Consiglio di Stato, Sez. IV, n. 2878, del 11 giugno 2015
[b]Urbanistica.Piano degli insediamenti produttivi (PIP) come strumento di politica economica[/b]
[img width=300 height=201]http://www.residentadvisor.net/images/clubs/nl-pipdenhaaglogo.jpg[/img]
Il piano per insediamenti produttivi è, non solo e non tanto uno strumento di pianificazione urbanistica nel senso tradizionale, quanto e soprattutto uno strumento di politica economica, perché ha la funzione di incentivare le imprese, offrendo loro, ad un prezzo politico, previa espropriazione ed urbanizzazione, le aree occorrenti per il loro impianto o la loro espansione, e ciò in quanto poiché l'indennità di espropriazione è di gran lunga inferiore al valore di mercato degli immobili espropriati, mediante questi piani si realizza, di fatto, un trasferimento di ricchezza dal proprietario espropriato all'assegnatario. Le aree comprese dal piano regolatore generale nell'ambito di un piano per gli insediamenti produttivi (PIP) assumono carattere edificatorio e subiscono la conformazione propria del piano stesso, onde, nella determinazione del loro valore, come non si può tenere conto, ai fini della liquidazione dell'indennità di espropriazione, dell'incidenza negativa esercitata sul valore dell'area dal vincolo specifico di destinazione preordinato all'esproprio, così sono invece suscettibili di considerazione i vincoli di conformazione appunto stabiliti, indipendentemente dall'espropriazione, in virtù della preesistente destinazione urbanistica legale e deve, perciò, in particolare, essere fatto riferimento agli "standards" del piano anzidetto, come, ad esempio, agli indici di fabbricabilità previsti da quest'ultimo. (Segnalazione e massima a cura di F. Albanese)
http://www.lexambiente.com/materie/urbanistica/64-consiglio-di-stato64/11593-urbanistica-piano-degli-insediamenti-produttivi-pip-come-strumento-di-politica-economica.html