Egregio Dottore, ho un quesito da farle.
Nel centro storico abbiamo un bar che è aperto fino a notte fonda e ci sono due famiglie confinanti che lamentano disturbo.
Qualche mese fa gli ho fatto un'ordinanza per cessare l'attività di allietamento musicale fino a quando non avesse provveduto a tarare l'apparecchiatura, cosa che ha fatto.
Ora l'altra notte hano festeggiato un compleanno e i residenti, che sul loro balcone hanno installato telecamera (che dà sull'ingresso di casa e sulla strada) con audio, mi hanno trasmesso questo video (che riprende solo la strada) con un audio pazzesco dove si sente, in piena notte, musica e schiamazzi.
Ora i titolari del bar potrebbero dire che non sono loro, considerato che dal video non si evince da dove proviener il suono, ma comunque è l'unico bar in zona.
A questo punto, secondo Voi, visti i precedenti, sulla base di questo video/audio posso emettere provvedimento per far chiudere il bar a mezzanotte o max all'una?
In attesa di leggere la risposta di chi è più competente, direi in primis che occorre fare attenzione ad usare a fini "probatori" simile materiale audio/video del privato che, per come rappresentato, potrebbe persino essere non in regola con le vigenti disposizioni in materia di videosorveglianza (visto che riprende anche la strada - ritengo pubblica) ed in tal caso inficiare anche la legittimità dell'ordinanza comunale che la usa come atto/fatto presupposto.
Meglio sarebbe sempre far verificare, ove possibile e noto per tempo, dalla Polizia Municipale o, ove intervenuti per schiamazzi o altro, dalle Forze di Polizia. Al limite, in assenza di interventi diretti in loco, si potrebbe comunque far chiedere dalla Municipale (specificando lo scopo della richiesta) a Polizia e CC se hanno avuto in quella notte richieste di intervento su linee d'emergenza (112/113) da parte di terzi per schiamazzi, musica ad alto volume etc. asseritamente provenienti da quel determinato locale.
Basare comunque un'ordinanza solo su un video simile potrebbe comportare a mio avviso qualche problema.
Ma attendo anch'io di leggere il parere degli esperti.
Egregio Dottore, ho un quesito da farle.
Nel centro storico abbiamo un bar che è aperto fino a notte fonda e ci sono due famiglie confinanti che lamentano disturbo.
Qualche mese fa gli ho fatto un'ordinanza per cessare l'attività di allietamento musicale fino a quando non avesse provveduto a tarare l'apparecchiatura, cosa che ha fatto.
Ora l'altra notte hano festeggiato un compleanno e i residenti, che sul loro balcone hanno installato telecamera (che dà sull'ingresso di casa e sulla strada) con audio, mi hanno trasmesso questo video (che riprende solo la strada) con un audio pazzesco dove si sente, in piena notte, musica e schiamazzi.
Ora i titolari del bar potrebbero dire che non sono loro, considerato che dal video non si evince da dove proviener il suono, ma comunque è l'unico bar in zona.
A questo punto, secondo Voi, visti i precedenti, sulla base di questo video/audio posso emettere provvedimento per far chiudere il bar a mezzanotte o max all'una?
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Concordo al 100% su quanto indicato da Roberto.
Il video non è utilizzabile da solo (ed anzi potrebbe essere la prova di un ILLECITO da parte degli esponenti in quanto riprende aree pubbliche ed attua un trattamento di dati ed una comunicazione che potrebbe porsi in contrasto con il dlgs 196/2003). inoltre è privo di rilievo e non significativo.
Cosa diversa è la TESTIMONIANZA degli esponenti che vale come indizio a cui devono però seguire ulteriori accertamenti anche testimoniali.
Egregio Dottore, queste due famiglie hanno sempre chiamato i Carabinieri, anche in piena notte, che a volte sono intervenuti e a volte hanno redatto relazioni negative, considerato che al loro sopraggiungere non riscontravano nulla (ovviamente perchè o si accorgevano dell'arrivo della pattuglia oppure le persone che distrurbavano si erano allontanate perchè la pattuglia arrivava minomo mezz'ora dopo).
Inoltre le uniche due famiglie del centro storico che vengono disturbate sono prorpio quelle alle spalle del Bar, dove vi è una Corte che fa rimbombare il rumore.
Inoltre anche la P.M. ha fatto sopralluoghi notturni e non hanno riscontrato nulla di particolarmente fastidioso se non il vociare. Però quando vi è musica la cosa cambia e non essendso il locale insonorizzato (e sapendo i titolari che la P.M. non svolge servizio notturno) ne approfittano.
A questo punto, considerato che vi è un precedente provvedimento nei confronti del Bar, secondo Lei, posso ascoltare a sommarie informazioni le due famiglie interessate e prendere i rapporti dei numerosi interventi dei Carabinieri (seppur negativi) ed aprire il procedimento. Ciò è sufficiente per evitare causa risarcimento danni?
