Il titolare di un chiosco/edicola su suolo pubblico vorrebbe ampliare la sua attività approntando una parte dello stesso con un banco per la vendita di prodotti alimentari (che acquisterebbe già pronti) ed effettuare somministrazione non assistita.
A parte la solita domanda per l'utilizzo o meno dela macchina del caffè e la risposta standard che ormai è di rito, la richiesta di chiarimenti è rivolta alla possibilità o meno di concedere l'ampliamento.
Mi spiego meglio: l'attuale titolare è subentrato nell'attività diversi anni fa per acquisto azienda. La concessione originaria si perde nella notte dei tempi e non so con che modalità sia stata assegnata l'area pubblica (quasi sicuramente il primo interessato avrà fatto domanda e gli sarà stata rilasciata concessione senza tanti formalismi, dato che si parla di almeno quarantacinque anni fa...)
La concessione vigente è stata rilasciata nel 2006 per "chiosco adibito a vendita di giornali" a cui nel 2012 sono stati aggiunti alcuni mq per "pedana accesso chiosco".
Il titolare, circa quattro anni fa, è subentrato in una vicina rivendita di tabacchi e l'ha trasferita poi all'interno del chiosco senza che l'allora ufficio comunale competente provvedesse ad aggiornarnare la concessione (agli atti c'è una comunicazione che informa di questo avvenimento); ora vorrebbe ulteriormente ampliare come sopra descritto.
E' possibile tutto ciò o, dato che trattasi di area pubblica, ci sono altre procedure specifiche da rispettare?
Il titolare di un chiosco/edicola su suolo pubblico vorrebbe ampliare la sua attività approntando una parte dello stesso con un banco per la vendita di prodotti alimentari (che acquisterebbe già pronti) ed effettuare somministrazione non assistita.
A parte la solita domanda per l'utilizzo o meno dela macchina del caffè e la risposta standard che ormai è di rito, la richiesta di chiarimenti è rivolta alla possibilità o meno di concedere l'ampliamento.
Mi spiego meglio: l'attuale titolare è subentrato nell'attività diversi anni fa per acquisto azienda. La concessione originaria si perde nella notte dei tempi e non so con che modalità sia stata assegnata l'area pubblica (quasi sicuramente il primo interessato avrà fatto domanda e gli sarà stata rilasciata concessione senza tanti formalismi, dato che si parla di almeno quarantacinque anni fa...)
La concessione vigente è stata rilasciata nel 2006 per "chiosco adibito a vendita di giornali" a cui nel 2012 sono stati aggiunti alcuni mq per "pedana accesso chiosco".
Il titolare, circa quattro anni fa, è subentrato in una vicina rivendita di tabacchi e l'ha trasferita poi all'interno del chiosco senza che l'allora ufficio comunale competente provvedesse ad aggiornarnare la concessione (agli atti c'è una comunicazione che informa di questo avvenimento); ora vorrebbe ulteriormente ampliare come sopra descritto.
E' possibile tutto ciò o, dato che trattasi di area pubblica, ci sono altre procedure specifiche da rispettare?
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La situazione atuale già appare fortemente "IRREGOLARE" sia per la nascita della concessione (ma tutto è prescritto!) sia, soprattutto, per i più recenti ampliamenti senza che si sia valutata la necessità di un bando.
A MIO AVVISO adesso non si può concedere un ulteriore ampliamento (per di più in settore diverso) perchè:
1) la concessione scade nel 2017 (quantomeno) e quindi oggi significherebbe pregiudicare la prossima concessione e autorizzare un investimento improduttivo
2) si creerebbe un ulteriore vantaggio competitivo ad un soggetto già avvantaggiato da varie circostanze (magari a sua insaputa ...)
Poichè l'ampliamento è rimesso a valutazione ampiamente discrezionale ... suggerisco di formulare diniego e con l'occasione ricordare al titolare l'imminente scadenza del 2017