Mio padre, coltivatore diretto in pensione da due anni, nel 1995 aveva fatto domanda di condono e pagato le oblazioni per i fabbricati costruiti su terreni con vincolo paesaggistico e che gli occorrevano per l'azienda agricola ( ora rilevata da mia figlia che porta avanti l'attività). A quella richiesta di condono, il Comune ha risposto dopo vent'anni e chiede oneri come ad un cittadino comune. Mi chiedo perché mio padre, per negligenza del Comune, debba pagare essendo stato al tempo coltivatore diretto e quale normativa dovrebbe applicare il Comune?
riferimento id:30714
Mio padre, coltivatore diretto in pensione da due anni, nel 1995 aveva fatto domanda di condono e pagato le oblazioni per i fabbricati costruiti su terreni con vincolo paesaggistico e che gli occorrevano per l'azienda agricola ( ora rilevata da mia figlia che porta avanti l'attività). A quella richiesta di condono, il Comune ha risposto dopo vent'anni e chiede oneri come ad un cittadino comune. Mi chiedo perché mio padre, per negligenza del Comune, debba pagare essendo stato al tempo coltivatore diretto e quale normativa dovrebbe applicare il Comune?
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Consiglio di valutare con un consulente legale la questione in quanto occorre analizzare l'istanza originaria, le eventuali integrazioni e le motivazioni puntuali della richiesta del Comune.
Le consiglio di leggere questo approfondimento che spiega la tempistica:
http://www.espertorisponde.ilsole24ore.com/problema-settimana/condono-comune-ha--anni-chiedere-oneri-concessori:20110418.php