Un' associazione locale intende organizzare su area pubblica una manifestazione popolare (sagra) diffusa sulle strade del centro storico del ns. Comune, ove saranno presenti eventi di vario tipo (es. chioschi di somministrazione – mercato – esibizioni di musica dal vivo ecc. ) .
In alcuni luoghi non delimitati e liberamente accessibili (piazze) saranno collocate delle tendostrutture, adibite principalmente alla somministrazione di alimenti e bevande ed anche (non tutte) per esibizioni di musica dal vivo.
Per tutte le tendostrutture viene dichiarata una capienza inferiore alle 200 persone.
Dal punto di vista autorizzatorio ci stiamo ponendo alcuni interrogativi, sui quali vorremmo confrontarci :
1) l'intervento della commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo e' richiesto solo perche' in quei tendoni viene organizzato un pubblico spettacolo ? In mancanza di tale aspetto i tendoni utilizzati per la sola somministrazione potrebbero venire allestiti dagli organizzatori senza richiedere al Comune alcuna verifica di agibilita' ?
2) poiche' i pubblici spettacoli vengono tenuti in luoghi con affollamento massimo inferiore alle 200 persone potrebbe la commissione limitarsi ad esprimere un parere sul progetto ed il Comune procedere ad acquisire una attestazione di tecnico abilitato per ognuno dei tendoni ove sono previsti pubblici spettacoli da autorizzare ?
3) questa procedura , se assentita, potrebbe essere ripetuta l'anno successivo qualora l'organizzatore dichiari che nulla e' cambiato rispetto all' allestimento generale della sagra valutato dalla commissione ?
4) qual' e il tenore della certificazione che il tecnico incaricato dagli organizzatori dovra' predisporre :
puo' consistere in una generica attestazione di rispondenza del locale (tendone) alle regole tecniche stabilite dal Ministero dell' Interno ( cosi' come stabilito dall' art. 4 lettera e) del DPR 311/2001) o dovra' invece attestare analiticamente la rispondenza di ogni impianto alla corrispondente normativa ? ......si citano a titolo di esempio :
- impianti elettrici
- impianti gas
- corretto montaggio e staticita' delle tendostrutture
- correto montaggio dei palchi
- approntamento dei mezzi antincendio
- siustermi di illuminazione e di suicurezza
- sistemazione dei posti a sedere
- vie d'esodo e relative segnalazioni
Infine se la CCVPS ( sempre in sede di esame progetto) impone delle prescrizioni sanitarie : tipo la predisposizione di ulteriori servizi igienici oppure l'adozione delle pratiche di corretta prassi igienica il rispetto di tali direttive dovra' risultare sempre dalla certificazione del tecnico abilitato si puo' ritenere sufficiente una dichiarazione degli organizzatori ?
Chiedo scusa per la prolissita' ma i dubbi su queste procedure non sono pochi !
[color=red]1) l'intervento della commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo e' richiesto solo perche' in quei tendoni viene organizzato un pubblico spettacolo ? In mancanza di tale aspetto i tendoni utilizzati per la sola somministrazione potrebbero venire allestiti dagli organizzatori senza richiedere al Comune alcuna verifica di agibilita' ?
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A parere mio l’analisi è corretta. La normativa TULPS di cui all’art. 80 ed eventuale art. 68 si applica alle attività e ai luoghi per il pubblico spettacolo / trattenimento. Lo stesso vale anche in sede fissa: un mega ristornante con più di 100 posti tavola non è soggetto né ad art. 80 TULPS né alla prevenzioni incendi di cui al DPR 151/2011 (eccetto che per un eventuale superamento del limite di potenzialità termica della cucina).
Il comune, però, in quanto titolare delle funzioni di polizia amministrativa, potrebbe prevedere degli atti a carattere generale dove, nei limiti propri della normativa regolamentare, dettagliare alcuni accorgimenti obbligatori per chi organizza e gestisce questo tipo di manifestazioni su area pubblica (resta inteso che se ci sono impianti elettrici, ad esempio, questi debbono avere la loro dich. di conformità).