Considera che chi fa tutto sono io che sono Responsabile della P.M. e del SUAP (nonostante le incompatibilità ormai conclamate!!!).
Grazie per la cortese risposta.
Egregio Dottore, queste due famiglie hanno sempre chiamato i Carabinieri, anche in piena notte, che a volte sono intervenuti e a volte hanno redatto relazioni negative, considerato che al loro sopraggiungere non riscontravano nulla (ovviamente perchè o si accorgevano dell'arrivo della pattuglia oppure le persone che distrurbavano si erano allontanate perchè la pattuglia arrivava minomo mezz'ora dopo).
Inoltre le uniche due famiglie del centro storico che vengono disturbate sono prorpio quelle alle spalle del Bar, dove vi è una Corte che fa rimbombare il rumore.
Inoltre anche la P.M. ha fatto sopralluoghi notturni e non hanno riscontrato nulla di particolarmente fastidioso se non il vociare. Però quando vi è musica la cosa cambia e non essendso il locale insonorizzato (e sapendo i titolari che la P.M. non svolge servizio notturno) ne approfittano.
A questo punto, considerato che vi è un precedente provvedimento nei confronti del Bar, secondo Lei, posso ascoltare a sommarie informazioni le due famiglie interessate e prendere i rapporti dei numerosi interventi dei Carabinieri (seppur negativi) ed aprire il procedimento. Ciò è sufficiente per evitare causa risarcimento danni?
Considera che chi fa tutto sono io che sono Responsabile della P.M. e del SUAP (nonostante le incompatibilità ormai conclamate!!!).
Grazie per la cortese risposta.
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SICURAMENTE fai bene ad avviare il procedimento sulla base delle sommarie informazioni. In tale ambito chiedi ad ASL verifiche strumentali e accertamenti ed assegna un termine per scritti (es. 60 giorni) e definisci un termine 8es. 180 giorni) per chiudere il procedimento.
Non vedo forme di responsabilità dell'ente e tue personali.
OVVIAMENTE suggerisci agli interessati di sentire un legale per una eventuale azione civile, anche d'urgenza, nei confronti dei disturbanti.
Dottore e se intervenissi in maniera generale così come previsto dal Codice del Commercio Regione Puglia n. 24 del 2015 che all'art. 9 prevede:
Art. 9
Orari di apertura e di chiusura
1. Gli orari di apertura e di chiusura al pubblico degli esercizi di vendita al dettaglio sono rimessi alla libera determinazione degli esercenti nel rispetto delle disposizioni del presente articolo e dei criteri emanati dai comuni, sentite le associazioni e organizzazioni di cui all’articolo 3.
2. Il Comune, in accordo con le associazioni e organizzazioni di cui all’articolo 3, definisce anche attraverso provvedimenti organici:
a) le modalità per garantire il servizio minimo in caso di più festività consecutive e di periodi di ferie, con particolare riferimento ai punti vendita alimentari, ai pubblici esercizi, agli impianti di distribuzione di carburanti e alle rivendite di giornali e riviste;
b) per gli impianti di distribuzione carburanti per uso di autotrazione sulla rete stradale ordinaria, l’orario minimo settimanale di apertura degli impianti stradali è di cinquantadue ore. Tutti gli impianti devono comunque rimanere aperti nella fascia antimeridiana dalle ore otto alle ore dodici e nella fascia pomeridiana dalle ore sedici alle ore diciannove;
c) l’eventuale monte ore minimo giornaliero per i pubblici esercizi;
d) gli orari per l’esercizio del commercio su aree pubbliche, tenendo conto delle caratteristiche delle diverse manifestazioni (fiere e mercati), delle esigenze di approvvigionamento, della presenza di attività di somministrazione, nonché della opportunità di evitare la sovrapposizione fra le manifestazioni e la vendita itinerante;
e) le zone del comune e/o le fasce orarie in cui è limitata l’apertura di esercizi commerciali e l’esercizio di attività su aree pubbliche o di pubblici esercizi per motivi di ordine pubblico, di sicurezza, igienico sanitari, di compatibilità acustica o altre motivazioni di interesse generale.
In questo caso potremmo far chiudere prima i pubblici esercizi del centro storico (o di altra area) in maniera generale, senza colpirne nessuno in particolare?
Secondo lei cosa si intende per " PROVVEDIMENTI ORGANICI"? . E' sufficiente un'ordinanza?
Grazie per la cortese risposta.
Dottore e se intervenissi in maniera generale così come previsto dal Codice del Commercio Regione Puglia n. 24 del 2015 che all'art. 9 prevede:
Art. 9
Orari di apertura e di chiusura
1. Gli orari di apertura e di chiusura al pubblico degli esercizi di vendita al dettaglio sono rimessi alla libera determinazione degli esercenti nel rispetto delle disposizioni del presente articolo e dei criteri emanati dai comuni, sentite le associazioni e organizzazioni di cui all’articolo 3.
