulle zone  interessate  a  mezzo  di  una  speciale  "lancia
idrica"    direzionata    dall'operatore    estetico    (in    questa
apparecchiatura la "lancia idrica"  con  la  quale  si  direziona  il
flusso d'acqua necessario, e' un accessorio dell'apparecchiatura).


MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO

Riempire la vasca con acqua a temperatura idonea.
Mettere in funzione  l'apparecchiatura  e  regolare  la  direzione  e
l'intensita'  dei  getti  secondo  il  trattamento  che  si  desidera
effettuare.
Non dirigere il getto della lancia idrica verso occhi, orecchie e vie
respiratorie.
I prodotti devono avere un  grado  di  protezione  contro  l'umidita'
almeno uguale a IP X5. AVVERTENZE
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante.
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto con il soggetto da trattare.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
Norma CEI EN 60335-2-60 - Class. CEI 61-200 - CT  59/61  -  Fascicolo
8146 - Anno 2006  -  Edizione  Terza  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Norme particolari  per  vasche
per idromassaggio e per piscine di tipo  "spa"  +  VARIANTI:  CEI  EN
60335-2-60/A2 - Class. CEI 61-200;V1 - CT 59/61 -  Fascicolo  9979  -
Anno 2009 - CEI EN 60335-2-60/A11/A12 - Class.  CEI  61-200;V2  -  CT
59/61 - Fascicolo 10426 - Anno 2010.
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia  e'  possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 18


    +-------------------------+---------------------------------+
    |Categoria:              |APPARECCHI PER PRESSO-MASSAGGIO  |
    +-------------------------+---------------------------------+
    |Elenco apparecchi (come  |                                |
    |da Allegato alla Legge n.|                                |
    |1 del 04.01.1990): :    |Apparecchio per presso-massaggio |
    +-------------------------+---------------------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchio  azionato  da  un'elettropompa  che  immette  aria  in
cuscinetti di varie forme e dimensioni che,  a  loro  volta,  vengono
applicati liberi o  inseriti  in  appositi  contenitori  di  tessuto,
plastica o altro materiale idoneo.
La regolazione della pressione  di  massaggio  viene  effettuata  con
appositi dispositivi e controllata da uno strumento di misura e da un
dispositivo di sicurezza.
L'apparecchio e' dotato, inoltre, di dispositivi di regolazione della
durata  dell'emissione  di  pressione,  della  pausa,  nonche'  di
un'eventuale sequenza di programma sui diversi cuscinetti.
Alimentato a corrente di rete e/o a batteria.

Meccanismo d'azione (applicazione):
Tale apparecchio produce un trattamento di presso-massaggio.


MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO

I  cuscinetti  vengono  applicati  sulle  parti  da  trattare,  per
effettuare un massaggio  con  pressione  alternata,  sequenziale,  od
altro sostitutivo del massaggio manuale.
Rispettare i tempi,  le  pressioni  e  le  frequenze  di  trattamento
secondo le indicazioni fornite nei manuali del fabbricante.
Non  usare  in  soggetti  con  fragilita'  capillare,  ipertensione
arteriosa o cardiopatie.
AVVERTENZE
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto col soggetto da trattare.
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
Norma CEI EN 60335-2-32 - Class. CEI 61-163 - CT  59/61  -  Fascicolo
7782 E - Anno 2005 - Edizione  Terza  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
apparecchi per massaggio + VARIANTE: CEI EN  60335-2-32/A1  -  Class.
CEI 61-163;V1 - CT 59/61 - Fascicolo 10240 E - Anno 2010



