Data: 2015-11-11 08:12:42

attiivita' estetica

Chiediamo il vostro aiuto per cercare di rispondere a questo quesito che riportiamo testualmente:

la società “x” gestisce con il lavoro delle due uniche socie una attività di estetista;
- vorrebbero implementare la loro offerta di servizi con la “applicazione di trucco semi-permanente”;
- tale trattamento verrebbe eseguito da una terza persona “y”, titolare di ditta individuale con propria partita Iva, nei locali della società “x”;
- fiscalmente sarà sempre la società “x” che emetterà ricevuta fiscale nei confronti delle clienti, mentre periodicamente la ditta “y” fatturerà alla società “x” i servizi prestati.

Escludendo l’affitto di poltrona, le domande sono queste:

- che tipo di comunicazione, se dovuta, dobbiamo fare al SUAP?
- il locale già adibito per l’attività di estetista è idoneo anche per la nuova attività che verrà svolta in una parte di esso?
- gli eventuali requisiti professionali richiesti sono posseduti dalla terza persona “y”, come possiamo farli valere in questa fattispecie?

si ringrazia anticipatamente per la collaborazione.

riferimento id:29897

Data: 2015-11-11 14:33:42

Re:attiivita' estetica

Quello che hai descritto è un classico caso di affidamento di reparto. Nel mondo del commercio al dettaglio è una fattispecie molto frequente: Tizio gestisce il reparto macelleria dentro il supermercato e gli scontrini alla cassa sono battuti dal supermercato. Tizio, da parte sua, emetterà fattura per l’importo dei corrispettivi incassati dal supermercato.

Per allargare il discorso, ho più volte sostenuto che attualmente, alla luce di tutte le più recenti normative sulla libertà di esercizio di impresa, l’affitto di poltrona si presenta come un’inutile specificazione:
- della più nota fattispecie dell’affidamento di reparto che, se non per motivi legati alla salute degli avventori, dovrebbe essere sempre ammesso;
- del caso generale di esercizio congiunto quando più “codici fiscali” operano e vendono direttamente al cliente finale il loro prodotto o servizio all’interno di una condivisa unità locale.

Detto questo, la legge non prevede nessuna procedura per l’affidamento di reparto per attività artigianali. Da un punto di vista amministrativo non vedo problemi. In via cautelare, puoi dare conto del contratto di affidamento di reparto all’amministrazione comunale comunicando e descrivendo la fattispecie, e facendo dichiarare i requisiti professionali al soggetto y (prendi spunto dalla fattispecie commerciale).

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