A seguito di un 'ispezione da parte dei nas in tre distinte attività commerciali è emersa la mancanza del certificato di agibilità dei locali. I suddetti sono di proprietà comunale , dati in gestione negli anni 80 e dalla relativa acquisizione degli atti, effettivamente, non risultano mai rilasciate le relative agibilità. Ad oggi l' ente ha ricevuto note di richiesta conformazione documentale rispettivamente da NAS e ASL competente entro 10 gg , altrimenti procederanno alla sospensione delle attività. Si chiede se preventivamente , la polizia locale possa provvedere autonomamente all' irrogazione delle sanzioni oppure dovrebbe essere il competente ufficio tecnico a provvedere al rilascio delle certificazioni necessarie? Inoltre per uno dei locali esiste una richiesta di parere ASL a cui non si e' mai ricevuta alcuna risposta. Per gli altri due invece sono presenti nulla osta ASL rilasciati nel 1987 e certificazioni da parte del sindaco.
riferimento id:29230
A seguito di un 'ispezione da parte dei nas in tre distinte attività commerciali è emersa la mancanza del certificato di agibilità dei locali. I suddetti sono di proprietà comunale , dati in gestione negli anni 80 e dalla relativa acquisizione degli atti, effettivamente, non risultano mai rilasciate le relative agibilità. Ad oggi l' ente ha ricevuto note di richiesta conformazione documentale rispettivamente da NAS e ASL competente entro 10 gg , altrimenti procederanno alla sospensione delle attività. Si chiede se preventivamente , la polizia locale possa provvedere autonomamente all' irrogazione delle sanzioni oppure dovrebbe essere il competente ufficio tecnico a provvedere al rilascio delle certificazioni necessarie? Inoltre per uno dei locali esiste una richiesta di parere ASL a cui non si e' mai ricevuta alcuna risposta. Per gli altri due invece sono presenti nulla osta ASL rilasciati nel 1987 e certificazioni da parte del sindaco.
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La situazione è molto complessa.
TI CONSIGLIO di comunicare rapidamente l'avvio del procedimento diretto alla decadenza della licenza di somministrazione assegnando un termine congruo (60 giorni) per scritti e memorie ed inviandola per conoscenza a NAS e ASL.
Questo per consentire poi di procedere:
1) da parte dell'ufficio tecnico del Comune all'eventuale rilascio delle certificazioni
2) da parte dei richiedenti a fornire ulteriori elementi informativi (es. certificazione impianti, planimetrie ecc...)
Poichè il Comune ha dato in locazione immobile privo di agibilità STAREI ATTENTO a contestare all'impresa e ad adottare provvedimenti interdittivi (da un lato fai chiudere, dall'altro devi pagare i danni!) ....
OBIETTIVO: giungere entro 60 giorni a ottenere l'agibilità da rilasciare nei successivi 30 giorni.
Se entro questi 90 giorni non si riesce ad ottenre l'agibilità sentiamoci che valutiamo il da farsi.
P.S.
ASL e NAS non possono procedere alla sospensione dell'attività per la mera mancanza formale dell'agibilità Occorre che sia accertata la carenza dei requisiti.
La ringrazio per il prezioso aiuto
riferimento id:29230vedi TAR Campania, Napoli sentenza n. 3219/2011 - annullamento ordinanza d chiusura
[i]Il ricorso è fondato e merita accoglimento, con conseguente annullamento dell’atto impugnato, che si palesa illegittimo sotto un duplice profilo.
In primo luogo la disposta chiusura ad horas dell'esercizio commerciale avrebbe dovuto essere preceduta da un apposito procedimento di secondo grado, [b]previa comunicazione di avvio del relativo procedimento[/b], per l’annullamento d’ufficio delle precedente autorizzazione commerciale assentita, ancorché in via tacita (ex art. 7 del d.lgs. n. 114 del 1998, giusta la d.i.a, prot. 4729 del 26 febbraio 2009, mai contestata), dallo stesso Comune alla società ricorrente per l’esercizio dell’attività commerciale in questione.
[b]Ed infatti, la sopravvenuta rilevazione della mancanza di un requisito (il certificato di agibilità) necessario per l’esercizio dell’attività commerciale assentita, avrebbe dovuto essere valutata e apprezzata nell’ambito di uno specifico procedimento di riesame dell’originario titolo autorizzativo[/b], al fine di verificare la necessità, oggi, di disporre la contestata cessazione, e ciò sulla base di un motivato giudizio di prevalenza dell’interesse pubblico concreto e attuale alla immediata cessazione dell’attività commerciale, giudicato prevalente rispetto al contrapposto interesse del privato in buona fede a proseguire nell’attività nelle more dell’acquisizione del certificato di agibilità mancante. Il Comune intimato, invece, pur conscio dell’esistenza di un preesistente titolo autorizzatorio efficace alla base dell’attività commerciale di parte ricorrente, ne ha senz’altro disposto la cessazione, omettendo ogni attività istruttoria e procedimentale, nei sensi ora esplicitati.
Il provvedimento impugnato si palesa altresì illegittimo, sotto un secondo profilo, per sproporzione e mancata considerazione dell’interesse della società privata alla prosecuzione dell’attività illo tempore autorizzata, atteso che – pur in mancanza di ragioni sostanziali di insalubrità, antigienicità o non agibilità dei locali (nulla infatti in tal senso è detto nel provvedimento impugnato) - ha disposto senz’altro la cessazione dell’attività commerciale[b] per il solo motivo formale della mancanza del certificato di agibilità[/b].
Per tutti gli esposti motivi il ricorso deve giudicarsi fondato e va accolto, con conseguente annullamento del provvedimento impugnato.
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Potrei gentilmente avere una bozza dell'avvio procedimento di decadenza autorizzazione?
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Potrei gentilmente avere una bozza dell'avvio procedimento di decadenza autorizzazione?
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Allego una bozza di documento