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 19


  +-------------------------+-------------------------------------+
  |Categoria:              |ELETTROSTIMOLATORE AD IMPULSI        |
  +-------------------------+-------------------------------------+
  |Elenco apparecchi (come  |                                    |
  |da Allegato alla Legge n.|                                    |
  |1 del 04.01.1990):      |Elettrostimolatore ad impulsi        |
  +-------------------------+-------------------------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchio generatore di un flusso di corrente ad impulsi con  forma
d'onda e  frequenza  variabili,  applicato  sulle  zone  da  trattare
mediante elettrodi di diverse forme e diversi materiali.
Gli elettrodi mobili, sono tipicamente metallici a forma  sferica  ma
non necessariamente.
Gli  elettrodi  fissi,  possono  essere  metallici  con  interposte
spugnette bagnate, oppure in gomma  conduttiva  o  con  gel  o  pasta
conduttiva.
Le forme  degli  elettrodi  possono  essere  quadrate,  rettangolari,
tonde, di varie misure.
La corrente erogata e' di debole entita' e con frequenze variabili, a
seconda dei modelli, fra 0.1  e  100  kHz,  di  varie  forme  d'onda,
simmetriche o asimmetriche.
L'apparecchio  puo'  disporre  di  regolazione  di  intensita'  della
corrente applicata, della regolazione delle frequenze, di regolazione
del tempo di azione e pausa, nonche' della commutazione di polarita'.
Puo' disporre  di  uno  strumento  di  controllo  dell'intensita'  di
corrente.
Deve essere dotato di  un  dispositivo  limitatore  di  corrente  che
impedisca l'erogazione di correnti di intensita' tale da poter essere
nocive per la salute.
La densita' di corrente per ogni  elettrodo  non  deve  superare  1,5
mA/cm2 (valore efficace).
L'attivazione dell'erogazione iniziale, dovra' essere possibile  solo
con intensita' uguale a zero.
I valori di corrente successivamente incrementati dopo l'attivazione,
disattivando l'erogazione, dovranno automaticamente scendere a zero.
L'apparecchio e' alimentato a corrente di rete e/o a batteria.
Il costruttore deve fornire  indicazioni  affinche'  la  collocazione
degli elettrodi non consenta che la corrente erogata interessi l'area
cardiaca e l'apparato riproduttivo.

Meccanismo d'azione (applicazione):
Il principio fisico dell'elettrostimolazione ad  impulsi,  e'  basato
sulle correnti eccitomotorie di bassa  o  media  frequenza  applicate
agli elettrodi, i quali, stimolano la contrazione e decontrazione del
muscolo interessato. Inoltre, l'effetto "pompa" che  si  ottiene  dal
movimento  muscolare,  favorisce  il  linfodrenaggio  della  parte
interessata al trattamento.
Con  questo  apparecchio  si  possono  eseguire  trattamenti  di
elettrostimolazione ad impulsi che agiscono  sulle  fasce  muscolari,
producendo positivi effetti riarmonizzanti e tonificanti sul  viso  e
sul corpo.
La stimolazione muscolare permette il rassodamento  in  zone  mirate,
migliorando la tonicita' cutanea e sottocutanea.
Per favorire l'azione tonificante puo' essere usato in abbinamento  a
specifici  prodotti  che  non  contengano  principi  con  attivita'
farmacologica, dei quali favorisce il piu' rapido assorbimento.


CAUTELE D'USO, MODALITA' DI ESERCIZIO

Cautele d'uso:
Prima dell'utilizzo,  leggere  attentamente  il  manuale  d'uso,  per
evitarne utilizzi impropri.
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che saranno a contatto con il soggetto da trattare.

Non trattare:
portatori di impianti  attivi  come:  Pace-maker,  pompa  insulina  o
altri;
portatori di protesi articolari metalliche;
soggetti con processi flogistici in atto, con  lesioni  cutanee,  con
neoplasie;
donne in stato di gravidanza.
Non trattare soggetti con pelle sensibile, eventualmente limitarsi  a
potenze di erogazione molto basse.
Applicare solo su pelle integra.

