Premesso che il comune (molto piccolo) non ha il piano, la ditta X titolare di bar esercita anche attività di vendita di quotidiani (punto non esclusivo).
La ditta X vuole vendere alla ditta Y (tabaccheria) la licenza. Le ditte distano 300 metri (so che non è un vincolo normativo, ma per il distributore sì...).
Premesso che conosco bene la posizione di questo forum sulla SCIA per edicole, la domanda è: può essere ceduta da un bar a una tabaccheria la licenza? O questa è legata all'attività prevalente (bar) e quindi semmai X (per risolvere i problemi con il distributore) dovrebbe cessare l'attività e Y avviarla ex novo?
Grazie, come sempre!
Premessa: non esiste il concetto di "vendita" o "affitto" di licenza.
Ciò che si vende p si affitta è una azienda o un ramo di azienda. E questo complesso di beni può "contenere" al suo interno titoli abilitativi fra cui le licenze di cui si parla.
Questo per chiarire che NON SPETTA AL COMUNE sindacare la legittimità di una cessione di azienda che abbia ad oggetto la licenza X o Y (verifica che, nel nostro ordinamento, spetta ai NOTALI).
Noi possiamo solo sindacare se il SUBENTRANTE ha i requisiti o meno per esercitare (es. se chi acquista non ha i requisiti soggettivi il notaio fa comunque l'atto ma noi diretto al subentrante che non può esercitare .... NON che l'atto di compravendita non è valido).
Ciò chiarito nel caso di specie NON ESISTONO limitazioni perchè B (titolare di generi di monopolio) possa esercitare l'attività di punto non esclusivo e ciò lo potrà fare:
1) ex novo
2) subentrando ad A anche in relazione al punto non esclusivo.