M_236_Orientamenti_applicativi
[b]Quali motivazioni deve fornire il dipendente per poter rinviare le ferie al primo quadrimestre dell’anno successivo?[/b]
R. L’art. 16 del CCNL del 16 maggio 1995 stabilisce che “Compatibilmente con le esigenze di servizio, in caso di motivate esigenze di carattere personale, il dipendente potrà fruire delle ferie residue al 31 dicembre entro il mese di aprile dell’anno successivo a quello di spettanza”. Dalla formulazione della norma, non sembra necessario che il dipendente fornisca nel dettaglio le motivazioni che lo inducono a chiedere lo spostamento delle ferie all’anno successivo. In relazione a ciò si ritiene ammissibile che la richiesta possa anche avvenire sulla base di generiche necessità di carattere personale, che non richiedono alcuna valutazione da parte dell’amministrazione. Infatti, l’aspetto di maggior rilievo della disciplina dell’istituto è rappresentata dal fatto che, in ogni caso, la fruizione differita può essere consentita soltanto qualora la stessa sia compatibile con le “esigenze di servizio”. Queste ultime, pertanto, rappresentano l’unico criterio da seguire nell’accoglimento della richiesta del lavoratore e, qualora evidenziate, potrebbero costituire il solo elemento ostativo al diritto del lavoratore alla fruizione delle ferie entro il 30 aprile dell’anno successivo.
http://www.aranagenzia.it/index.php/orientamenti-applicativi/comparti/ministeri/3212-ministeri-ferie/6454-m236orientamentiapplicativi?mod_search_orapphide=yes
La motivazione generica assomiglia molto alla non-motivazione.
Trovo poco sensato un contratto locale che stabilisca a priori la disponibilità per tutti di x giorni da fruire oltre il termine ordinario, non potendosi stabilire a priori le esigenze né personali né di servizio.
Lo sanno tutti che in ferie si fanno bravate e strapazzate piuttosto che recupero psicofisico