Modalita' di esercizio:
Pulire accuratamente la parte che si deve trattare. E' opportuno  sia
ben sgrassata, in caso  contrario  gli  elettrodi,  fissi  o  mobili,
trasferiranno l'energia in modo incostante e spesso fastidioso.
Collegare  gli  elettrodi  all'apparecchio  con  gli  appositi  cavi
rispettando le indicazioni riportate nel manuale d'uso.
Gli elettrodi devono essere  posizionati  (fissi)  o  fatti  scorrere
(mobili) sulle zone da trattare.
Rispettare le polarita' e le zone  di  applicazione  degli  elettrodi
fissi come riportato sui manuali d'uso.
Gli elettrodi mobili, devono essere mossi in modo lento  e  costante,
uniformemente sulla zona interessata.
Il tempo  di  applicazione  varia  in  funzione  del  trattamento  da
effettuare ed e', di norma variabile tra 15 e 60 minuti.
L'attivazione non  deve  essere  possibile  se  le  uscite  non  sono
programmate per valori diversi da zero.
E'consigliabile procedere alla regolazione di intensita' di  corrente
erogata, azionando lentamente i  relativi  comandi,  avendo  cura  di
operare con valori appena  percettibili  dal  soggetto  trattato,  in
accordo con i limiti previsti dalla Norma CEI  62-24-1997  richiamata
al paragrafo successivo. Dove possibile, l'incremento  di  intensita'
deve essere automaticamente graduale.
Il soggetto trattato non dovra' avvertire fastidio, in caso contrario
diminuire l'intensita' di erogazione.
Disattivando l'erogazione,  l'intensita'  programmata  si  riportera'
automaticamente a zero.
Controllare  sempre  il  buono  stato  degli  elettrodi  e  seguire
scrupolosamente le indicazioni contenute nel manuale d'uso.
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso riportate nel manuale d'uso.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60601-1- Class. CEI 62-5 - CT 62 - Fascicolo 4745C. Anno
1998 - Edizione Seconda "Apparecchi elettromedicali - Parte 1:  Norme
generali per la sicurezza" + varianti 1 e 2 (CEI 62-5-V1, 1994, e CEI
62-5-V3, 1997).
Norma CEI EN 60601-2-10 - Class. CEI 62-24 - CT 62 - Fascicolo 6296 -
Anno 2001 - Edizione Seconda - Apparecchi elettromedicali - Parte  2:
Norme particolari di sicurezza per gli stimolatori  neuromuscolari  +
VARIANTE: CEI EN 60601-2-10/A1 -  Class.  CEI  62-24;V1  -  CT  62  -
Fascicolo 6723 - Anno 2002.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 20


        +-------------------------+-----------------------+
        |                        |APPARECCHI PER        |
        |Categoria:              |MASSAGGIO AD ARIA      |
        +-------------------------+-----------------------+
        |                        |Apparecchio per        |
        |Elenco apparecchi (come  |massaggio ad aria con  |
        |da Allegato alla Legge n.|pressione superiore a  |
        |1 del 04.01.1990):      |100 kPa                |
        +-------------------------+-----------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchio  generatore  di  un  flusso  d'aria  con  pressione  non
superiore a 400 kPa da dirigere sulle parti da trattare  mediante  un
ugello collegato attraverso un tubo flessibile.
L'apparecchio puo' essere dotato di un regolatore di flusso.
In  taluni  modelli  il  flusso  d'aria  puo'  essere  arricchito  di
ossigeno. Tale ossigeno non puo' provenire da fonte esterna.

Meccanismo d'azione (applicazione):
Con l'apposito terminale di varie dimensioni, si  applica  alle  zone
interessate il flusso d'aria con direzione radente.
Tale  flusso  produce  una  leggera  pressione  sulla  pelle  che,
opportunamente e ritmicamente  indirizzata  dall'operatore  estetico,
consente di ottenere un'azione di massaggio coadiuvante o alternativo
a quello effettuato manualmente.


MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO

Oltre a quelle sotto indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante.
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto col soggetto da trattare.
Apparecchio destinato  specificatamente  per  trattamenti  al  corpo,
escludendo viso, orecchie e parti delicate.
Prestare la massima attenzione alla direzione del flusso d'aria.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali.
Norma CEI EN 60335-2-32 - Class. CEI 61-163 - CT  59/61  -  Fascicolo
7782 E - Anno 2005 - Edizione  Terza  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per
apparecchi per massaggio + VARIANTE: CEI EN  60335-2-32/A1  -  Class.
CEI 61-163;V1 - CT 59/61 - Fascicolo 10240 E - Anno 2010.
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia  e'  possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citata.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 21a


