Buongiorno,
un'estetista con sede in altro Comune, vorrebbe effettuare dei massaggi con creme per una volta a settimana presso una palestra del nostro Comune, la quale le affitterebbe una stanza.
Penserei che i massaggi in questione rientrano tra quelli a finalità estetiche e non del benessere?
Qualora rientri tra l'attività di estetica, sarà la palestra che mi presenta un avvio di attività estetica?
L'estetista non deve fare niente?
grazie mille.
L’attività estetica può essere esercitata in modo congiunto con altri tipi di attività fatti salvi i requisiti strettamente necessari all’esercizio (vedere DPGR 47R/2007 sulle caratteristiche dei singoli ambienti).
La giurisprudenza ha chiarito che è sempre necessaria una figura in possesso dei requisiti professionali. L’unica deroga è quella dell’art. 103 del DPGR 47R/2007 anche se è da rilevare che la giurisprudenza è del tutto contraria.
Nel nostro caso occorre che qualcuno faccia una SCIA per esercizio dell’attività estetica. La SCIA può essere fatta dalla palestra nominando l’estetista come responsabile tecnico e addetta all’esercizio delle prestazioni. In alternativa non vedo problemi di principio se la SCIA la presenta la stessa estetista (se è lei a riscuotere) presupponendo un esercizio congiunto/affitto di cabina.
È esercizio abusivo della professione fare massaggi non meramente distensivi a pagamento
Cass. Pen., Sez. VI, 21 dicembre 2015, n. 50063
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