Data: 2015-11-24 07:45:33

Questione su AUA

Ci è successo questo.
Un distributore carburanti, ci ha presentato richiesta di AUA per rilascio di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche ed acque meteoriche dilavanti in acque superficiali.
Ricevuta la richiesta la Provincia ha sospeso il procedimento richiedendo la documentazione di impatto acustico, facendo riferimento al disposto dell’art.3, 1° c lett. e) del DPR 59/2013, che, tra i titoli abilitativi per i quali può/deve essere richiesta l’AUA, annovera anche la “Comunicazione o nulla osta di cui all’art.8, c. 4 o c.6 L.447/1995”.
Mi pare che la Provincia effettui il seguente ragionamento: “Considerato il fatto che deve essere rilasciata una autorizzazione UNICA, ossia un titolo abilitativo relativo a tutti gli “aspetti ambientali” relativi all’esercizio di una certa attività produttiva, ecco che l’istruttoria ed il rilascio di detto provvedimento deve considerare tutte le c.d. “Matrici ambientali” (scarichi, emissioni in atmosfera, inquinamento acustico etc.), interessate dall’esercizio dell’attività”.
Tutto ciò mi lascia un po’ perplesso perché in tal modo si amplierebbe l’oggetto del procedimento, e si costringerebbe l’interessato a presentare ulteriore documentazione ed ad avviare altri endo – procedimenti, non richiesti (o addirittura non necessari), finendo per vanificare gli intenti di semplificazione previsti proprio dal DPR 59/2013.
Mentre da un lato è vero che l’avvio di un procedimento di AUA è obbligatorio per il rilascio, il rinnovo o la modifica di uno o più “titoli ambientali” secondo quanto previsto dall’art. 3, 1°c. lett. a – g del DPR 59/2013, dall’altro lato all’interessato deve essere lasciata la FACOLTA’ di valutare di quali titoli ambientali necessita la sua attività e di richiedere che detti titoli siano ricompresi nell’autorizzazione unica.
Così facendo l’interessato presenterà l’istanza di AUA, e, quale procedimento unico tendente al rilascio di un titolo unico, darà avvio tutti gli endo procedimenti relativi a tutti i titoli ambientali di cui necessita, che saranno riuniti nell’autorizzazione; in tal modo tutti i titoli ambientali, riuniti nell’unico titolo scadranno nello stesso momento, con la scadenza dell’AUA che avviene dopo 15 anni (vedi art. 3 DPR 59/2013, ultimo comma) e saranno rinnovati tutti assieme, con il procedimento di cui al successivo art.5.
Quindi nel caso specifico del nostro distributore di carburanti, la Provincia, a mio avviso non può richiedere la presentazione della documentazione di impatto acustico; oltretutto i distributori di carburanti, quali "Attività di vendita al dettaglio di generi vari" sono attività a bassa rumorosità escluse dall'obbligo della presentazione della documentazione di impatto acustico, secondo quanto prevede l'art. 4, 1°c. DPR 227/2011 e l'allegato "B" (n. 32).