    +-------------------------+---------------------------------+
    |                        |SOFT LASER PER TRATTAMENTI      |
    |                        |RILASSANTI E TONIFICANTI DELLA  |
    |                        |CUTE - FOTOSTIMOLANTE DELLE AREE |
    |                        |RIFLESSOGENE DEI PIEDI E DELLE  |
    |Categoria:              |MANI                            |
    +-------------------------+---------------------------------+
    |Elenco apparecchi (come  |                                |
    |da Allegato alla Legge n.|                                |
    |1 del 04.01.1990):      |Laser per estetica              |
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CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione dell'apparecchio:
Laser  delicato  per  trattamenti  estetici  a  scopo  rilassante,
rassodante, tonificante per  la  cute  e  fotostimolante  delle  aree
riflessogene dei piedi e delle mani.
Apparecchi costituiti da uno o  piu'  generatori  di  radiazione  non
visibile monocromatica, coerente e di lunghezza d'onda  compresa  fra
760  nm  e  1200  nm,  infrarosso  vicino,  non  focalizzato,  non
manomissibile e con una densita' di potenza massima di 10 mW/cm2 .
Non sono assolutamente ammesse per tali applicazioni  apparecchiature
laser di classe 3B o di classe 4.
Il tempo massimo di applicazione a  trattamento  puo'  raggiungere  i
1200 secondi.

Meccanismo d'azione:
Il  laser  o  i  laser  estetici  agiscono  sulla  cute  con  diversi
meccanismi.  Secondo  la  lunghezza  d'onda  possono:  tonificare,
rassodare o fotostimolare particolari aree del corpo  quali  piedi  o
mani, oppure possono favorire l'assorbimento o la  distribuzione  dei
vari prodotti applicati che non  contengano  principi  con  attivita'
farmacologica.


MODALITA' DI APPLICAZIONE, DI ESERCIZIO E CAUTELE D'USO

A. Passare il fascio di radiazione non visibile  monocromatica  sulle
parti  da  trattare;  questa  applicazione  puo'  essere  effettuata
manualmente o con una scansione automatica.
Ogni trattamento puo' durare al massimo 1200 secondi.
Vanno protetti  gli  occhi  sia  dell'operatrice  sia  della  persona
trattata con occhiali adeguati al tipo di radiazione non  visibile  e
forniti dal fabbricante dell'apparecchiatura.
Il fascio non va diretto su superfici riflettenti o su altre  persone
presenti.
B. Vanno seguite le istruzioni del manuale ed il personale deve  aver
ricevuto  un'adeguata  formazione  circa  le  possibili  applicazioni
coerentemente  ai  contenuti  del  Manuale  per  l'uso  fornito  dal
costruttore. Particolare  attenzione  deve  essere  prestata  per  le
classi 3R, trattandosi nella fattispecie di lunghezze  d'onda  al  di
fuori del visibile.
C. E' preferibile che l'emissione laser avvenga dopo l'attivazione di
un doppio comando.
D. E' responsabilita' di chi detiene la titolarita' dell'attivita' di
estetista:
  - mantenere il controllo della sicurezza;
  - fornire addestramento ad eventuale altro personale che  collabora
con l'utilizzatore;
  -  fornire  informazioni  specifiche  a  coloro  che  ricevono  il
trattamento estetico con il laser.
E.  Controlli,  informazioni,  addestramento  specifici  sono  da
richiedere al costruttore-fornitore,  che  puo'  integrare  cio'  che
esiste nel manuale tecnico-applicativo.
F.  Chi  utilizza  un'apparecchiatura  laser  deve  conoscere  il
significato:
  - dei vari tipi dei simboli di classi laser;
  - delle varie etichette di avvertimento e di sicurezza;
  - dei rischi per gli occhi o per la pelle  se  usata  in  modo  non
corretto;
  - delle differenze tra i vari tipi e categorie di  laser,  in  modo
che non si generino confusioni con laser di altro tipo  o  per  altri
trattamenti;
  - di efficacia delle protezioni oculari.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60825-1 - Class. CEI 76-2 - CT 76  -  Fascicolo  9891  -
Anno 2009 - Edizione Quinta+EC1 - Sicurezza degli apparecchi laser  -
Parte 1: Classificazione delle apparecchiature e requisiti.
Norma CEI EN 60601-1- Class. CEI 62-5 - CT 62 - Fascicolo 4745C. Anno
1998 - Edizione Seconda "Apparecchi elettromedicali - Parte 1:  Norme
generali per la sicurezza" + varianti 1 e 2 (CEI 62-5-V1, 1994, e CEI
62-5-V3, 1997).



