MINISTERO GIUSTIZIA - Possibilità di accesso ad Intemet da parte dei detenuti
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DIPARTIMENTO DELL'AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
DIREZIONE GENERALE DETENUTI E TRATTAMENTO
LETTURA CIRCOLARE
Ai Sigg. Provveditori Regionali
Ai Siizu. Direttori deeli Istituti Penitenziar
Ai Sie». Direttori Generali
LORO SEDI
LORO SEDI
SEDE
Al Sig. Direttore dell'Istituto Superiore Studi Penitenziari
ROMA
Ai Sigg. Direttori degli Uffici di Staff del Capo del Dipartimento
SEDE
[b]OGGETTO : Possibilità di accesso ad Intemet da parte dei detenuti.
[/b]
L'utilizzo degli strumenti informatici da parte dei detenuti ristretti negli Istituti penitenziari.
appare oggi un indispensabile elemento di crescita personale ed un efficace strumento di sviluppo
di percorsi trattamentali complessi.
Sono, infatti, sempre più numerose le iniziative di natura traltamentale che richiedono
l'utilizzo delle moderne tecnologie informatiche nel campo del lavoro, dell'istruzione/formazione,
nella gestione del servizio biblioteca interno.
Tali iniziative, di insostituibile valore risocializzante, pongono tuttavia problemi legali alla
sicurezza ed al rispetto della normativa vigente, in considerazione della particolari del contesto
detentivo.
D'altro canto, l'esclusione dalla conoscenza e dalTutilizzo delle tecnologie informatiche
potrebbe costituire un ulteriore elemento di margìnalizzazione per i ristretti.
Le Regole Penitenziarie Europee del 2006 hanno, sul punto, riaffermato il principio di un
trattamento penitenziario che si avvicini il più possibile alle condizioni di vita, di organizzazione
del lavoro e di studio delle persone libere,
Pertanto, nella ralio dcll'art. 40 del DPR 230/2000 che ha previsto la possibilità di tenere
ed utilizzare personal computers, per motivi di studio e lavoro, sia nella camera di pernottamento
che nelle sale comuni con l'autorizzazione del Direttore dell'Istituto l'accesso ad Internai può e
deve costituire per i detenuti e gli internati un proficuo strumento da impiegare in sicurezza per incrementare le offerte trattamentali.
Si (ratta, quindi, di valorizzare le esperienze innovative dì telelavoro, formazione e didattica
a distanza, già realizzate in alcuni Istituti, dando nuova linfa al rapporto tra il carcere e il territorio
in tutte le espressioni significative { imprese, scuola, università, biblioteche. Enti e servizi locali
eie.) che sostengono la partecipazione dei detenuti alla vita sociale e familiare.
A questo riguardo, le circolari ministeriali diramate per regolamentare l'uso ed il possesso
del PC all'interno delle camere detentive ( n.3556/6006 del 15 giugno 2001 e n.000826 del 4
novembre 2002). hanno già escluso ogni possibilità di collegamento all'esterno per i PC in
possesso ed uso di singoli soggetti; tale preclusione viene confermata con la presente disposizione.
II monitoraggio sulle sperimentazioni in eorso di accesso ad Intemet nell'ambito dei percorsi
trattamentali, espletato presso gli Istituti del territorio nello scorso mese di agosto, ha evidenziato
una diversificata modulazione degli accorgimenti tecnici adottati e dei contesti organizzativi.
facendo emergere la necessità di definire linee guida uniformi ed aggiornate.
Nella materia, l'Ufficio per la Gestione del Sistema Informativo Automatizzato sta
predisponendo un modello di riferimento omogeneo, sicuro e controllato, per tutte le strutture periferiche.
II modello individuato consentirà di utilizzare l'infrastrullura tecnologica che sovraintende
ai servizi di connettività e sicurezza in uso al Ministero della Giustizia.
La configurazione delle postazioni e la predisposizione delle politiche di sicurezza saranno
curate a livello centrale; mentre le limitazioni poste alfinfrastruttura di rete consentiranno di
instradare il singolo utente esclusivamente verso i siti (white lisi) per i quali è stalo autorizzato.
In proposito, sarà, in tempi brevi, avviata una fase di sperimentazione dell*architettura tecnica ed organizzativa.
