Buongiorno, un punto ricevitoria sisal vorrebbe installare due slot machine (video poker) all'interno della propria attivita'.
Deve presentare scia per l'installazione al comune e tenere conto di quanto stabilito dalla l. 57/2013 sulle distanze oltre a diversificare l'offerta e a rispettare il numero a seconda dei mq. E' reperibile il modello che tiene conto della l: 57/2013?
grazie Antonella
A mio avviso, se la ricevitoria non è già munita di licenza 88 tulps della Questura per raccolta scommesse o se non è all'interno di un locale 86 tulps (ad es un bar), allora deve fare la scia per giochi leciti ex art.86 c.3 lett. c) tulps e conseguente rilascio della tabella dei giochi ex art.110 c.1 tulps.
riferimento id:28726Concordo con Roberto.
L'interpretazione dell'art. 86 TULPS (ormai pacifica) prevede che si possa fare a meno di un uletriore titolo abilitativo allorquando l'esercizio dove verranno istallati i "comma 6" "comma 7" sia già in possesso di un titolo riconducibile all'art. 86 o 88 TULPS. Quindi, per fare un esempio, la SCIA per avviare un BAR ha valore anche di licenza di polizia amministrativa ex art. 86 TULPS e, in virtù di quella, il titolare può installare le macchinette. Resta inteso che lo stesso debba chiedere e farsi rilasciare la tabella dei giochi proibiti.
Anche le macchinette nei bar soggiacciono al campo applicativo della normativa regionale sulla ludopatia. In caso di installazione ex novo si applicano i limiti di distanza.
Da dire che la legge regionale non prevede un ulteriore titolo abilitativo rispetto a quelli classici. In poche parole, la legge non dispone che debba essere presentata nessuna dichiarazione propedeutica per l'installazione.
Puoi prevedere della modulistica atta allo scopo ma puoi farne anche a meno. In sede di controllo saranno i VVUU a misurare le distanze.
Se prevedi la modulistica direi di non perdere tempo in complicate e rischiose descrizioni sulle condizioni, basta il generico riferimento al rispetto della LR 57/13.