riferimento id:30324

Data: 2015-11-24 17:41:41

Re:Questione su AUA


Ci è successo questo.
Un distributore carburanti, ci ha presentato richiesta di AUA per rilascio di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche ed acque meteoriche dilavanti in acque superficiali.
Ricevuta la richiesta la Provincia ha sospeso il procedimento richiedendo la documentazione di impatto acustico, facendo riferimento al disposto dell’art.3, 1° c lett. e) del DPR 59/2013, che, tra i titoli abilitativi per i quali può/deve essere richiesta l’AUA, annovera anche la “Comunicazione o nulla osta di cui all’art.8, c. 4 o c.6 L.447/1995”.
Mi pare che la Provincia effettui il seguente ragionamento: “Considerato il fatto che deve essere rilasciata una autorizzazione UNICA, ossia un titolo abilitativo relativo a tutti gli “aspetti ambientali” relativi all’esercizio di una certa attività produttiva, ecco che l’istruttoria ed il rilascio di detto provvedimento deve considerare tutte le c.d. “Matrici ambientali” (scarichi, emissioni in atmosfera, inquinamento acustico etc.), interessate dall’esercizio dell’attività”.
Tutto ciò mi lascia un po’ perplesso perché in tal modo si amplierebbe l’oggetto del procedimento, e si costringerebbe l’interessato a presentare ulteriore documentazione ed ad avviare altri endo – procedimenti, non richiesti (o addirittura non necessari), finendo per vanificare gli intenti di semplificazione previsti proprio dal DPR 59/2013.
Mentre da un lato è vero che l’avvio di un procedimento di AUA è obbligatorio per il rilascio, il rinnovo o la modifica di uno o più “titoli ambientali” secondo quanto previsto dall’art. 3, 1°c. lett. a – g del DPR 59/2013, dall’altro lato all’interessato deve essere lasciata la FACOLTA’ di valutare di quali titoli ambientali necessita la sua attività e di richiedere che detti titoli siano ricompresi nell’autorizzazione unica.
Così facendo l’interessato presenterà l’istanza di AUA, e, quale procedimento unico tendente al rilascio di un titolo unico, darà avvio tutti gli endo procedimenti relativi a tutti i titoli ambientali di cui necessita, che saranno riuniti nell’autorizzazione; in tal modo tutti i titoli ambientali, riuniti nell’unico titolo scadranno nello stesso momento, con la scadenza dell’AUA che avviene dopo 15 anni (vedi art. 3 DPR 59/2013, ultimo comma) e saranno rinnovati tutti assieme, con il procedimento di cui al successivo art.5.
Quindi nel caso specifico del nostro distributore di carburanti, la Provincia, a mio avviso non può richiedere la presentazione della documentazione di impatto acustico; oltretutto i distributori di carburanti, quali "Attività di vendita al dettaglio di generi vari" sono attività a bassa rumorosità escluse dall'obbligo della presentazione della documentazione di impatto acustico, secondo quanto prevede l'art. 4, 1°c. DPR 227/2011 e l'allegato "B" (n. 32).
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Purtroppo questo caso, frequente, testimonia come l'AUA sia stata una occasione persa sia di semplificazione che di gestione razionale delle procedure e sia finita per diventare un PACHIDERMA (fra l'altro in contemporanea alla soppressione/riorganizzazione dell'Ente titolare).
Ciò detto a mio avviso HAI PERFETTAMENTE RAGIONE.
I procedimenti abilitativi indicati in AUA non sono COLLEGATI, cioè l'interessato è libero di chiedere di attivare quelli che ritiene, in quella fase dell'attività, necessari.
Fra l'altro per la parte acustica, come hai ben osservato, siamo fuori dall'obbligo della VIAC ed è sufficiente la dichiarazione dell'interessato anche in sede AUA per escludere ulteriori adempimenti.

A te il difficile compito di farlo presente alla Provincia!

riferimento id:30324

Data: 2015-11-24 18:19:10

Re:Questione su AUA

la questione è complessa.
In parte sono d’accordo con la Provincia e in parte con te.

Il distributore di carburante, vista la [i]ratio[/i] del DPR 227/2011 non può essere equiparato [i]tout-court[/i] alla vendita di generi vari. A parere mio non rientra nell’allegato che citi e quindi è, quanto meno, soggetto a procedura comunicativa ai sensi della legge 447/95, LR 89/98, DPR n. 227/2011 e DPR 59/2013 (se vuoi approfondire con dovizia di particolari guarda la DDGR 490/2014).
Quindi, da un punto di vista sostanziale, la Provincia, consapevole che per forza la comunicazione acustica dovrà finire nell’AUA (c’è già un procedimento autorizzativo), si è permessa di rilevare: visto che lo devi fare, fallo subito e non crearmi carichi di lavoro successivi non giustificabili.

D’altra parte, il privato potrebbe eccepire che benché consapevole di quanto appena affermato, non intende presentare le due procedure contestualmente. Questo per svariati motivi: ancora non ha deciso l’assetto dei punti di emissione sonora né la tipologia di attrezzatura oil/no-oil che intenderà utilizzare. A parere mio, se il privato dichiara che intende procedere step by step , la provincia ne dovrebbe prendere atto. Il privato dichiarerà di essere consapevole che l’avvio effettivo dell’attività è subordinato a nuovo rilascio dell’AUA definitiva comprendente anche la procedura acustica.
Su quest'ultimo punto si potrebbe notare che il privato e la provincia si potrebbero mettere d'accordo sul congelare il procedimento in attesa della documentazione acusticache non può essere prevista nel breve periodo. Da altro punto di vista è probabile che il privato voglia almeno il tito per gli scarichi per definire bene gli altri procedimenti edlizi (varianti ecc. ) e avere la sicurezza dell'investimento.

PS
a mio modestissimo parere la AUA ha degli aspetti contrari ai suoi pricipi. Trasformare una semplice dichiarazione sostitutiva in un sub-procedimento autorizzativo non è il massimo della semplificazione.

riferimento id:30324

Data: 2015-11-25 13:07:49

Re:Questione su AUA

Mi conforta molto il fatto che la pensiate come me; so che sarà difficile farlo presente alla Provincia ed al proposito, sto pensando di coinvolgere il mio ufficio ambiente, la Regione, se non addirittura il Ministero dell'Ambiente in persona che a suo tempo emanò una circolare applicativa .............. vedremo.......

riferimento id:30324
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