Un commerciante, titolare di un esercizio di vicinato settore alimentare, ci ha chiesto se era possibile installare nel proprio esercizio un distributore self service di vino al bicchiere. Il pagamento avverrebbe tramite l'acquisto di una scheda al banco. Il dubbio che abbiamo avuto è se tale attività possa configurarsi o meno come vendita tramite distributore automatico e quindi in contrasto con l'art.65 del codice.
riferimento id:2946Sono dell'avviso che la [i]ratio[/i] che sta dietro al divieto di vendere alcolici tarmite distributori automatici risiede nel fatto che il distributore automatico non possa essere controllato e quindi non possa essere impedita la vendita degli alcolici ai minori.
Ciò che connota la natura del distributore automatico è il funzionamento/erogazione anche in assenza di gestore o comunque in assenza di generico personale di gestione.
Nel tuo caso, benché si tratti di un mezzo automatico, è da considerarsi un mezzo di somministrazione funzionante in orario di esercizio, alla presenza del gestore, tramite scheda venduta ad avventori individuabili e controllabile durante l'erogazione.
Non posso dare certezze (non ho trovato sentenze ad hoc) ma la [i]ratio[/i] di cui ho parlato all'inizio è salva. Il gestore può dare prova di controllo del divieto di vendita alcolici ai minori di 16 anni.
Ricorda inoltre che l’esercente che vende o somministra le bevande alcoliche è tenuto ad accertare la effettiva età del minore. Il mancato accertamento presuppone una colpa che è sufficiente integrare la contravvenzione di cui all’art. n. 689 del codice penale
(lo afferma una sentenza della cassazione).