dovendo provvedere al rilascio di una proroga per l'utilizzo di area pubblica in cui insiste un pubblico esercizio(chiosco-bar), in attesa che vengano definiti i criteri di cui all'intesa Stato Regioni luglio 2012 e successivo accordo Luglio 2015, si chiede se si ritiene possibile porre nel provvedimento di proroga o tramite stipula di apposita convenzione, delle ulteriori condizioni/prescrizioni quali a)obbligo del concessionario di provvedere alla pulizia dell'intera area prospiciente il chiosco, b)fissazione orari minimi di apertura dell'esercizio per garantirne la fruizione ad un ulteriore cerchia di utenti quali famiglie con bambini che frequentano l'area attrezzata c)disponibilità dei servizi igienici dell'esercizio anche per i non avventori. Il posteggio di cui trattasi è stato concesso specificatamente (in attuazione della deliberazione del CC del 2001) quale incentivo per la creazione e sviluppo imprenditoriale è esatto farlo ricadere nelle disposizioni generali sugli Accordi sopra citati pur non essendo stato individuato nel piano per il commercio su area pubblica?
riferimento id:28852La questione non è semplice o meglio, può prevedere diverse soluzioni. La situatone normativa è tale le amministrazioni comunali, nell’applicare l’Intesa del 16 luglio 2015 e quindi quella del 5 luglio 2012 debbano giudicare se le attività su chiosco siano assimilabili a quelle classiche del commercio su aa.pp. La specificazione è la seguente: l’Intesa del 2012 si applica alle attività che presentano caratteristiche, modalità di esercizio e termini di svolgimento rientrannti fra quelli considerati per le attività di vendita oggetto della medesima intesa.
L’Intesa della conferenza unificata è applicabile e cogente. Se ritenuta applicabile allora è più giusto prevedere una proroga automatica fino ad una certa data e poi procedere a nuovi bando valorizzando l’anzianità di esercizio ivi compresa quella relativa alla concessione in essere che può avere un peso specifico nel punteggio complessivo e quindi favorire il concessionario uscente.
In questo senso, dando retta all’Intesa, non dovresti procedere con provvedimenti di proroga ma adottare
atti a contenuto generale che diano continuità alle concessioni ex lege e sintezzi il regime applicabile. Addirittura puoi applicate tout-court il regime transitorio dell’Intesa del 2012 con le relative date e modalità (2017 ecc.) senza fare nessun atto.
Ripeto, però, che data complessità normativa e nelle more di una revisione normativa regionale, puoi procedere anche con provvedimenti particolari che portino le concessioni ad una certa data. In questo caso potrai prevedere delle condizioni specifiche.
Nel caso di atti generali vedo più difficile tornare su condizoni partcolari per l'esercizio della concessione. Occorrerebbe motivare bene in funzione di un pubblico interesse non prescindibile.