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 21b


      +-------------------------+---------------------------+
      |                        |LASER ESTETICO            |
      |                        |DEFOCALIZZATO PER LA      |
      |Categoria:              |DEPILAZIONE                |
      +-------------------------+---------------------------+
      |Elenco apparecchi (come  |                          |
      |da Allegato alla Legge n.|Laser per depilazione      |
      |1 del 04.01.1990):      |estetica                  |
      +-------------------------+---------------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione dell'apparecchio:
Apparecchio laser impulsato, progettato e costruito per l'impiego nel
settore estetico e opportunamente defocalizzato esclusivamente per  i
trattamenti di depilazione.
Affinche' il trattamento risulti efficace e sicuro, lo spot del laser
deve essere maggiore o uguale a 10mm, la densita' di energia non deve
superare i 40 J/cm2 , la durata di impulso laser massima T=300  ms  e
la lunghezza d'onda deve essere compresa nell'intervallo  fra  800  e
1200 nm.
Gli strumenti devono avere  un  misuratore  di  potenza  a  bordo  ed
eventualmente un sistema di controllo della distanza e  dell'area  da
trattare.
Il manipolo  che  garantisce  la  defocalizzazione  non  deve  essere
rimovibile da parte dell'operatore e  garantire  la  non  dispersione
della radiazione al di fuori della zona da trattare.
L'apparecchio deve  riportare  l'indicazione  d'uso  per  depilazione
estetica.
Sarebbe opportuno che l'apparecchio fosse dotato di:
a) dispositivi di sicurezza come sensori a contatto o di  prossimita'
che impediscano l'emissione quando il manipolo non e' a contatto  con
la pelle;
b) un misuratore di energia che controlli  il  livello  di  emissione
dell'apparecchio all'uscita della fibra ottica/ manipolo;
c)  eventuali  mezzi  di  protezione  che  racchiudano  l'emissione
nell'area  di  trattamento  per  impedire  emissioni  laterali  o
riflessioni del target.

Meccanismo d'azione:
L'interazione laser-bulbo  pilifero  e'  essenzialmente  termica.  Il
processo, noto come  "fototermolisi  selettiva",  richiede  un  certo
numero di sedute (tipicamente all'incirca 10).
Le sedute devono essere intervallate a  distanza  di  circa  un  mese
l'una dall'altra.
Opportune tabelle messe a disposizione dal costruttore spiegano  come
ottimizzare i risultati in funzione di parametri quali:
a) il colore del pelo;
b) la parte del corpo da trattare;
c) la "fase" di crescita in cui il  pelo  si  trova  al  momento  del
trattamento;
d) il fototipo del soggetto da trattare;
e) lo spessore del pelo (fine - medio - grosso).