[color=red]2) poiche' i pubblici spettacoli vengono tenuti in luoghi con affollamento massimo inferiore alle 200 persone potrebbe la commissione limitarsi ad esprimere un parere sul progetto ed il Comune procedere ad acquisire una attestazione di tecnico abilitato per ognuno dei tendoni ove sono previsti pubblici spettacoli da autorizzare ? [/color]
Sì, se si considera ogni struttura come singolo luogo di pubblico spettacolo non connesso, da un punto di vista della sicurezza con un altro dello stesso tipo. La valutazione è discrezionale e sarà la CCVLS a farla.
magari la CCVLPS potrebbe giudicare una connessione evidente dei luoghi e considerare lo spettacolo unico, dato dalla somma delle capienze e quindi con capienza maggiore di 200 persone (da giudicare vedendo la situazione peculiare dei luoghi).
Sul punto si può approfondire con la dispensa che puoi scaricare in allegato a questo post: http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=28771.0 (riguarda, in via generale, la necessità del parere per i luoghi sotto le 200 persone e l’applicabilità della SCIA).
[color=red]3) questa procedura , se assentita, potrebbe essere ripetuta l'anno successivo qualora l'organizzatore dichiari che nulla e' cambiato rispetto all' allestimento generale della sagra valutato dalla commissione ?
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Sì, la normativa TULPS (art. 141 Reg. TULPS) dispone:
Salvo quanto previsto dagli articoli 141-bis e 142 per l'esercizio dei controlli di cui al primo comma, lettera e), e salvo che la natura dei luoghi in cui sono installati gli allestimenti temporanei richiedano una specifica verifica delle condizioni di sicurezza, non occorre una nuova verifica per gli allestimenti temporanei che si ripetono periodicamente, per i quali la commissione provinciale di cui all'articolo 142, nella stessa provincia, o quella comunale di cui all'articolo 141-bis, nello stesso comune, abbia già concesso l'agibilità in data non anteriore a due anni.
Anche senza l’intervento della CCVLPS, l’amministrazione può decidere la stessa cosa negli atti d polizia amministrativa che ho citato prima.
[color=red]4) qual' e il tenore della certificazione che il tecnico incaricato dagli organizzatori dovra' predisporre :
puo' consistere in una generica attestazione di rispondenza del locale (tendone) alle regole tecniche stabilite dal Ministero dell' Interno ( cosi' come stabilito dall' art. 4 lettera e) del DPR 311/2001) o dovra' invece attestare analiticamente la rispondenza di ogni impianto alla corrispondente normativa ? ......si citano a titolo di esempio :
- impianti elettrici
- impianti gas
- corretto montaggio e staticita' delle tendostrutture
- correto montaggio dei palchi
- approntamento dei mezzi antincendio
- siustermi di illuminazione e di suicurezza
- sistemazione dei posti a sedere
- vie d'esodo e relative segnalazioni [/color]
Ai sensi dell’art. 141 del Reg. TULPS, l tecnico assevera la rispondenza dell’impianto o della struttura al DM 16/08/96. Da lì deriva la verifica anche delle conformità impiantistiche e di tutto il resto (guarda, ad esempio, il Titolo VIII, n. 8.5, sule strutture tenda).
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Infine se la CCVPS ( sempre in sede di esame progetto) impone delle prescrizioni sanitarie : tipo la predisposizione di ulteriori servizi igienici oppure l'adozione delle pratiche di corretta prassi igienica il rispetto di tali direttive dovra' risultare sempre dalla certificazione del tecnico abilitato si può ritenere sufficiente una dichiarazione degli organizzatori ?[/color]
Da un punto di vista igienico sanitario in senso stretto, otto le 200 persone le prescrizioni dovrebbero essere poche o assenti dato che le “verifiche sulle condizioni di solidità, di sicurezza e di igiene dei locali sono sostituite dal lavoro del tecnico. Detto questo (a parere mio) limitatamente a questi aspetti (bagni chimici ecc.), reputo che possano sfuggire all’asseverazione sulla sicurezza e possano essere oggetto di mero controllo durante ,o svolgimento della festa o sottoposte a semplice dichiarazione sostitutiva in sede di avvio attività da parte dell’organizzatore