Data: 2015-08-12 14:49:46

DIA sanitaria somministrazione aliemnti e bevande --- consegna a mano!

Buongiorno,
telefonicamente ci è stato comunicato che le ASL della Regione Puglia impongono la consegna a mano all’ufficio protocollo delle DIA – registrazione imprese alimentari. Alla luce della normativa nazionale, che tra l’altro impone l’istituzione dei SUAP e il progressivo passaggio di competenza ad essi per le pratiche SCIA, tale prassi è legittima? Grazie, saluti

riferimento id:28279

Data: 2015-08-12 17:47:00

Re:DIA sanitaria somministrazione aliemnti e bevande --- consegna a mano!


Buongiorno,
telefonicamente ci è stato comunicato che le ASL della Regione Puglia impongono la consegna a mano all’ufficio protocollo delle DIA – registrazione imprese alimentari. Alla luce della normativa nazionale, che tra l’altro impone l’istituzione dei SUAP e il progressivo passaggio di competenza ad essi per le pratiche SCIA, tale prassi è legittima? Grazie, saluti
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Tale prassi rappresenta un ABOMINIO GIURIDICO ai limiti del codice penale .....
1) le imprese alimentari rientrano nel campo di applicazione del DPR 160/2010 quindi DEVONO (non possono fare altrimenti) inviare al SUAP competente per territorio e SOLO PER VIA TELEMATICA le scia/notifiche, comprese quelle del reg. ce 852/2004.
Il SUAP le trasmette, sempre e solo in via telematica alle ASL.
L'ASL non può pretendere la trasmissione diretta nè tantomeno cartacea della documentazione (in quanto tale comunicazione sarebbe priva di effetti).
Ovviamente questo è il DIRITTO ... poi la prassi segue certe volte strade particolari .... siamo in ITALIA ....

Il punto dolente è che NON si può far carico all'imprenditore (a cui interessa iniziare la propria impresa e non gliene frega niente del cartaceo o del telematico (anzi il telematico è spesso una scocciatura perchè occorre andare da un tecnico) di fare scelte in contrasto con la ASL (che rimane organo di vigilanza).

DEVE ESSERE IL SUAP a farsi parte diligente, ricordando ai colleghi delle ASL che sbagliano, sicuramente in buona fede (magari qualcuno anche no) .... anche inviando "MAIL CATTIVE" in caso di richieste formulate agli interessati di presentare pratiche cartacee.

I DIRITTI ESISTONO, le nuove tecnologie ormai ci sono (anche in Puglia) ... a volte bisogna ALZARE LA VOCE ... e non lo può fare l'anello debole della catena.

A me è capitato varie volte di inviare comunicazioni cattive (ma non nel 2015, era il 2003, quando ho iniziato a trasmettere mail con pdf - allora non c'era la firma digitale nè la pec) .... e pian piano qualcosa si è smosso.

IN BOCCA AL LUPO

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