MODALITA' DI APPLICAZIONE, DI ESERCIZIO E CAUTELE D'USO

Il trattamento deve  essere  effettuato  da  operatori  estetici  che
abbiano ricevuto dal costruttore o da altro ente competente  adeguata
formazione sia per gli aspetti di sicurezza (richiamati peraltro  dal
manuale d'uso) sia per gli aspetti "tecnici" dei trattamenti stessi.
Prima di effettuare il trattamento pulire accuratamente  la  pelle  e
radere i peli.
Impostare la macchina con i parametri suggeriti  dal  costruttore  in
funzione di quanto elencato ai punti a), b), c), d)  ed  e)  indicati
nel precedente paragrafo.
Utilizzare un sistema di  raffreddamento  della  cute,  che  si  puo'
sviluppare  attraverso  il  contatto  di  una  parete  fredda,  sia
utilizzando aria e/o spray criogeno, sia mediante un opportuno strato
di gel freddo o prodotto equivalente.
E' preferibile che  l'emissione  avvenga  dopo  l'attivazione  di  un
doppio comando manuale o a pedale.
E' responsabilita' di chi detiene la  titolarita'  dell'attivita'  di
estetista:
  - mantenere controlli di sicurezza (specifici per l'apparecchiatura
laser);
  - fornire addestramento ad eventuale altro personale  che  utilizza
(e collabora all'utilizzo) l'apparecchiatura laser;
  - fornire informazioni (specifiche per l'apparecchiatura  laser)  a
coloro  che  ricevono  il  trattamento  estetico  e  ad  ogni  altro
visitatore.
Controlli, informazioni e modalita' di  addestramento  specifici  per
l'apparecchiatura laser dipendono dalla classe del laser  e  sono  da
richiedere direttamente al costruttore-fornitore dell'apparecchiatura
laser, soprattutto se non esplicitate  in  modo  chiaro  nel  manuale
d'uso.
Chi utilizza un'apparecchiatura laser deve conoscere il significato:
  - delle classi laser;
  -  dell'intero  contenuto  delle  etichette  di  avvertimento
dell'apparecchiatura laser;
  - dei rischi all'occhio e alla pelle dei diversi tipi di laser;
  - delle possibili interazioni del laser con  oggetti  nell'ambiente
circostante;
  - di efficacia delle protezioni oculari.
AVVERTENZE
Oltre a quelle sopra  indicate,  e  comunque  prima  di  iniziare  il
trattamento, proteggere gli occhi con appositi occhiali.
Non  dirigere  il  raggio  sugli  occhi  del  soggetto  trattato,
dell'operatore e di altre persone eventualmente presenti  nella  sala
dove il laser e' in uso, ovvero su superfici riflettenti.
L'apparecchiatura e' esclusivamente riservata all'uso professionale e
deve essere direttamente utilizzata dall'operatore estetico.
Ogni apparecchio e' dotato di  uno  specifico  manuale  completo  per
l'uso, che comprende sia le fasi  tecniche  del  trattamento  sia  le
avvertenze specifiche e le cautele per l'uso per ogni  singola  parte
dell'apparecchio, nonche' i riferimenti  alle  norme  in  materia  di
locali destinati agli apparecchi stessi.
Nelle aree di utilizzo delle apparecchiature deve essere  posizionato
in un luogo visibile un cartello con precise indicazioni relative  al
particolare danno biologico indotto  (depilazione  permanente).  Tali
indicazioni devono essere presenti anche nel manuale d'uso.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60601-1 Class. CEI 62-5 - CT 62 -  Fascicolo  8858  Anno
2007 - Edizione Terza + Corr. IEC 2007  +  IS  IEC  2008  "Apparecchi
elettromedicali  -  Parte  1:  Prescrizioni  generali  relative  alla
sicurezza fondamentale e alle prestazioni essenziali.
Norma CEI EN 60825-1 - Class. CEI 76-2 - CT 76  -  Fascicolo  9891  -
Anno 2009 - Edizione Quinta+EC1 - Sicurezza degli apparecchi laser  -
Parte 1: Classificazione delle apparecchiature e requisiti.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 22


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              |                        |SAUNE E BAGNO|
              |Categoria:              |DI VAPORE    |
              +-------------------------+-------------+
              |Elenco apparecchi (come  |            |
              |da Allegato alla Legge n.|            |
              |1 del 04.01.1990):      |Saune        |
              +-------------------------+-------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
SAUNE: cabine in legno o altro materiale idoneo,  con  porta  che  si
apre verso l'esterno con  apertura  di  sicurezza  e  con  generatore
elettrico di calore o a vapore.
Le cabine possono essere di misure diverse, per una o piu' persone.
BAGNO DI VAPORE: apparecchiature idoneamente costruite che  producono
calore e/o vapore  per  il  trattamento  parziale  o  totale  per  il
servizio di "bagno turco".
La temperatura di funzionamento e' controllata da  un  regolatore  di
potenza e/o da un termostato regolabile, secondo i modelli.
L'apparecchio  puo'  essere  corredato  da  termometro,  igrometro,
clessidra, umidificatore e campanello di chiamata dell'operatore.
Alimentato a corrente di rete.