2. Il Comune, in accordo con le associazioni e organizzazioni di cui all’articolo 3, definisce anche attraverso provvedimenti organici:
a) le modalità per garantire il servizio minimo in caso di più festività consecutive e di periodi di ferie, con particolare riferimento ai punti vendita alimentari, ai pubblici esercizi, agli impianti di distribuzione di carburanti e alle rivendite di giornali e riviste;
b) per gli impianti di distribuzione carburanti per uso di autotrazione sulla rete stradale ordinaria, l’orario minimo settimanale di apertura degli impianti stradali è di cinquantadue ore. Tutti gli impianti devono comunque rimanere aperti nella fascia antimeridiana dalle ore otto alle ore dodici e nella fascia pomeridiana dalle ore sedici alle ore diciannove;
c) l’eventuale monte ore minimo giornaliero per i pubblici esercizi;
d) gli orari per l’esercizio del commercio su aree pubbliche, tenendo conto delle caratteristiche delle diverse manifestazioni (fiere e mercati), delle esigenze di approvvigionamento, della presenza di attività di somministrazione, nonché della opportunità di evitare la sovrapposizione fra le manifestazioni e la vendita itinerante;
e) le zone del comune e/o le fasce orarie in cui è limitata l’apertura di esercizi commerciali e l’esercizio di attività su aree pubbliche o di pubblici esercizi per motivi di ordine pubblico, di sicurezza, igienico sanitari, di compatibilità acustica o altre motivazioni di interesse generale.
In questo caso potremmo far chiudere prima i pubblici esercizi del centro storico (o di altra area) in maniera generale, senza colpirne nessuno in particolare?
Secondo lei cosa si intende per " PROVVEDIMENTI ORGANICI"? . E' sufficiente un'ordinanza?
Grazie per la cortese risposta.
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Secondo me perdi il ricorso e paghi i danni.
Nè la disciplina nazionale nè quella regionale consentono di DISPORRE LA CHIUSURA ANTICIPATA degli esercizi, per di più a carattere generalizzato, motivata (più o meno direttamente) con la violazione delle norme sull'inquinamento acustico di un esercizio.
E' come se tu, accertato che un tizio sfreccia a 90 all'ora in zona a 50 all'ora ... invece che sanzionarlo ... riducessi il limite di velocità in una zona a 30 all'ora!
La risposta non sarebbe congruente con la causa.
In questo caso siamo in presenza, addirittura, di UN SOLO ESERCIZIO che disturba una sola famiglia .... la risposta sarebbe SPROPORZIONATA e priva di logica.
Il consiglio è:
1) lasciare ai PRIVATI i rapporti conflittuali che li riguardano (il Comune tutela l'interesse pubblico, non quello di singoli ... anche se "elettori"!)
2) intervenire per accertate violazioni
3) intervenire "SOFT" cioè eventualmente convocando l'esercente e convincendolo a "stare più tranquillo" ... senza minacciare interventi con poteri che non si hanno
4) fare la stessa cosa con le famiglie coinvolte ... facendo presente cosa il comune può fare e cosa no .. e cosa possono fare da soli (giudice civile)
Nell'ambito dell'eventuale vertenza civile mi permetto di segnalare la recente sentenza della Corte di Cassazione Civile sez. III 16/10/2015 n. 20927 che può costituire un utile precedente per i soggetti che lamentano simili fastidi.
Scusate dottore, ma allora in quale caso si applica la predetta legge regionale?
Ho visto che nel Comune di Bolzano (certo non ha nulla a che fare con la Puglia, ma lo menziono a titolo di esempio) hanno approvato un regolamento in tal senso, ossia con la chiusura per tutti i locali alle 00.30, e per alcuni (che si dimostrano particolarmente inclini al rispetto delle regole) la possibilità di chiusura alle 01.30.
Ciò che vorrei fare io è questo.
Come posso fare? Non è sufficiente il fatto che abbia accertato con tecnico fonometrico lo sforamento dei limiti (seppur una sola volta) per fare ciò?
Perfavore aiutate perchè queste due famiglie mi assillano e mi vengono a trovare spesso a casa per ciò.
Il discorso è lungo e complesso, puoi vedere le sentenze che indico, soprattutto le due in grassetto
TAR Milano 288/2011
TAR Toscana n. 670/2009
TAR. Umbria n. 492/2010
[b]Consiglio di Stato n. 1372/2013[/b]
TAR Toscana n. 109/2014
TAR Toscana n. 780/2015
TAR Umbria n. 215/2015
TAR Milano n. 1708/2014
[b]
TAR Piemonte n. 1191/2015[/b]
Dottore il Comune che ha adottato il regolamento di chiusura anticipata è Bergamo e non Bolzano.
riferimento id:29280