Il cittadino-utente delle informazioni pubbliche
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Il saggio tratta del rapporto tra le figure di cittadino ed utente dopo l’introduzione del d.lgs. n. 33/2013 nell’ordinamento italiano. Dopo aver tratteggiato lo stato dell’arte, si prosegue analizzando i principi di democrazia e trasparenza in quanto preordinati a un diverso modo di intendere i rapporti tra amministrazione e cittadini che superi il tradizionale binomio “autorità-libertà”, polarizzandosi intorno al binomio “funzione-interesse” (del cittadino fruitore del servizio). Di conseguenza quest’ultimo diviene utente dotato di solide azioni da esperire e persino di un organo istituzionale: il CNCU il cui parere è obbligatorio nell’adozione di molti atti. Infine, ci si pone degli interrogativi critici sugli esiti di questo percorso... (segue)
http://www.federalismi.it/nv14/articolo-documento.cfm?Artid=30820&content=Il+cittadino-utente+delle+informazioni+pubbliche&content_author=%3Cb%3EMarta+Cerioni%3C/b%3E
Esistono pure gli utenti stranieri o almeno non residenti, perciò a rischio discriminazione. Già i pendolari spadroneggiano abbastanza sui trasporti di linea, utilizzabili da chiunque non necessariamente su un percorso abituale, quindi con minore possibilità di farne a meno magari organizzandosi con auto in condivisione.
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