MODALITA' DI ESERCIZIO, DI APPLICAZIONE E CAUTELE D'USO

Mettere in funzione il generatore di  calore  prima  dell'inizio  del
trattamento fino a raggiungere la temperatura desiderata.
Il soggetto da trattare puo' prendere posto  in  posizione  seduta  o
sdraiata per un periodo compreso fra 10 e 30 minuti.
Far seguire un periodo di relax di 10-15 minuti.
Prima del trattamento assicurarsi che il  soggetto  da  trattare  sia
privo di oggetti metallici ornamentali.
Affiggere sulla cabina un cartello con la scritta:

            SI RICHIAMA L'ATTENZIONE DELL'UTILIZZATORE
Per accedere alla sauna e' necessario essere in buone  condizioni  di
                              salute.
    E' buona norma sentire il parere del medico prima dell'uso.

L'operatore deve essere addestrato al primo  soccorso  per  eventuali
emergenze.
L'operatore deve tenere costantemente  sotto  controllo  il  soggetto
trattato.
AVVERTENZE
Oltre a quelle sopra indicate, seguire attentamente  le  indicazioni,
avvertenze e cautele per l'uso  riportate  nel  manuale  fornito  dal
fabbricante.
Si raccomandano le idonee sterilizzazioni e/o disinfezioni  di  tutte
le parti che vanno a contatto con il soggetto da trattare.


NORME TECNICHE DA APPLICARE

Norma CEI EN 60335-1 - Class. CEI 61-150 - CT 59/61 - Fascicolo 12948
- Anno 2013- Edizione Terza - Sicurezza  degli  apparecchi  elettrici
d'uso domestico e similare - Sicurezza -Parte 1: Norme generali
Norma CEI EN 60335-2-60 - Class. CEI 61-200 - CT  59/61  -  Fascicolo
8146 - Anno 2006  -  Edizione  Terza  -  Sicurezza  degli  apparecchi
elettrici d'uso domestico e similare - Norme particolari  per  vasche
per idromassaggio e per piscine di tipo  "spa"  +  VARIANTI:  CEI  EN
60335-2-60/A2 - Class. CEI 61-200;V1 - CT 59/61 -  Fascicolo  9979  -
Anno 2009 - CEI EN 60335-2-60/A11/A12 - Class.  CEI  61-200;V2  -  CT
59/61 - Fascicolo 10426 - Anno 2010.
Le presenti norme non sono destinate  ad  apparecchi  da  utilizzarsi
specificamente  nei  centri  di  estetica,  tuttavia  e'  possibile
ricondurre il prodotto a quelli oggetto dello scopo delle norme sopra
citate.



                  SCHEDA TECNICO-INFORMATIVA n. 23


  +-------------------------+-------------------------------------+
  |Categoria:              |DERMOGRAFO PER MICROPIGMENTAZIONE    |
  +-------------------------+-------------------------------------+
  |Elenco apparecchi (come  |                                    |
  |da Allegato alla Legge n.|                                    |
  |1 del 04.01.1990):      |Dermografo per micropigmentazione    |
  +-------------------------+-------------------------------------+



CARATTERISTICHE TECNICO DINAMICHE

Descrizione apparecchio:
Apparecchio  dotato  di  marcatura  CE    necessaria    per    la
commercializzazione ai sensi della normativa  vigente,  alimentato  a
corrente di rete e/o batteria e/o ad aria compressa con  un  manipolo
contenente un dispositivo elettrico o meccanico per  azionare  uno  o
piu'  applicatori  puntiformi  sterili  con  un  movimento  periodico
regolabile. Il manipolo serve per posizionare  in  loco  il  pigmento
colorante.
Il  manipolo  imprime  al  sistema  degli  applicatori  un  movimento
longitudinale tale da raccogliere il pigmento contenuto nel serbatoio
e posizionarlo ove destinato.
I comandi principali possono riguardare la regolazione della potenza,
della  frequenza  di  battuta  e  della  profondita'  massima  di
penetrazione degli applicatori puntiformi.
Ove il manipolo contenga circuiti elettrici/elettronici, questi  sono
alimentati da bassissima tensione di  sicurezza  (SELV).  I  circuiti
elettrici  contenuti  nel  manipolo  sono  dotati  di  isolamento
sufficiente per una tensione di prova di 500V a frequenza industriale
applicata  per  almeno  un  minuto  oppure  sono  all'interno  di  un
involucro con grado di protezione pari ad almeno IPXXB.
Il manipolo e' una parte applicata di tipo B o BF. L'apparecchio e le
parti applicate  devono  rispettare  i  limiti  per  le  correnti  di
dispersione (verso terra, sull'involucro e nel soggetto  trattato)  e
per la corrente ausiliaria riportati nella CEI EN 60601-1  (CEI  62-5
III edizione).