In attesa dell'avvio del citato modello, per le esperienze già in corso e per quelle in via di
realizzazione, si forniscono le seguenti indicazioni:
I detenuti e gli internati possono accedere ad interne! solo nelle sale comuni dedicale alle
attività trattamentali, con esclusione quindi delle stanze di pernottamento, per consentire
un agevole controllo da parte degli operatori;
La navigazione è consentita verso siti selezionali, in funzione delle esigenze legate ai
percorsi trattamentali individuali, sulla base delle convenzioni/accordi stipulati con i
soggetti esterni che offrono opportunità trattamentali. Tali convenzioni devono prevedere in
ogni caso modalità di accesso guidale e sicure verso i siti previsti nella convenzione stessa:
E? consigliabile la presenza di un tutor di sostegno durante le attività, adeguatamente
formato dagli operatori specializzati presenti in tutti i Provveditorati Regionali:
I controlli sul!.'hardware, sui software e sulla navigazione devono essere garantiti
periodicamente. mediante apposita regolamenta/ione da parte della Direzione dell'istituto,
senza inficiare la produttività del lavoro e la regolarità dei percorsi di studio;
• L'accesso deve essere effettuato su rete separata rispetto a quella dell'istituto,
esclusivamente mediante collegamento via cavo, escludendo wireless, bìuetooth e
dispositivi USB;
L'accesso ad Internet è consentito di regola nei circuiti a custodia attenuala e Media
Sicurezza. Per i detenuti appartenenti al circuito Alta Sicurezza o sottoposti a regimi
particolari, le Direzioni devono considerare caso per caso le particolari ragioni ed i benefici
attesi secondo il progetto d'Istituto ed il programma di trattamento individualizzato,
dandone comunicazione al competente Ufficio 111 della Dire/ione Generale Detenuti e
Trattamento per eventuali osservazioni:
• Non è consentito l'accesso ad Internet ai detenuti sottoposti al regime ex ari 41 bis O.P. :
I soggetti pubblici e privati ( istituzioni, professionisti, imprese e cooperative, università e
scuole. Enti locali e terzo settore) che offrono ai detenuti opportunità trattamentali che
prevedono l'utilizzo di Internet. devono essere informati sulle modalità individuate, ai fini di
una verifica sul piano della funzionalità, compatibilita dei sistemi ed essere inoltre informati
degli eventuali oneri di spesa;
• La Direzione dell'Istituto deve assumere tutte le informazioni ed espletare tutte le verifiche
sull'affidabilità dei soggetti esterni e dei detenuti ammessi al percorso, richiamando nei
contratti, accordi, protocolli d'intesa e altri atti convenzionali, gli obblighi relativi al
rispetto delle regole tecniche per l'utilizzo sicuro di Internet, l'obbligo di segnalare alla
Direzione l'eventuale trasmissione di contenuti non consentiti e faccettazione di controlli a
campione o in casi sospetti;
Qualora i controlli dessero esito positivo, verrà trasmessa tempestivamente una segnalazione
al Magistrato di Sorveglianza e/o all'Autorità giudiziaria competente, con la proposta di
censura. applicando per analogia l'ari 18 ter O.P. relativo alla corrispondenza postale e
telegrafica, con le conseguenze e i provvedimenti del caso sia nei confronti del detenuto, sia
del soggetto esterno, compresa la risoluzione unilaterale del contratto e/o accordo;
Per quel che concerne i rapporti con fa famiglia, nel quadro normativo europeo ( Regola 24
4/5 e commentario alle Regole Penitenziarie Europee) si afferma il dovere delle Autorità di
facilitare " i conlatti con il mondo esterno"1 e dì " permettere ai detenuti di mantenere e sviluppare
relazioni familiari il più possibile normali".
Nella stessa direzione, il disegno di legge governativo n.2798. approvato di recente alla
Camera ed ora ali esame al Senato, prevede all'arUl (Principi e criteri direttivi per la riforma
dell Ordinamento Penitenziario) di sostenere il diritto all'affettività in carcere e di favorire le
relazioni familiari, anche utilizzando i collegamenti audiovisivi.
A questo riguardo, con nota del Vice Capo Vicario n. 0034193 del 29/01/2014 veniva
richiesto alle Direzioni degli istituti di fornire notizie in merito ad eventuale avvio del sistema di
comunicazione via Skype. ove le dotazioni informatiche lo consentissero.
Nei monitoraggio espletato nella scorsa estate, non sono emerse criticità in merito
ali utilizzo di tale strumento. Pertanto, tutte le strutture ove sono allocali detenuti comuni, sono
invitate ad implementare l'utilizzo di tale strumento o. ove ritenuto di maggiore garanzia per le
esigenze di sicurezza, la piattaforma Microsoft Lync.
IL CAPO DIPARTIMENTO
Santi Consolo
Un report europeo chiede l’accesso a internet e il diritto all’affettività per i detenuti
http://www.osservatorioantigone.it/new/news/antigone-news/2796-un-report-europeo-chiede-l-accesso-a-internet-e-il-diritto-all-affettivita-per-i-detenuti
Ok a uso pc e internet per detenuti
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2015/11/02/ok-a-uso-pc-e-internet-per-detenuti_56c08e56-4a82-473c-9a66-664faf7329d8.html
Carcere: pc e internet per i detenuti, ma non dimentichiamo l’affettività
http://www.cittadinanzattiva.it/notizie/giustizia/8261-carcere-pc-e-internet-per-i-detenuti-ma-non-dimentichiamo-l-affettivita.html