L'attività industriale con vendita dei prodotti nei locali di produzione o in quelli attigui non si configura come attività commerciale, ma come attività libera. E' corretto?
Quindi nei casi l'attività possa essere fonte di inquinamento acustico occorre applicare il D.P.R. N. 447/1995 e quindi spetta al Comune effettuare le opportune verifiche in sede di rilascio di concessione edilizia, visto che l'attività industriale non è oggetto di titolo abilitativo al commercio(S.C.I.A, licenza autorizzazione, ecc...)? Mi interesserebbe conoscere eventuali approfondimenti in materia! ::) :o
L'attività industriale con vendita dei prodotti nei locali di produzione o in quelli attigui non si configura come attività commerciale, ma come attività libera. E' corretto?
Quindi nei casi l'attività possa essere fonte di inquinamento acustico occorre applicare il D.P.R. N. 447/1995 e quindi spetta al Comune effettuare le opportune verifiche in sede di rilascio di concessione edilizia, visto che l'attività industriale non è oggetto di titolo abilitativo al commercio(S.C.I.A, licenza autorizzazione, ecc...)? Mi interesserebbe conoscere eventuali approfondimenti in materia! ::) :o
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Ciao,
sì è no nel senso che QUALUNQUE titolo concessorio è FORMALMENTE soggetto alla verifica di impatto acustico.
Formalmente perchè nella fase costruttiva tale verifica è del tutto teorica essendo ipotetici i recettori, le fonti di inquinamento, la situazione effettiva (sappiamo che fra progetto e realizzazioni ci possono essere varianti).
ERGO: nessuno, o quasi, presenta una valutazione di impatto acustico dettagliata in fase costruttiva. E' sufficiente del resto dire che in quella fase non si conosce nel dettaglio l'attività da svolgere ... ed è fatto.
Ciò premesso, quando l'interessato va pi ad esercitare la vendita nei locali attigui deve comunque rispettare i limiti acustici previsti dal piano/dpcm .... senza deroghe, a prescindere dal fatto che debba presentare o meno pratiche all'ente.