Buongiorno,
è pervenuta una pratica per l’apertura nel Centro Commerciale presente nel nostro comune di un’attività in Franchising per l’attività di Erboristeria da parte di una Società presente su tutto il territorio nazionale per la vendita al dettaglio di “ Prodotti cosmetici , di erboristeria, complementi e integratori alimentari, accessori di bellezza. Il tutto in un esercizio con Superficie di vendita di Mq 37,68 di cui 33.68 non alimentare e 4 mq alimentare.
Nella relazione tecnica dichiarano che l’attività di vendita di prodotti alimentari è assolutamente marginale rispetto ai all’attività di vendita di prodotti cosmetici, e che i prodotti non sono per uso curativo ma si tratta di prodotti quali caramelle tisane erbe principali come camomilla e malva.
L’unità in cui dovrebbe ricadere l’attività ha in base all’autorizzazione iniziale esclusiva destinazione NON ALIMENTARE.
Come deve comportarsi l’Ufficio. Deve mandare avvio di procedimento interdittivo?
Inoltre visto che la nuova attività riveste le caratteristiche di un’erboristeria, può essere aperta in un locale a destinazione d’uso non alimentare ?
Certi di una cortese e sollecita risposta si ringrazia e si porgono distinti saluti.
Il fatto che sia un'erboristeria non significa nulla rispetto al settore merceologico, si tratta di una denominazione che non trova riscontro nella normativa commerciale, per cui dipende da quali prodotti effettivamente si vendono.
Ad ogni modo, se l'autorizzazione complessiva del centro commerciale prevede che quel locale sia esclusivamente non alimentare non si possono vendere alimenti, nemmeno su una porzione marginale della superficie di vendita.
Per poterlo fare, occorre modificare l'autorizzazione complessiva del centro, inserendo nel locale la superficie alimentare (spostandola da altri locali oppure effettuando una variazione di settore merceologico o un ampliamento, a seconda delle effettive possibilità).
Allo stato attuale, una comunicazione di avvio per procedimento interdittivo ci sta tutta