Meccanismo d'azione (applicazione):
La micropigmentazione (altrimenti  detta  dermopigmentazione,  trucco
permanente, trucco semipermanente, disegno epidermico  o  camouflage)
viene utilizzata esclusivamente a fini estetici per la correzione  di
inestetismi del viso e del corpo, per il miglioramento della immagine
estetica in generale, nella  copertura  di  cicatrici  risultanti  da
interventi chirurgici o incidenti (camouflage).
Tramite  un  applicatore  puntiforme  sterile  oscillante,  viene
trasferita nell'epidermide una piccola quantita' di pigmento  che  vi
permane per un periodo variabile secondo  la  zona  del  viso  o  del
corpo.
La permanenza variabile e' dovuta all'uso di particelle  di  pigmento
che, al passare del tempo, in parte sono rimosse dalla loro  sede  ed
eliminate dai processi metabolici ed  in  parte  sono  eliminate  dal
ricambio dei tessuti della pelle.
Il pigmento e'  veicolato  da  uno  speciale  liquido,  appositamente
realizzato per favorire la corretta applicazione del prodotto.


CAUTELE D'USO, MODALITA' DI ESERCIZIO

Cautele d'uso:
Si applicano obbligatoriamente le indicazione contenute  nelle  Linee
Guida del  Ministero  della  Sanita',  Circolare  del  05.02.1998  n.
2.9/156 e Circolare del 16.07.1998 n. 2.8/633 e successive  normative
vigenti, inoltre valgono le indicazioni che seguono.
I prodotti utilizzati per il trattamento devono essere conformi  alla
risoluzione del Consiglio d'Europa sui requisiti  e  criteri  per  la
sicurezza dei tatuaggi e del trucco permanente ResAP(2008)1.

Indicazioni per gli operatori
E' vietato eseguire il trattamento ai minori di  anni  18,  senza  il
consenso dei genitori o del tutore.
E' obbligatorio indossare  guanti  monouso  adeguati,  mascherina  di
protezione per gli occhi e la bocca,  cuffia  per  capelli  e  camice
monouso prima di iniziare il trattamento e  durante  l'esecuzione  di
tutte le procedure.
Gli aghi e gli strumenti taglienti che perforano la cute, o  comunque
vengono a  contatto  con  superfici  cutanee  lese  e/o  con  annessi
cutanei, devono essere sempre rigorosamente monouso.
Prestare particolare attenzione al protocollo igienico.
Per la sterilizzazione seguire le  indicazioni  della  Circolare  del
05.02.1998 n. 2.9/156  del  Ministero  della  Sanita'  L'attrezzatura
nelle sue parti non sterilizzabili deve essere rivestita da pellicola
trasparente monouso.
Il contenitore del pigmento deve essere sterile e monouso.  La  parte
di pigmento non utilizzata va gettata insieme al  contenitore  e  non
puo' essere utilizzata per il trattamento di altri soggetti.
Non effettuare il trattamento:
  • sulle donne in stato di gravidanza;
  • su soggetti che soffrono di allergie, di epilessia o di  malattie
infettive, o autoimmuni, o dell'apparato respiratorio o dell'apparato
cardiocircolatorio, o della zona di cute da trattare;
  • su soggetti che  soffrono  di  patologie,  o  sono  in  cura  con
farmaci, che alterano la normale riepitelizzazione della pelle  o  la
coagulazione/cicatrizzazione (ad es.: diabete,  anemia  mediterranea,
ecc.) o sono in cura con farmaci chemioterapici;
  • in concomitanza con altri trattamenti estetici,  medico-estetici,
medici che compromettono lo  spessore  e  l'integrita'  dello  strato
corneo (es. peeling).
Prima del trattamento  informare  il  soggetto  da  trattare  che  il
trattamento con il dermografo per micropigmentazione e'  assimilabile
ad un tatuaggio e che:
  - co

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